Constantine: Commento alla premiere della serie, Non Est Asylum

Il mago creato da Alan Moore arriva sul piccolo schermo grazie a David Goyer e Daniel Cerone, quasi dieci anni dopo la versione cinematografica con Keanu Reeves.

La premessa

Dopo aver provocato involontariamente la morte di una bambina, John Constantine, esorcista ed esperto dell'occulto, si è fatto richiudere di sua spontanea volontà in un manicomio nel Nord dell'Inghilterra. Quando scopre che un demone minaccia Liv Aberdeen, la figlia di un vecchio amico, Constantine parte per gli Stati Uniti, e si ritrova coinvolto nelle fasi iniziali di una guerra per la sopravvivenza del genere umano. Ad aiutarlo ci sono l'amico immortale Chas Chandler e un angelo di nome Manny.

Personaggi e cast

John Constantine, truffatore e mago proveniente da Liverpool, è interpretato dall'attore gallese Matt Ryan (Criminal Minds: Suspect Behavior). La sua alleata Liv Aberdeen ha il volto di Lucy Griffiths (True Blood), mentre l'angelo Manny ha le fattezze di Harold Perrineau (Lost). Chas Chandler è interpretato da Charles Halford, attore americano visto di recente nella prima stagione di True Detective.

Commento alla premiere

Constantine: Lucy Griffiths e Matt Ryan in una sequenza del Pilot
Constantine: Lucy Griffiths e Matt Ryan in una sequenza del Pilot

Sono passati quasi dieci anni dall'uscita di Constantine, primo tentativo di adattare sullo schermo il celebre personaggio della DC Comics, introdotto nelle pagine di Swamp Thing e poi protagonista, dal 1988 al 2013, della serie Hellblazer, una delle pietre miliari della Vertigo, etichetta "per lettori maturi" della DC. Il film, che segnò il debutto alla regia di Francis Lawrence (Io sono leggenda, Hunger Games: la ragazza di fuoco) e aveva Keanu Reeves nel ruolo principale, fu abbastanza maltrattato dalla critica e dai fan del fumetto, delusi dai troppi cambiamenti nella caratterizzazione di Constantine. Oggi la DC ci riprova sul piccolo schermo, complici il produttore esecutivo David S. Goyer (Batman Begins, L'uomo d'acciaio) e lo showrunner Daniel Cerone (Dexter). Ebbene, almeno da un punto di vista l'esito è più che positivo: il personaggio di Constantine corrisponde quasi completamente alla sua controparte cartacea. A differenza del moro americano incarnato da Reeves, la versione di Matt Ryan è rigorosamente inglese e ha i capelli biondi. Intatti anche l'abbigliamento e il pessimo carattere, mancano giusto l'accento di Liverpool (evitato per non creare problemi al pubblico americano, secondo Ryan) e qualche altro dettaglio su cui torneremo in separata sede. Non si preoccupi, quindi, chi temeva che il fatto di essere un prodotto trasmesso in America da NBC, cioè un canale generalista, comportasse un addolcimento del personaggio: John Constantine rimane un antieroe puro, egoista e sboccato (anche se, per questioni di censura, il turpiloquio è limitato ad espressioni scurrili più squisitamente britanniche, quindi meno offensive negli USA). Peccato che, almeno in questo episodio, rimanga anche l'unico vero motivo per seguire la serie. Certo, la regia di Neil Marshall conferisce al tutto l'estetica cupa e malsana che si addice a un adattamento di Hellblazer, ma le immagini non possono compensare una scrittura troppo basilare e personaggi di contorno poco interessanti. L'impressione è un po' quella che si ha leggendo l'attuale serie a fumetti di Constantine (recentemente trapiantato nell'universo DC tradizionale, dove è membro della Justice League Dark): il personaggio c'è, manca il resto. Ma le premesse per migliorare ci sono, dato che il finale dell'episodio suggerisce un cambiamento di rotta. E considerato il materiale di base, la trama orizzontale di questa prima stagione ha un grandissimo potenziale. Speriamo solo che Goyer e Cerone siano all'altezza della sfida.

Le origini

Constantine: Lucy Griffiths e Matt Ryan nel Pilot
Constantine: Lucy Griffiths e Matt Ryan nel Pilot

La nascita di Constantine risale al 1983, nel numero 35 del secondo volume di Swamp Thing, e ha un ruolo fondamentale nella stessa serie nell'arco narrativo intitolato American Gothic, al quale si sono ispirati Goyer e Cerone per le fondamenta contenutistiche della prima stagione. Il padre del personaggio è quel mostro sacro di Alan Moore, ma non vedremo mai il suo nome nei credits della serie televisiva, dato che dopo l'esito disastroso de La leggenda degli uomini straordinari il "mago di Northampton" ha chiesto di non essere mai più menzionato negli adattamenti delle sue opere. Dal 1988 al 2013 Constantine è stato il protagonista di Hellblazer, al quale hanno lavorato scrittori del calibro di Paul Jenkins, Grant Morrison, Warren Ellis, Neil Gaiman, Garth Ennis e Brian Azzarello. La testata è giunta al termine con il numero 300, dopodiché Constantine è tornato nell'universo "normale" della DC, in seguito alla riforma del New 52.

Smoking? No smoking?

Constantine: Matt Ryan nel primo episodio della serie
Constantine: Matt Ryan nel primo episodio della serie

Nei fumetti, Constantine è un tabagista accanito, fino al punto da contrarre un tumore inoperabile ai polmoni, come visto anche nel film. La NBC avrebbe deciso di eliminare questo aspetto nella serie TV, almeno nel primo episodio, dove vediamo John con l'accendino a portata di mano, ma senza sigarette in bocca. Stando a Daniel Cerone, nelle puntate a venire vedremo varie allusioni al viziaccio di Constantine, restando entro i limiti di quanto concesso dalla televisione pubblica. Epurata completamente, invece, la bisessualità del personaggio: il Constantine televisivo sarà rigorosamente attratto solo dall'altro sesso.

Easter Egg

Nella base sotterranea di Constantine fa capolino l'elmo di Doctor Fate, celebre personaggio della parte mistica dell'universo DC. È già stata confermata un'apparizione vera e propria del personaggio, così come un ruolo a lungo termine per Jim Corrigan, ossia lo Spettro. Non ci sarà invece Swamp Thing, troppo bizzarro per l'universo concepito da Goyer e Cerone.

Finale alternativo

Constantine: il protagonista Matt Ryan nel Pilot
Constantine: il protagonista Matt Ryan nel Pilot

Inizialmente, Liv Aberdeen doveva essere la spalla fissa di Constantine, ma nell'intervallo tra le riprese del pilot e la conferma della prima stagione è stato deciso di procedere in un'altra direzione con la trama della serie. È stato quindi rigirato il finale: Liv rinuncia alla caccia ai demoni (Constantine lo viene a sapere tramite Chas), mentre all'orizzonte si profila l'entrata in scena di una certa Zed Martin...

What's Next

Come già detto, la trama orizzontale che attraverserà tutta la stagione si ispira a quanto scritto da Alan Moore nelle pagine di Swamp Thing. Sappiamo già che diversi personaggi noti ai lettori del fumetto, come Papa Midnite e Nergal, appariranno nel corso della serie. Per quanto riguarda il prossimo episodio, The Darkness Beneath, esso sarà focalizzato sul debutto di Zed Martin, la nuova spalla di Constantine.

Movieplayer.it

2.5/5