Beckham, recensione: David è il calciatore, ma Victoria è il vero coach

La recensione di Beckham, docuserie su David Beckham, sportivo che ha plasmato l'immaginario del calciatore moderno. Anche grazie a Victoria: l'ex Spice Girl ha trasformato la coppia in un vero e proprio brand. Su Netflix.

Beckham, recensione: David è il calciatore, ma Victoria è il vero coach

"Nessuno ha mai amato questo sport quanto me". Lo dice convinto, David Beckham. E gli crediamo: per arrivare al suo livello, quello dei più grandi, non bastano le doti fisiche, il talento e la fortuna. Ci vuole anche qualcosa in più. Per Michael Jordan è stato l'ossessione, l'assoluta volontà di vincere, per il calciatore inglese l'amore incondizionato per il calcio, trasmessogli dal padre, tifoso sfegatato del Manchester United. Proprio quella squadra che, grazie alla guida di Sir Alex Ferguson, lo ha portato sotto i riflettori di tutto il mondo. Becks non è stato però soltanto uno sportivo: ha completamente rivoluzionato la figura del calciatore, plasmando l'immagine dei giocatori che abbiamo oggi. La recensione di Beckham, docuserie su Netflix dal 4 ottobre, parte da questa consapevolezza: ci troviamo davanti a una vera e propria icona. Soprattutto del "personal branding".

David Beckham in una scena del film Goal! 2 Living the Dream
David Beckham in una scena del film Goal! 2 Living the Dream

Nato a Londra nel 1975, David Beckham è praticamente cresciuto con il pallone ai piedi: a soli 12 anni gioca nella giovanile del Tottenham e nel 1992, a 17 anni, fa il debutto nel Manchester United. Considerato da molti come uno dei migliori centrocampisti di sempre, in tutto il mondo è però sicuramente ricordato più per tutto ciò che ha ruotato attorno alla sua carriera, che non per i goal fatti. Lui stesso ne è consapevole: nei quattro episodi di Beckham, serie documentario fortemente voluta da David e Victoria Beckahm (per cui Netflix pare abbia pagato un compenso di 16 sterline: sì, Posh e Becks hanno guadagnato circa 18, 5 milioni di euro per raccontare la propria storia), parla con grande onestà della sua vita fino al ritiro, avvenuto ormai dieci anni fa, il 5 luglio 2013, quando ha giocato la sua ultima partita con il Paris Saint-Germain.

Diretta da Fisher Stevens (premio Oscar 2010 per il documentario The Cove, da lui prodotto, e attore che sicuramente avete visto in moltissimi titoli, tra cui Lost, in cui è George Minkowski), la serie Beckham è divisa in quattro episodi: The Kick, Seeing Red, Golden Balls e What makes David Run. L'ex calciatore racconta la sua storia in prima persona, insieme a diverse figure centrali, come, ovviamente, la moglie Victoria, ex Spice Girl, con cui ha costruito un impero mediatico. Non si risparmia su nulla: il rapporto con i genitori, la futura moglie, i vari allenatori con cui ha lavorato (meravigliosa l'entrata in scena di Fabio Capello, chiamato a prendere le redini del Real Madrid, che, nel 2006, nonostante avesse una rosa di campioni, tra cui Ronaldo, quello vero, e Figo, aveva smesso di vincere: un ingresso degno di un grande villain, come Darth Vader), l'amore e l'odio del pubblico. Beckham parla anche apertamente del disturbo ossessivo compulsivo, che, la notte, lo porta a pulire tutto, anche la cera delle candele spente.

Beckham: trailer

David Beckham ha plasmato l'immagine del calciatore moderno

Le immagini del David Beckham adolescente fanno tenerezza: un ragazzino timido, con un grande sogno e un amore sconfinato per il pallone. Tra quel bambino e la star da copertina, contesa come testimonial, c'è un abisso. La consapevolezza di sé è completamente diversa. Crescendo, oltre a scoprire di saper calciare le punizioni in modo quasi magico, Beckham si è infatti ritrovato con l'aspetto di un divo di Hollywood. Tutti i calciatori hanno un fisico atletico, ma lui ha anche la faccia da attore. Il pubblico, la moda e la stampa se ne sono accorti subito. Quando poi, a fine anni '90, è arrivata anche la relazione con Victoria Adams, Posh Spice delle Spice Girls, il mondo è impazzito.

