Aspettando Oppenheimer: 7 film che hanno raccontato la minaccia atomica

In occasione dell'uscita di Oppenheimer di Christopher Nolan, ripercorriamo alcuni grandi film dell'epoca della Guerra Fredda incentrati sulla paura di una catastrofe nucleare.

Aspettando Oppenheimer: 7 film che hanno raccontato la minaccia atomica

"L'ha creata Dio la bomba?" "Dio ha creato tutto quello che esiste al mondo." "Ma l'ha creata Dio la bomba?" "Degli uomini cattivi hanno creato la bomba." "Chi ha creato gli uomini cattivi?"

È lo scambio di battute che si consuma tra due bambini, fratello e sorella, nello scantinato della loro casa, dove si sono rifugiati insieme alla madre in seguito all'allarme per un imminente attacco nucleare, nell'attesa che - forse - il loro mondo cessi di esistere. Siamo nel 1963, ovvero a un anno di distanza dalla crisi dei missili di Cuba, e la scena in questione è tratta da Ladybug Ladybug di Frank Perry: una delle innumerevoli opere nate sull'onda dell'angoscia per quella minaccia atomica che, nel pieno della Guerra Fredda, pendeva come una spada di Damocle sulle sorti della civiltà. Uno spettro, quello della bomba atomica e dell'ipotesi di una guerra "senza ritorno", le cui origini sono raccontate dal regista britannico Christopher Nolan in uno dei film più attesi del 2023: Oppenheimer, trasposizione della biografia del fisico statunitense J. Robert Oppenheimer, a capo del famigerato Progetto Manhattan e considerato pertanto il 'padre' della bomba atomica.

Oppenheimer Murphy
Oppenheimer: un primo piano di Cillian Murphy

Accolto dall'entusiasmo della critica e del pubblico in America (mentre nelle sale italiane arriverà il 23 agosto), Oppenheimer ricostruisce le diverse fasi del Progetto Manhattan, la tragedia di Hiroshima e Nagasaki e il braccio di ferro della politica in merito all'utilizzo degli ordigni nucleari e alla creazione della bomba a idrogeno, riservando all'attore irlandese Cillian Murphy il ruolo del protagonista. E la vicenda di J. Robert Oppenheimer costituisce appunto la genesi degli equilibri di potere e delle inquietudini apocalittiche che, dopo la fine del secondo conflitto mondiale, avrebbero contrassegnato il mezzo secolo della Guerra Fredda. Inquietudini, quelle legate alla prospettiva di un olocausto nucleare, a cui la letteratura, l'arte, la musica e, ovviamente, il cinema hanno dato voce più e più volte; talvolta in chiave metaforica, ma spesso in maniera decisamente esplicita. Quella che segue è dunque una rassegna, in ordine cronologico, di sette film usciti proprio durante gli anni della Guerra Fredda e impegnati a trasferire in parole e immagini la nostra paura più grande: una catastrofe provocata dalla più micidiale forma di energia che l'essere umano abbia mai posseduto.

1. Hiroshima mon amour

Hiroshima Mon Amour
Hiroshima mon amour: Eiji Okada ed Emmanuelle Riva

E la catastrofe fa da cornice, al contempo spaventosa e suggestiva, alla malinconia storia d'amore fra i due protagonisti di Hiroshima mon amour, del 1959, straordinario film d'esordio del regista francese Alain Resnais e pietra miliare della Nouvelle Vague. Aperto da un agghiacciante incipit in cui viene rievocato l'orrore del 6 agosto 1945, quando l'ordigno Little Boy venne sganciato sulla città giapponese, Hiroshima mon amour ci trasporta nel flusso di coscienza di una coppia di amanti: un architetto nipponico, interpretato da Eiji Okada, la cui famiglia ha perso la vita a Hiroshima, e un'attrice francese con il volto di Emmanuelle Riva, impegnata nelle riprese di una pellicola. "Come in amore esiste questa illusione, questa illusione di non poter mai dimenticare comunque, io ho avuto l'illusione davanti a Hiroshima di non poter mai più dimenticare": dalle parole di Marguerite Duras, pronunciate dal personaggio della Riva, emerge uno dei temi-chiave del cinema di Alain Resnais, il valore della memoria contrapposto al buco nero dell'oblio.

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2. Ladybug Ladybug

Ladybug Ladybug
Ladybug Ladybug: un'immagine del film

Se l'opera prima di Resnais si è guadagnata un posto di rilievo nella storia della settima arte, è al contrario una piccola perla da riscoprire il già citato Ladybug Ladybug, datato 1963: una piccola produzione indipendente realizzata dal regista americano Frank Perry un anno dopo il suo apprezzato esordio, David e Lisa. Sceneggiato da sua moglie Eleanor Perry sulla base di una reale vicenda, Ladybug Ladybug è ambientato nel corso di una singolare mattinata in una scuola elementare immersa nella campagna: al suono dell'allarme legato a un attacco nucleare, alle maestre viene ordinato di abbandonare l'edificio e di riaccompagnare gli alunni alle loro case. In un clima di incredulità e di incertezza che si spinge sempre più verso la paranoia, la cinepresa di Frank Perry cattura la varietà di reazioni degli adulti e soprattutto dei bambini a questa possibile minaccia, mostrando il progressivo insorgere di una mostruosa consapevolezza.

