Cinema: arene all'aperto e drive-in dopo il lockdown, l'idea di Anica

Per rilanciare i cinema dopo la prolungata chiusura a causa dell'emergenza sanitaria, Anica ha lanciato l'idea di puntare su arene all'aperto e drive-in.

Come salvare i cinema chiusi ormai da mesi per via dell'emergenza sanitaria globale quando il lockdown sarà finito? L'Anica scommette su arene all'aperto e drive-in.

Secondo le indicazioni del Governo italiani, cinema e teatri saranno gli ultimi a riaprire i battenti. Ecco perché gli esercenti del cinema sono favorevoli all'idea di rilanciare il settore in estate attraverso arene e drive-in, come suggerito nei giorni scorsi dal presidente di Anica Francesco Rutelli. Le proiezioni all'aperto consentirebbero di superare eventuali restrizioni imposte nel corso della fase 2, in cui sarà ancora previsto il distanziamento sociale e la prevenzione del contagio.

Con la possibilità di comprare i biglietti on line, i contatti sarebbero ridotti al minimo. In più sono in molti a lanciare l'ipotesi del drive in, come dichiara Pierluca Sforza, membro del direttivo di Anec Lazio:

"I drive-in garantiscono le distanze sociali. Il problema in questo caso riguarda i film, che non sono usciti da febbraio in poi, ma stiamo parlando anche con distributori e con Rutelli per avere delle anteprime o qualche evento spot. Stiamo individuando dei planning utili per tutti sulle capienze delle arene o drive-in, sui costi, se potrebbero esserci degli sponsor".

Tra le ipotesi in esame a Roma, ponte Milvio, Caracalla, il laghetto dell'Eur: "Le arene non possono essere gestite tutte dalle associazioni. Far aprire le sale a luglio senza film e distanziamenti sarebbe solo deleterio".