Sanremo è iniziato in sordina, almeno sul fronte dello stile. Con il solito mix di polemiche e gossip, l'edizione di Carlo Conti è, in una sola parola, piatta. E non basta l'energia frenetica di un Jovanotti in gold a mascherare un appiattimento generale. È soprattutto sul versante della moda che questo è più evidente. Se negli ultimi anni il palco dell'Ariston era diventato una passerella spettacolare in cui i look erano controversi, iconici, veicolo di messaggi anche potenti, questa prima serata lascia l'amaro in bocca.
Dove sono gli orsetti di Dargen D'Amico che invocano il cessate il fuoco? Dov'è Ghali con la sua androginia che confonde gli animi dei benpensanti? Che fine hanno fatto le performance stilistiche di Achille Lauro? Pochi sono gli abiti che lasciano il segno, ancor meno gli artisti che osano. Che sia solo l'inizio a essere sottotono? Mentre concediamo il beneficio del dubbio, ecco le pagelle dei look visti ieri.
Chi ha vinto tutto, almeno nello stile
Giorgia - 9
Classe ed eleganza senza sforzo. L'abito effetto sottoveste trasparente di Dior è una dichiarazione di sicurezza e raffinatezza, perfetto sulla sua figura. Una lezione di stile a chi ancora pensa che per stupire servano metri di tessuto e strass.
Achille Lauro - 10
Impeccabile, seducente, carismatico in Dolce & Gabbana. Lauro sa come portare un completo con il giusto mix di teatralità e consapevolezza. Lo stile lo possiede, non lo subisce. E si vede.
Clara - 9
Un look che brilla e una presenza scenica che si impone. Sofisticata senza essere noiosa, glamour senza strafare. La giovane artista si conferma una delle più eleganti della serata con il suo abito custom made di Roberto Cavalli.
Lucio Corsi - 10
Quando il talento incontra la visione personale, il risultato è esplosivo. Nessun brand, nessuno stilista: si è vestito da solo e ha vinto tutto. Un mix tra un mimo, Joker e David Bowie, che funziona perfettamente. Più glam rock di così, impossibile.
Rose Villain - 8
Finalmente qualcuno che osa con il colore! Vestito fasciato, linea perfetta, punti giusti valorizzati. E poi quei capelli à la Goku supersayan che aggiungono il tocco folle: Rose Villain in total red by Fendi è super!
Sarah Toscano - 8
Un look vivace, frizzante come i diciotto anni di chi lo indossa, che spezza la monotonia dei soliti toni spenti. Senza strafare, Sarah Toscano porta una ventata di freschezza sul palco con un abito di Pucci.
Chi ha osato, ma non sempre ha colpito nel segno
Elodie - 7
Poteva essere un disastro, invece è riuscita a rendere credibile anche l'effetto "rotolo di carta stagnola" dell'abito custom made di Prada. Merito della sua attitudine magnetica e di un fisico semplicemente perfetto. Il look in sé? Rivedibile, ma lei lo salva.
Francesco Gabbani - 6
Elegante, sì. Memorabile, no. Il classico completo ben tagliato che non sbaglia, ma nemmeno lascia il segno. Un look che funziona, ma che non emoziona.
Brunori Sas - 7
Giacca in velluto e attitudine da cantautore d'altri tempi: promuoviamo. Un look che rispecchia la sua personalità, senza strafare ma con il giusto tocco di carattere. Sempre piacevole.
Massimo Ranieri - 6
La giacca bianca? Una scelta che divide. Su di lui, con la sua classe innata, riesce comunque a funzionare ma il rischio effetto maître d'altri tempi è dietro l'angolo. Sufficienza d'onore, ma si può fare di meglio.
Joan Thiele - 6
Classicissima, forse troppo. L'eleganza c'è, la qualità pure, ma manca quel guizzo che la faccia emergere davvero. Un look Chanel che non sbaglia, ma nemmeno colpisce.