3. Il dottor Stranamore

Strangelove
Il dottor Stranamore: un'immagine di Peter Sellers

La tensione alle stelle fra Stati Uniti e Unione Sovietica, acuita dalla crisi di Cuba, avrebbe alimentato lo spettro atomico almeno per la prima metà degli anni Sessanta; ed è proprio nel 1964 che il regista britannico Stanley Kubrick, richiamandosi alle dinamiche della Guerra Fredda, firma uno dei suoi massimi capolavori, Il dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba. Adattato dal romanzo Red Alert di Peter George, questo memorabile affresco satirico è imperniato su un drammatico quesito: cosa accadrebbe se a prendere il controllo delle armi termonucleari fossero le persone sbagliate? Ne Il dottor Stranamore, la "persona sbagliata" in questione è il Generale Jack D. Ripper (Sterling Hayden), intenzionato ad attaccare a tutti i costi i sovietici, mentre le autorità statunitensi si affidano alle folli consulenze del personaggio del titolo, uno dei tre ruoli impersonati da uno scatenato Peter Sellers.

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4. A prova di errore

Fail Safe
A prova di errore: un primo piano di Henry Fonda

Uscito lo stesso anno de Il dottor Stranamore, e anche per questo rimasto in parte all'ombra del classico di Stanley Kubrick, è un altro film incentrato sullo stesso, terribile presupposto: un attacco nucleare lanciato per 'errore' dagli Stati Uniti all'indirizzo della Russia. Oggetto di una causa giudiziaria intentata dallo stesso Kubrick, A prova di errore è tratto da un romanzo di Eugene Burdick e Harvey Wheeler ed è diretto dal grande Sidney Lumet, che firma uno dei più emblematici film sulla Guerra Fredda. Al volto saggio e benevolo di Henry Fonda spetta il compito di incarnare il Presidente degli Stati Uniti, chiamato ad affrontare la massima emergenza concepibile, mentre il professor Groeteschele di Walter Matthau è l'araldo di una cieca furia anticomunista.

5. Sindrome cinese

Sindrome Cinese
Sindrome cinese: un'immagine del film

Nel 1979 la Guerra Fredda è ormai da tempo in una fase di distensione, incrinata da lì a poco dall'invasione dell'Afghanistan, ma un altro spauracchio insidia le sicurezze di diverse popolazioni del pianeta: un fatale incidente in una centrale nucleare. È lo scenario dipinto in Sindome cinese, scritto e diretto da James Bridges, con Jack Lemmon nel ruolo di Jack Godell, supervisore che si accorge di clamorose falle nella sicurezza di una centrale situata nei pressi di Los Angeles; sulla questione indaga una coppia di reporter, Kimberly Wells e Richard Adams, interpretati da Jane Fonda e Michael Douglas. L'incubo della fusione del nocciolo avrebbe alimentato l'interesse del pubblico per Sindrome cinese, uscito nei cinema americani due settimane prima dell'incidente di Three Mile Island, in Pennsylvania; e non c'è bisogno di ricordare che appena sette anni più tardi l'Europa avrebbe assistito al disastro di Chernobyl, forse il picco assoluto per quanto riguarda l'ansia del nucleare.

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6. Testament

Testament
Testament: Roxana Zal e Jane Alexander

Nel novembre del 1983, quando i vecchi fantasmi della Guerra Fredda erano tornati di colpo a prendere forma (risale ad appena otto mesi prima il discorso di Ronald Reagan sull'"impero del male"), gli spettatori americani venivano messi di fronte a due terrificanti scenari distopici, che però all'epoca apparivano molto più vicini alla realtà che non alla fantascienza. Uno di questi risponde al titolo di Testament, diretto dalla documentarista Lynne Littman a partire dal racconto The Last Testament di Carol Amen; prodotto per la TV ma distribuito al cinema, il film descrive la difficile vita quotidiana ad Hamelin, una cittadina della provincia californiana, poco tempo dopo lo scoppio di una guerra nucleare. Attraverso un approccio intimista e focalizzato sui dettagli di un'impossibile routine familiare, Testament resta una delle opere più disturbanti sul tema di un olocausto nucleare, anche per merito dell'interpretazione di Jane Alaxander nel ruolo della protagonista Carol Wetherly.

7. The Day After - Il giorno dopo

The Day After
The Day After - Il giorno dopo: un'immagine del film

Mentre Testament avrebbe raccolto un numero abbastanza limitato di spettatori, la sera del 20 novembre 1983 circa un centinaio di milioni di americani erano incollati davanti al piccolo schermo per assistere a uno dei film televisivi di maggior successo di sempre: The Day After - Il giorno dopo, diretto da Nicholas Meyer per la ABC e destinato a riscuotere un'enorme attenzione anche nel resto del mondo. Attraverso un impianto narrativo corale, la pellicola rappresenta un'America post-atomica devastata da una guerra fra USA e URSS, mettendo in scena il collasso di una civiltà ad opera di missili nucleari sganciati in diverse aree del paese, fra città distrutte nell'arco di pochi secondi, persone inghiottite dalle fiamme e un deserto radioattivo che si materializza fra le macerie. Diventato una sorta di fenomeno di massa, The Day After - Il giorno dopo esprime appieno lo spirito della propria epoca e le angosce per un'ipotetica Terza Guerra Mondiale all'orizzonte.