Argylle: Bryan Cranston, Bryce Dallas Howard e i leoni travestiti da agnelli

"Sono stata sempre un po' feroce": intervista a Bryce Dallas Howard e Bryan Cranston, protagonisti di Argylle, nuovo film di Matthew Vaughn che inaugura un franchise crossmediale.

Argylle: Bryan Cranston, Bryce Dallas Howard e i leoni travestiti da agnelli

Il nuovo film di Matthew Vaughn, Argylle, è un progetto molto interessante. Tratto da un romanzo pubblicato poco prima del film, è al centro di un franchise crossmediale, che unisce letteratura e cinema. E chissà cos'altro. La pellicola racconta infatti la storia del quinto romanzo della saga di Argylle, scritto da Elly Conway, autrice di cui nessuno conosce la vera identità (qualcuno ha immaginato si trattasse di Taylor Swift!), mentre il libro appena uscito è il primo capitolo.

Dua Lipa And Henry Cavill In Argylle
Argylle: Dua Lipa e Henry Cavill in una foto del film

In sala dal primo febbraio, Argylle ha un cast ricchissimo: la protagonista è Bryce Dalas Howard, che interpreta proprio la scrittrice Elly Conway: penna talmente brillante da anticipare, nei suoi scritti, cosa accade nel mondo dello spionaggio internazionale. Il protagonista dei suoi libri è infatti la super spia Argylle, che lei immagina con l'aspetto di Henry Cavill.

Se già vi sembra tutto complicato, la trama di Argylle si infittisce: Elly viene raggiunta da una vera spia, Aiden Wilde (Sam Rockwell), che ha bisogno del suo aiuto per risolvere una missione importante. Contro di loro c'è tutta un'organizzazione di spie, guidate da Ritter, ruolo affidato a Bryan Cranston. In questa storia niente è come sembra e lo spoiler è dietro l'angolo: ecco perché questa intervista con gli attori Bryce Dallas Howard e il super villain Cranston sembra così criptica.

Argylle: intervista a Bryce Dallas Howard e Bryan Cranston

Al New York Comic Con 2023 Matthew Vaughn ha detto di star lavorando a un musical, di cui però si sa ancora pochissimo, se non che dovrebbe essere stato scritto da Damien Chazelle, regista premio Oscar per La La Land. Visto quanto è importante la musica in Argylle (ci sono anche dei numeri musicali, uno con Dua Lipa), non sarebbe strano vederlo trasformato in un film musicale in futuro.

Bryce Dallas Howard è d'accordo con noi: "Penso che Argylle sarebbe un ottimo spettacolo teatrale. Ciò che rende così divertenti i film di Matthew è proprio questo: mescola i generi. La musica è una parte fondamentale del suo linguaggio cinematografico. E in effetti appena cominci a guardare questo film ti viene da muoverti e ballare."

Argylle: colpi di scena in arrivo

È molto difficile parlare di Argylle senza fare spoiler cruciali. Diciamo che nel film ci sono moltissimi colpi di scena. Che si possono riassumere con una delle battute dette dal personaggio di Bryan Cranston: "Mi uccide l'idea di un leone convinto di essere un agnello". Abbiamo quindi girato questa frase agli attori: hanno mai sentito di non ruggire come avrebbero dovuto, visto che, lo sappiamo tutti, sono entrambi leoni?

Bryan Cranston ama la dualità: "A volte vuoi essere l'agnello. Perché un agnello è vulnerabile. E vuoi poter essere vulnerabile: è ciò che attira il pubblico. Se riesci a mostrarti vulnerabile, sul serio, il pubblico adulto ti abbraccia. Se invece fossimo ancora alle scuole medie magari riderebbero di te. Ma poi non è più così. Penso che una delle cose più belle degli esseri umani sia che siamo molto più empatici di quanto non si creda."

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Nessuno crede però che l'attore sia un agnello. Quando glielo abbiamo fatto notare, prima ha fatto il verso del leone e poi ha detto: " A volte lo sono. Penso sia un bene essere entrambi. Gli adulti devono cercare di trovare un equilibrio: capire quando essere cosa. A volte, da genitore, devi essere un leone. E molto spesso, sempre da genitore, devi essere un agnello. Dipende dalle circostanze. È la stessa cosa quando costruisci un personaggio: come riesco a entrare? In modo da far entrare il personaggio in me?"

Bryce Dallas Howard invece non ha paura di mettere a nudo la sua natura: " Come ha detto Bryan, è fondamentale coltivare tutti gli aspetti di noi stessi, in modo da non rimanere bloccati in un personaggio. Stamattina parlavo con una persona con cui ho lavorato per 20 anni e dicevamo di come, all'inizio della mia carriera, fossi così nervosa di parlare nel momento di sbagliato, non volevo offendere nessuno. Non volevo creare conflitto. Quando cresci sei più a tuo agio con quello sport di contatto che è la vita! Maturando sono diventata più sicura nel mostrare la mia forza. Ma mia madre direbbe che sono stata un leone dal primo giorno! Sono stata sempre un po' feroce. Mi hanno fatto fare danza e poi, una settimana dopo, karate. Dicevano: questa ragazza ha bisogno di sfondare il legno!"