Crudelia, il regista Craig Gillespie: “I villain sono più divertenti da raccontare”

L'intervista a Craig Gillespie, regista di Crudelia, con protagonista Emma Stone, e a Jenny Beavan, Nadia Stacey e Fiona Crombie, costumista, truccatrice e scenografa del live action Disney.

Crudelia Emma Stone 22
Crudelia: Emma Stone con l'abito dal lungo strascico rosso e nero

Reinventare per la terza volta Crudelia De Mon non era facile: tutti ricordiamo quella del classico Disney La carica dei 101 e quella interpretata da Glen Close nel film del 1996. A differenza della versione animata non vuole realizzare pellicce a partire dal pelo di cani (almeno per ora) e come quella anni '90 è legata mani, scarpe e accessori alla moda. A compiere questa impresa è stato chiamato Craig Gillespie: la sua visione è Crudelia, dal 26 maggio in sala e dal 28 maggio disponibile su Disney Plus (con accesso VIP).

Cruella
Crudelia: Emma Stone nella prima foto del film

Già autore di Lars e una ragazza tutta sua e Tonya, il regista continua a esplorare il disagio e il desiderio di autoaffermazione. Prima di Crudelia c'è Estella, interpretata da una Emma Stone sempre più brava e camaleontica, a cui si contrappone un personaggio del tutto nuovo, La Baronessa, a cui dà volto e carisma Emma Thompson. Estella sogna di diventare una stilista, proprio come il suo idolo, La Baronessa.

In un film come Crudelia abiti, trucco, parrucche e scenografie sono parte integrante della storia. Per immaginare e realizzare questo mondo, ambientato nella Londra degli anni '70, Craig Gillespie si è circondato di artiste dall'enorme talento: la costumista Jenny Beavan (due volte premio Oscar, per Camera con vita e Mad Max: Fury Road), la truccatrice Nadia Stacey e la scenografa Fiona Crombie. Li abbiamo incontrati su Zoom.

Crudelia: il regista Craig Gillespie

Crudelia
Locandina di Crudelia

Com'è raccontare le origini di Crudelia De Mon?

Craig Gillespie: È sempre divertente raccontare dei cattivi perché hai maggiore libertà di fare cose che non sono appropriate, spingerti oltre e creare personaggi fuori dall'ordinario. Per me era davvero importante che questo film, nessuna battuta visto che parliamo di Crudelia, fosse bianco e nero. Volevo realizzare un personaggio che si trova in un'area grigia, con cui si potesse empatizzare, o almeno capire le sue motivazioni e le sue scelte.

Crudelia, la recensione: Emma Stone è come Vivienne Westwood nella Londra del punk

Come avete lavorato con gli attori? Avete fatto delle prove?

Craig Gillespie: Non voglio che gli attori diano il massimo in sala prove. Abbiamo parlato molto delle scene, dei personaggi, con Emma Stone abbiamo cominciato un viaggio di scoperta. A seconda della scena abbiamo capito a che punto fosse il personaggio. Emma è stata straordinaria: è riuscita a dare un range incredibile di sfumature a Crudelia.

Emma Stone ed Emma Thompson su Crudelia: "Finalmente cattive!"

Crudelia Emma Stone 26
Crudelia: Emma Stone in una sequenza

Il personaggio di Artie, il proprietario del negozio di vestiti vintage interpretato da John McCrea, è ispirato a David Bowie?

Craig Gillespie: Certamente è stato ampiamente influenzato da Bowie. Volevamo un personaggio fluido, la cui sessualità non fosse necessariamente definita. John ha dato al ruolo la sua grande personalità, molta più di quanta non fosse in sceneggiatura. Abbiamo anche aggiunto una scena extra con lui ed Emma perché ha davvero dato tanta forza al personaggio.

La colonna sonora comprende una serie di brani leggendari: come li avete scelti

Craig Gillespie: Ho scritto il film sapendo esattamente dove volevo che ci fosse la musica. Mentre le giriamo ho la musica in testa. I Doors, Nancy Cinatra quando Estella arriva da Liberty. Sentivo che in quel momento, quando prende l'ascensore, dovesse cantare una canzone. Ho preso il mio telefono e ho detto: che ne dite di These Boots Are Made For Walkin'?

Crudelia Emma Thompson 22
Crudelia: Emma Thompson in una scena del film

Parliamo di come hai utilizzato i cani nel film.

Craig Gillespie: Ovviamente i cani sono una parte molto importante di La carica dei 101, ma volevo inserirli nel film in modo più realistico. Abbiamo parlato dei Dalmata come parte fondante della storia personale di Crudelia. Sono molto importanti per il suo percorso emotivo. Sono diventati dei personaggi di supporto, ognuno con la sua personalità.

Hai cambiato anche il ruolo di Jasper e Horace.

