In una tv generalista che è di fatto andata in vacanza a metà maggio, lasciando ampio spazio a repliche e fondi di magazzino per provare a riempire agonizzanti palinsesti estivi, ha esordito Money Road - Ogni tentazione ha un prezzo, nuovo strategy game Sky prodotto da Bly Yazmine, arrivato su TV8 (e in simulcast su Sky Uno e NOW) nell'indifferenza più o meno generale.
Money Road, di cosa si tratta?

Un format inedito dall'accattivante impianto di gioco, con dodici persone normali, di età ed estrazione sociale diversa, chiamate a fare trekking nella giungla malese per due settimane. Zaino in spalla, i 12 sconosciuti dovranno provare ad arrivare a fine corsa con il montepremi di 300.000 euro ancora intatto, evitando le mille tentazioni che gli autori del programma semineranno ad ampio raggio, decurtando migliaia di euro ad ogni cedimento. Specchio di un Paese dove sempre più ognuno guarda ai propri interessi e non a quelli della collettività, i concorrenti di Money Road sono chiamati a fare squadra, puntando alla forza del gruppo e non alle personali debolezze che quel diavolo tentatore di Fabio Caressa, deus ex machina del programma, proverà in tutti i modi a far crollare.
Cosa funziona e cosa non funziona?
Ed è qui che Money Road si accartoccia su sé stesso, perché se nessun concorrente cedesse mai alle tentazioni lo strategy game si sbriciolerebbe immediatamente, negandosi scontri e interazioni tra gli stessi concorrenti. Ma quanto può essere credibile una primissima puntata in cui dopo poche ore di trekking in un lungo viaggio che durerà due settimane c'è chi scoppia subito in lacrime, sbava al cospetto di una pizza e si arrende alla vista di un comodo letto e di un massaggio ai piedi? Possibile che appena sbarcati in Malesia con la dichiarata intenzione di sbancare il montepremi e resistere all'immane fatica alcuni concorrenti possano piegarsi alle primissime tentazioni proposte?
La genuinità del programma rischia da subito di perdersi per strada al cospetto di esagerate e troppo rapide reazioni isteriche da parte dei 12 concorrenti, evidentemente scelti sulla base di aspettative diverse. Perché se dalla pesista azzurra Danielle Madam è più che lecito attendersi resistenza e competitività massima, tutto cambia dinanzi a creator, influencer e commercianti volate in Malesia perché probabilmente a caccia di pura e semplice visibilità. A differenza di Pechino Express o all'Isola dei Famosi, Money Road non semina sfide né corse sfrenate, limitandosi ad un unico, lungo e faticoso tragitto da percorrere tutti insieme, con quelle reiterate e abbaglianti tentazioni a suscitare interesse e a scatenare conflitti. Perché quando sei nella giungla malese con 40° e un'umidità superiore al 90%, la vista di cibo, bevande fresche, hotel, vantaggi di vario tipo e beni di lusso può riuscire a farti tentennare e a spendere decine di migliaia di euro. Ma se lo fai alla prima puntata del primo giorno dopo due ore di camminata tutto appare forzatamente indirizzato da autori decisamente troppo presenti.
Il rischio, sempre dietro l'angolo, è quello della ridondanza, delle solite inevitabili discussioni e di uno strategy game che a lungo andare si ripete, tentazione dopo tentazione, seppur sapientemente montato e con un Fabio Caressa piacevole voce narrante, mai gratuitamente eccessiva bensì sorprendentemente misurata. Eppure il pubblico generalista che ogni estate si lamenta a social unificati della mancanza di novità televisive parrebbe non aver colto la new entry Sky planata su Tv8.
Money Road, su Tv8 male la prima sfida Auditel

Il 30 maggio scorso la prima puntata di Money Road è stata vista da 338.000 telespettatori, con l'1.9% di share. Un dato generalista non propriamente trionfale. Molto meglio è andata in simulcast con Now e SkyUno/+1, con un totale salito a 1.010.000 telespettatori, pari al 3.8%. Un risultato complessivo che Sky definisce "ottimo", con il pubblico generalista chiamato ora a scoprire Caressa & Co. anche sul canale 8 del telecomando. D'altronde da settimane i palinsesti della tv "tradizionale" sono contraddistinti da trasmissioni e film visti e stravisti, nonché fiction in replica, con Money Road tra le pochissime novità da poter eventualmente scoprire, insieme all'altrettanto snobbato Like a Star di Amadeus su Nove, provando così ad andare oltre l'usato più o meno sicuro di Rai e Mediaset. Fosse finito su altre reti o in esclusiva su Tv8 senza simulcast satellitare e on demand Money Road avrebbe avuto maggiore risonanza e suscitato più interesse? Difficile a dirsi, perché storicamente l'ottavo canale del telecomando fatica sempre ad emergere in prime time ad esclusione del calcio, della Formula 1 e del fenomeno GialappaShow, ma quell'1,9% al debutto grida onestamente vendetta.