Marcella Bella - 7
Una jumpsuit coraggiosa e ben portata. Non è semplice osare a qualsiasi età, ma Marcella lo fa con disinvoltura. Un'icona che regge il confronto con star molto più giovani.
Noemi - 7
L'omaggio a Brenda Walsh è una chicca che non passa inosservata. Look riuscito, portato con la giusta sicurezza. Un mix di nostalgia e stile che funziona.
Willie Peyote - 6
Ci piace sempre la sua attitudine rilassata e cool, ma il look di questa serata è stato un po' sottotono. Mancava quel dettaglio che facesse la differenza. Simpatico, ma poco incisivo.
Coma Cose - 6
Burtoniani, gotici, sognanti... ma non del tutto convincenti. Specialmente il trucco di California, che sembra più un esercizio di stile che una vera scelta d'impatto. Bene, ma non benissimo.
Chi non ce l'ha fatta
Gaia - 4
Un look firmato Dilara Findikoglu che non convince del tutto e la colpa è quasi tutta dell'artiglio-gioiello. L'intento sperimentale si percepisce ma il risultato è poco armonioso e non valorizza al meglio la sua figura. Un'occasione mancata.
Serena Brancale - 5
Un po' Jessica Rabbit, un po' Paola Barale nei primi anni 2000 questo outfit di Balestra. Un mix audace che però non convince fino in fondo. Troppo patinato, troppo costruito, troppo tutto.
Simone Cristicchi - 5
L'eccentricità è sempre benvenuta, ma qui si è un po' oltre. Il rischio "personaggio in cerca d'autore" è alto e purtroppo il look sembra più un costume di scena che un outfit da palco.
Rocco Hunt - 4
Né carne né pesce. Nessun guizzo, nessuna personalità l'abito di Neil Barret. L'equivalente fashion del "lasciamoci ma restiamo amici": insipido e anonimo.
Tony Effe - 2
Più che rapper di successo, sembra pronto a servirvi un cono gelato alla vaniglia. Se l'obiettivo era far parlare, ci è riuscito, ma per i motivi sbagliati. Come sprecare un Gucci.
Fedez - 5
Fedez in questo Sanremo è come la zia che non sai dove far sedere al tuo matrimonio perché ha litigato con tutti. Però almeno il look - un custom made di Atelier Versace - lo porta a casa con la (quasi) sufficienza. Abbassa il voto l'occhio nero da Mr. Burns sotto allucinogeni.
The Kolors - 5
Giacca, pantalone, ma la scintilla dov'è? Vestiti bene, ma senza brio. Sembrano tre invitati a un matrimonio che si sono persi sulla strada per la chiesa.
Bresh - 2
Un'accozzaglia di elementi senza senso logico. Casual? No. Elegante? No. Riuscito? Neanche per sbaglio. La giacca di pelle abbinata al pelo sul petto parla da sola.
Modà - 3
L'occhiale rotondo non è un accessorio, è una dichiarazione di intenti. Peccato che qui l'intento sembri quello di un professore di filosofia in libera uscita. Look piatto, senza un vero punto di forza.
Guè, Shablo, Joshua e Tormento - 4
Rimaniamo al liceo con Guè, Joshua, Tormento e Shablo. Sembra l'uscita da scuola delle superiori, ma con abiti di lusso di GCDS. Non bastano i brand giusti se il risultato finale è così anonimo.
Irama - 2
Capitan Harlock in versione Sanremo. Ci ha provato, ma il confine tra il look scenico e il travestimento da cosplay è molto sottile. Lui lo ha superato.
Rkomi - 3
Ancora il bianco. Un colore che, lo abbiamo capito, non è per tutti. In questo caso il messaggio stilistico qual era? Ce lo stiamo ancora chiedendo.
Olly - non classificato
Maglioncino smanicato, jeans con strass, pose sbagliate: tutto fuori fuoco. Sembra essersi vestito con quello che ha trovato in camerino all'ultimo minuto. Non pervenuto, o meglio, pervenuto male.