Craig Gillespie: Loro sono il cuore del film. Loro due e Crudelia sono come una famiglia. Con Paul Walter Hauser ho già lavorato in I, Tonya: amo lavorare con lui. È dotato di grande senso dell'umorismo e allo stesso tempo anche di umanità. Sotto il suo humor senti che nasconde della sofferenza. Joel Fry invece è così disponibile, ha un grande cuore. Il suo Jasper rappresenta la bussola morale di Crudelia. Tra loro tre c'è una dinamica bellissima. Sono tre attori dotati di grandissimo talento.

Crudelia: la costumista Jenny Beavan

Crudelia Emma Stone 28
Crudelia: Emma Stone in un'immagine del film

Hai vissuto nella Londra anni '70 in cui è ambientato il film: com'è stato tornare a quel periodo?

Jenny Beavan: Ho paura di essere davvero molto vecchia e mi ricordo assolutamente di quel periodo perché era esattamente dopo aver finito il college. Avevo appena cominciato a lavorare: volevo essere una set designer, avevo cominciato a guadagnare qualcosa e mi stavo guardando intorno. Quando ho visto la scena fuori da Liberty non ci potevo credere: le comparse erano vestite come lo ero io allora. Per gli abiti di Crudelia da bambina mi sono ispirata a mia sorella, che si metteva i tappi di soda sulla giacca.

Crudelia Emma Stone 34
Crudelia: Emma Stone durante una scena del film

Quali sono state le fonti di ispirazione?

Jenny Beavan: Sappiamo tutti che fine farà Crudelia a 15 anni di distanza da questo film. O almeno potrebbe: nella mia testa avevo l'idea che in futuro sarebbe potuta diventare la Crudelia De Mon del cartone animato. Per i suoi look mi sono ispirata a moltissimi stili diversi. Alcuni dicono che è punk, ma in realtà è un mix di un'infinità di cose differenti. Sicuramente Vivienne Westwood, Alexander McQueen, John Galliano. Ho attinto ai miei ricordi di Camden. A scanso di equivoci, dico sempre che io non sono una stilista, ma racconto storie con i vestiti. Ecco perché nella vita reale ho molto meno interesse a sperimentare con gli abiti. Mi piace semplicemente raccontare una storia attraverso i tessuti.

Crudelia: la truccatrice Nadia Stacey

Crudelia Emma Stone 31
Crudelia: Emma Stone in un intenso primo piano

Parliamo ovviamente della parrucca di Crudelia.

Nadia Stacey: Quella della giovane Stella è stata più facile da realizzare: ha solo un'acconciatura ed è piuttosto disordinata. Quella di Emma Stone è stata molto più impegnativa: ha una forma molto più complessa. I capelli bianchi sono stati una sfida, non riuscivamo a trovare quelli giusti, perché per ottenere quel risultato devono essere trattati in modo particolare. Per diverso tempo ho avuto a disposizione soltanto due parrucche: le ho cambiate in continuazione. Quando ha la frangia è un pezzo a parte. Per mostrare il cambiamento del personaggio continuavo a cambiare la parrucca: toglievo pezzi, aggiungevo cose. E in effetti questo rispecchia l'anima del personaggio. Avrei potuto rendermi la vita più facile limitandomi a una o due acconciature, ma una volta che cominci a sperimentare e ti danno libertà creativa l'unica cosa che ti viene in mente è: che altro posso inventarmi?

Crudelia: la scenografa Fiona Crombie

Questo film ha un messaggio forte: la nuova generazione chiede alla precedente di farsi da parte. Anche se è ambientato negli anni '70 pensate sia un tema attuale anche oggi?

Fiona Crombie: Il nuovo cerca sempre di emergere, che si tratti di una nuova idea, una nuova mentalità, o l'evoluzione. Ci deve essere. Ci deve essere spazio per il cambiamento e la crescita.

Nel film hai dovuto creare tre stili diversi: quello del film, lo stile di Crudelia e quello della Baronessa. Come hai lavorato per differenziare e allo stesso tempo bilanciare questi mondi diversi?

Crudelia Emma Stone 33
Crudelia: Emma Stone con la maschera nera e l'abito rosso

Fiona Crombie: È così, prendiamo per esempio la casa dove Estella vive con Jasper e Horace: all'inizio è piena dei disegni che fanno da bambini. Poi lei diventa sempre più appassionata di moda e mano mano che passa a essere Crudelia i disegni che vediamo nella casa diventano sempre più pieni di rosso e nero. Fino a ricoprire le pareti.

Crudelia è quasi un fashion show di due ore: come è stato lavorare a una sfilata così importante?

Fiona Crombie: Ho avuto la fortuna di lavorare con una costumista come Jenny Beavan. Per noi l'aspetto più interessante è stato che diverse cose abbiamo dovuto realizzarle noi, perché non erano indossate dai protagonisti. La personalità della Baronessa si esprime anche attraverso gli oggetti che la circondano è tutto impeccabile, dalle line classiche. Crudelia invece è circondata dal caos.