Fantasticon Film Festival, da City Hunter a Slotherhouse: il programma raccontato da Manlio Gomarasca

Horror, anime, fantasy: tutto quello che vedremo dal 24 al 26 novembre al Fantasticon Film Festival, nel contesto della Milano Games Week & Cartoomics 2023. A raccontarci il programma, Manlio Gomarasca, direttore artistico del festival ed esperto di cinema dell'orrore.

Fantasticon Film Festival, da City Hunter a Slotherhouse: il programma raccontato da Manlio Gomarasca

"Sono soddisfatto del programma che abbiamo messo giù. L'ansia da festival? Non ne ho, perché il gioco lo conosco. Mi incuriosisce invece la location, molto insolita. Durante certe convention non ci sono tante proiezioni, invece adesso proviamo a fare un festival vero all'interno di una rassegna asimmetrica. Quindi sono curioso della risposta che arriverà dal pubblico". A parlare è Manlio Gomarasca, direttore artistico del Fantasticon Film Festival (FFF), il nuovo festival dedicato al cinema di genere che si svolge, dal 24 al 26 novembre, sotto la cornice della Milano Games Week & Cartoomics 2023.

Slotherhouse
Il poster di Slotherhouse, uno dei film dell'FFF

L'FFF, organizzato da Echo e Fiera Milano con la collaborazione di Fandango Club Creators, segue un concetto: "L'idea era quella di creare e raggruppare le varie anime del fantastico", spiega Manlio Gomarasca a Movieplayer.it. "Provengo dal cinema horror, dal fantastico e la sfida era creare un festival all'interno della Games Week, facendo confluire il pubblico interessato a questo tipo di cinema. Abbiamo costruito un palinsesto che rappresentasse il mondo del fantastico, intercettando un pubblico trasversale. Come quando ho creato Nocturno.it. Volevo unire i mondi lontani, avvicinandoli. Come gli anime con i film horror".

Fantasticon Film Fest, il programma

Diabolik Chi Sei  Miriam Leone Giacomo Gianniotti Photo Credit Nicole Manetti Dscf0731
Diabolik - Chi sei?: Miriam Leone e Giacomo Gianniotti in una scena

Anime, fantasy e horror. Il programma del Fantasticon Film Fest prevede 14 proiezioni, importanti ospiti e diverse masterclass (qui tutte le info). Tre titoli anime più le prime due puntate de I Cavalieri dello Zodiaco: Saint Seya - Sould of Gold. Poi ecco Diabolik chi sei? dei Manetti Bros. e numerosi titoli horror: "Sul mondo anime abbiamo toccato i prodotti più attesi dell'anno prossimo, come City Hunter. Sono cose che solleticano il pubblico della GamesWeek. Poi ci sarà la terza parte di Diabolik dei Manetti", spiega il direttore Gomarasca, esperto di genere, con l'attivo di diverse pubblicazioni e diverse esperienze nei festival più importanti.

Mad Heidi 4
Mad Heidi: una scena del film

"Sugli horror ho cercato di identificare diversi filoni. Il primo, con Mad Heidi e Terrifier 2, uno dei casi cinematografici americani. Il film non è uscito in sala, e l'ho proiettato a Fondazione Prada, per creare un'esperienza diciamo aggressiva (nota: Terrifier 2 non è più in programma). Sono film che, visti con il pubblico, lasciano qualcosa in più. Poi ci sono diverse anteprime, come Vermin o Slotherhouse, un horror da non prendere sul serio con protagonista un bradipo assassino e dolcissimo. E c'è in anteprima anche Home Education - Le regole del male. Poi, per il fantasy abbiamo Mind Game di Masaaki Yuasa. Che meritava di essere mostrato. Poi abbiamo un recupero, come L'armata delle tenebre - Director's Cut. Ecco, i grandi classici devono essere visti al cinema. E poi presentiamo il documentario Panico su Dario Argento, premiandolo. Verrà Lamberto Bava (per me Demoni è l'ultimo grande horror italiano), e poi Paolo Barbieri e Daniele Serra. Con loro Federico Zampaglione che porta The Well".

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Tra l'altro, il Fantasticon Film Festival arriva in un momento in cui l'industria cinematografica italiana sta riscoprendo il cinema di genere, per anni tenuto lontano dalle sale. "Il cinema italiano di genere, negli anni '60 e '70, è stata la cinematografia più importante insieme a quella americana. Abbiamo creato qualcosa di unico, cosa che oggi però, per motivi culturali, è stato insultato e cancellato in funzione di un cinema assistito dallo Stato. Negli anni '90 non sono stati più fatti film di genere, anche perché mancava una scuola di maestranze. Il pubblico quindi si è disinteressato. Mancava la consapevolezza di certi autori. Poi Rob Zombie e Tarantino hanno ritrovato il genere, e poco a poco in Italia sono arrivati alcuni nomi. Penso a Shadow - L'ombra di Zampaglione, che era un film internazionale. C'è stato il filone degli auto-prodotti. Poi è arrivato Gabriele Mainetti con Jeeg Robot che ha cambiato le regole. E Paolo Strippoli con Piove. Cito anche Brando De Sica con Mimì - Il principe delle Tenebre, film molto interessante. La scuola di genere italiana è morta per tanti anni, ora sta tornando. Però bisogna supportarla, anche economicamente".

Manlio Gomarasca e gli horror indipendenti

City Hunter The Movie Angel Dust
City Hunter The Movie: Angel Dust tra gli anime dell'FFF

Con Manlio Gomarasca poi abbiamo chiacchierato del cinema horror contemporaneo, votato verso l'arthouse e il cosiddetto elevated horror: "Sono un fan del cinema horror a 360° gradi, ma faccio fatica a seguire certe dinamiche. Come nel caso degli eleveted horror: ci sono dei registi che non solo inseguono le mode, ma le anticipano. Uno è stato Kevin Williamson, che ha rivisto certe dinamiche con Scream. Il messaggio era chiaro, poi è stato ripreso da Jason Blum. Un approccio più consapevole, e ti cito Talk to Me, che ho visto al Sundance: quello è stato un colpo di fulmine. Poi, quando è arrivato da noi era già stato masticato. Non l'ho letto come un eleveted horror, ma un teen horror. L'importante è che i film funzioni. Mentre It Follows mi ha folgorato, e se ci pensi Smile è la stessa cosa in versione pop-corn. Oppure Babadook: funziona perfettamente nei meccanismi della paura".

The Well Lauren Lavera Claudia Gerini
The Well: Claudia Gerini e Lauren LaVera in una scena

In chiusura, una riflessione su quanto gli horror indipendenti siano in qualche modo minacciati dal dominio delle grandi major: "L'horror è diventato proprietà delle major. Come The Conjuring o la Blumhouse, in mano a Universal e Warner. Questo tipo di cinema è un paradosso, perché l'horror nasce indipendente. Se poi diventa proprietà delle major, e inevitabilmente non diventano film eversivi. C'è stata una recente eccezione, ovvero l'ultimo La Casa - Il Risveglio del Male, una cosa molto forte. E qui mi aggancio ad uno spunto: perché bollare gli horror indipendenti con il v.m. 18, e non quelli distribuiti dalle Major? È sorprendente che Piove di Strippoli si sia beccato il divieto, e La casa - Il risveglio del male invece solo un v.m. 14...".