Elemental: se la Disney Pixar si dà alle commedie romantiche anni Novanta

Un amore impossibile, due realtà opposte, una location altamente rappresentativa: ecco perché Elemental, film Disney Pixar, sembra ispirato alle classiche (e amate) rom-com di fine millennio.

Elemental: se la Disney Pixar si dà alle commedie romantiche anni Novanta

Lui, lei, due mondi inconciliabili. No, non è una commedia romantica del 1999. Bensì, è il ventisettesimo lungometraggio Disney Pixar, Elemental, diretto da Peter Sohn. Tuttavia, il paragone è quanto mai funzionale, e anzi è lo spunto diretto per analizzare il film animato (qui trovate la nostra recensione) da un'altra angolatura. Andiamo con ordine: oggi, le rom-com dure e pure, di quelle che hanno segnato il cambio Millennio, quasi non esistono più. Nel corso degli anni, un poco alla volta, si sono sfilacciate, perdendo mordente e appeal, consumando gli incassi e le sceneggiature. Se Pretty Woman, Notting Hill, Il matrimonio del mio migliore amico, C'è posta per te, e via discorrendo, hanno segnato l'immaginario romantico, il concetto di rom-com è pian piano migrato verso lo streaming, trovando una nuova dimensione strettamente legata al comfort.

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Elemental: una scena del film

Ciononostante, il cinema è un'industria artistica altamente malleabile, nonché fortemente ciclica. Tutto passa, tutto torna. E, guarda caso, al cinema stanno tornando proprio le commedie romantiche. Il motivo? I produttori di oggi sono gli spettatori di ieri, e visto che la nostalgia è un'arma (a doppio taglio) contro le storture moderne, il cinema ripropone quei generi di successo finiti (momentaneamente) nel dimenticatoio. Lo streaming in un certo senso ha aiutato - facendo tornare la voglia di rom-com -, mentre gli autori hanno captato il bisogno di tornare ad una certa confortante semplicità. Dunque, l'esempio di Elemental è appropriato: lo stilema della rom-com, nascosto dietro una storia progressista, inclusiva, attuale.

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Elemental: una scena

Nascosto ma presente, a cominciare dal soggetto firmato da Peter Sohn insieme a John Hoberg, Kat Likkel, Brenda Hsueh: in un'immaginaria metropoli, dove convivono i quattro elementi, si scontrano e si innamorano due perfetti opposti, Ember, una ragazza di fuoco, e Wade, un ragazzo d'acqua. Un concept che immagina la vita dietro gli elementi stessi (un po' come per le emozioni di Inside Out, o i giocattoli di Toy Story), sfruttando il background del regista e il "solito" stilema che ha accompagnato decine e decine di rom-com anni Novanta: due opposti che provengono da mondi diversi, l'innamoramento, l'ostracismo delle famiglie, l'incomprensione, la crisi, la risoluzione positiva con bacio per l'happy ending. Un'equazione che ha fatto la fortuna della Hollywood più romantica (alimentando il fuorviante sogno dell'amore perfetto), traslata da Sohn in una love story che si fonde con le sue personali esperienze: genitori coreani immigrati negli USA, un grocery nel Bronx, la scoperta di una terra dalle infinite possibilità, capace (e incapace) di amalgamare culture e tradizioni diverse.

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Element City come New York: la capitale delle rom-com

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Elemental: una foto del film

In mezzo, la storyline amorosa. Come ha spiegato proprio Sohn, "Elemental è iniziato come una storia d'amore: quando ho disegnato un personaggio di fuoco l'ho rappresentato su una barca in acqua, poi ho disegnato il personaggio d'acqua. E ho pensato a mia moglie, lei è per metà italiana...". Dunque, una contaminazione emotiva, la percezione che ciò che pare distante, può essere avvicinato grazie all'empatia e alla consapevolezza. Tra l'altro, ad avvalorare l'approfondimento in questione, c'è la location: Element City. Se l'apporto grafico Disney Pixar è, come sempre, strepitoso, l'architettura della cornice, per stesso suggerimento del regista, prende ispirazione dalla verticalità di New York City.

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Elemental: una scena del film

Quella città che ha fatto da sfondo ad una miriade di rom-com (ci vengono in mente Hitch, Harry ti presento Sally, Insonnia d'amore) divenendone l'indiscussa capitale, accrescendo l'immaginario e, per certi versi, lo stereotipo fondamentale del genere, capace di rendere Manhattan l'angolo di mondo dove ogni differenze può essere smussata in nome dell'amore. Last but not least, i due protagonisti, Ember e Wade, doppiati da Valentina Romani e Stefano De Martino. Si trovano, si respingono, si scoprono, e si amano. Insomma, il copione classico, della più classica delle commedie romantiche.