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Zidane e David Beckham in una scena del film Goal! 2 Living the Dream
Zidane e David Beckham in una scena del film Goal! 2 Living the Dream

La loro unione è diventata un vero e proprio brand. Un brand che, 25 anni dopo, è ancora forte: Posh e Becks hanno macinato diversi traslochi, quattro figli, presunti tradimenti e la curiosità continua del pubblico. Inutile negarlo: Victoria è stata determinante nella vita di David. Lo stesso Sir Alex Ferguson lo dice nella docuserie: prima contava solo il calcio. Poi qualcosa è cambiato. Beckham, sicuramente consigliato dalla moglie, ha cominciato a curare molto di più il proprio aspetto, i vestiti, i capelli, l'immagine. Al punto da sfuggirgli di mano: in un episodio la stessa Victoria racconta di come lui l'abbia lasciata sola il giorno del parto di Cruz, il loro terzo figlio, perché doveva fare un servizio fotografico con Jennifer Lopez e Beyoncé. Nonostante questo, sono rimasti sempre insieme: con i contratti milionari da sponsor di orologi e biancheria intima e l'allure da "power couple", Beckham è ormai un tutt'uno con Victoria. Insieme hanno plasmato l'immagine del calciatore moderno.

Mentre oltreoceano Michael Jordan nel 1984 cambiava per sempre gli accordi tra sportivi e brand, strappando alla Nike un contratto milionario senza precedenti (raccontato da Ben Affleck nel film Air, qui la recensione), David Beckham in Europa, prima della diffusione dei social, ha fatto diventare il calciatore un modello aspirazionale. A contare non sono stati più soltanto i goal e la forma fisica, ma lo stile di vita. Becks ha sdoganato i tatuaggi, la cura maniacale per i capelli, la passione per la moda, lo sfoggio di gioielli e orologi costosissimi. Tutti i colleghi che sono venuti dopo e hanno capitalizzato la propria immagine trasformando se stessi in un brand, da Cristiano Ronaldo a Zlatan Ibrahimović, gli devono qualcosa.

David e Victoria Beckham: la vera royal couple

È impossibile raccontare la storia di David Beckham senza Victoria Adams. Nel documentario a lui dedicato lei non è al centro, ma si prende comunque la scena. Se l'atleta ha sempre giocato in prima linea, è infatti Posh Spice l'eminenza grigia che ha saputo essere paziente, cementificando le fondamenta di quella che è diventata, a tutti gli effetti, la vera "royal couple" di Gran Bretagna. Anche qui: un modello a cui tante coppie in vista di oggi sono debitrici: da quella, ormai finita, di Francesco Totti e Ilary Blasi, fino ai Ferragnez.

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Victoria e David Beckham agli MTV Movie Awards 2003
Victoria e David Beckham agli MTV Movie Awards 2003

Come un vero allenatore, Victoria ha plasmato l'immagine di David, ha assecondato le sue esigenze di sportivo, ogni volta che si è trasferito da un capo all'altro del mondo per cambiare squadra, e costruito una famiglia numerosa. Nel frattempo ha continuato a pensare anche a se stessa: accantonata la carriera musicale, nel 2008 ha debuttato come stilista, con la prima sfilata della sua casa di moda, Victoria Beckham, alla New York Fashion Week. Molto apprezzata come designer, ha aggiunto anche la linea di cosmetici, Victoria Beckham Beauty.

Una mentalità imprenditoriale che ha trasmesso anche a David: oggi l'ex calciatore è infatti proprietario dell'Inter Miami e, oltre ad aver messo le reti rosa allo stadio, come il colore delle divise, ha anche fatto un colpaccio. Ha convinto il Pallone d'oro e campione del mondo Lionel Messi a giocare nella squadra. L'obbiettivo è chiaramente far decollare il calcio in USA, dove al momento ancora non è diventato uno sport popolare e amato quanto baseball, basket e football. Ci riuscirà? Nel frattempo Beckham fa grigliate con la famiglia, godendosi lo status di leggenda. Anche se non ha perso il british humour: quando Victoria dice, davanti alle telecamere, di essere cresciuta in una famiglia della working class, lui entra in campo e, dalla porta, le dice: "Dì la verità, dì con che macchina ti veniva a prendere a scuola tuo padre"! Costringendola ad ammettere che si trattava di una Rolls-Royce. È per questo forse che stanno ancora insieme dopo tanto tempo: le icone per durare non devono prendersi sul serio al 100%.

Conclusioni

Come scritto nella recensione di Beckham, la docuserie su David Beckham non racconta soltanto la vita sportiva dell'ex calciatore, ma anche quella personale, imprescindibile dalla moglie Victoria. Insieme la coppia è diventata la vera "royal couple" di Gran Bretagna, plasmando l'immaginario di calciatore moderno, diventato un modello aspirazionale.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.5/5

Perché ci piace

  • L'ironia della coppia formata da David e Victoria Beckham.
  • Le testimonianze di tante leggende del calcio, da Sir Alex Ferguson a Ronaldo.
  • L'entrata in scena di Fabio Capello: degna dei migliori villain cinematografici.

Cosa non va

  • A chi non interessa il mondo del calcio e del costume potrebbe dire poco.