Daniele Luttazzi

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Professione: Attore
Altri nomi: Daniele Fabbri
Nato il:
26 Gennaio 1961
(Santarcangelo di Romagna, Rimini, Italia)
Età: 63 anni
19 anni di carriera
1 film e serie tv
0 premi

Biografia di Daniele Luttazzi

Daniele Luttazzi, all'anagrafe Daniele Fabbri, è nato a Santarcangelo di Romagna nel 1961. La sua carriera artistica comincia a teatro, dove si fa notare con i suoi monologhi comici. È Renzo Arbore ad apprezzarne la vena ironica nel corso della rassegna Riso in Italy al Sistina di Roma e a farlo esordire in televisione nella primavera del 1988, nella trasmissione D.O.C. su Rai Due, con Gegè Telesforo e Gianna Nannini. In estate Luttazzi partecipa come opinionista al Maurizio Costanzo Show.
L'anno seguente, durante le prove generali per la trasmissione Fate il vostro gioco fa una battuta sul Partito socialista di Bettino Craxi e viene epurato per la prima volta dalla tv di Stato, in cui tornerà (su Rai Tre) soltanto nella stagione '94-'95 come co-autore di Magazine 3, cui parteciperà con le rubriche Sesso con Luttazzi, La cartolina di Luttazzi e La piccola biblioteca.
Rai, ma non solo: sempre nel 1989, per il programma Banane di Telemontecarlo prepara gli sketch Marzullo intervista Hitler e Marzullo intervista Gesù, che gli vengono pagati ma mai mandati in onda.

Nei cinque anni di lontananza dal piccolo schermo, il comico si divide tra il teatro (Chi ha paura di Daniele Luttazzi? e Fate entrare i cavalli vuoti), la radio (Onde comiche su Radio Due) e la scrittura: nel 1993 traduce #$@&! - L'antologia di Lloyd Llewellyn, il fumetto cult-capolavoro underground di Daniel Clowes, e nello stesso anno scrive in memoria di Andrea Pazienza Splendido amorale per la rivista "Duel", in cui ricorda che Pazienza faceva la satira vera, quella che non fa prigionieri. Nel 1994 pubblica Va' dove ti porta il clito, parodia del best seller Va' dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro, che gli fa causa per plagio, ma la perde.

Dopo il ritorno in televisione su Rai Tre, la popolarità di Luttazzi esplode nel 1996 con la partecipazione a Mai dire gol su Italia 1. Gli sketch dei celebri personaggi (Panfilo Maria Lippi, il prof. Fontecedro e Luisella) da lui interpretati nel programma della Gialappa's vengono raccolti e pubblicati nei libri Tabloid e Cosmico. Nel 1998, sempre su Italia 1, esordisce alla conduzione di Barracuda, talk show notturno sullo stile di quello lanciato negli Usa da Steve Allen negli anni Cinquanta e ripreso poi da David Letterman e Jay Leno. Censurato già alla prima intervista (la produzione taglia il passaggio in cui Claudio Martelli dice "Berlusconi non è un politico, è un piazzista"), il comico torna in Rai al termine del contratto. I passaggi censurati faranno poi parte del libro che porta lo stesso titolo della trasmissione.

Protagonista di spot Telecom particolarmente fortunati, Luttazzi ripropone per dodici settimane tra gennaio e marzo del 2001, su Rai Due, il format del talk show nel programma Satyricon: sospeso per una settimana dopo la nona puntata per via di un'intervista a Marco Travaglio su Berlusconi e Dell'Utri, l'anno successivo lo stesso Berlusconi - durante una visita in Bulgaria in qualità di Presidente del Consiglio - di fatto lo allontana dalla tv di Stato insieme a Enzo Biagi e Michele Santoro, che vi faranno ritorno solo qualche anno più tardi.

Negli ultimi anni Daniele Luttazzi si è dedicato al teatro, ha collaborato con alcuni giornali, creato il proprio sito con relativo blog (www.danieleluttazzi.it), pubblicato diversi libri e due album musicali (Money for Dope e School is boring), oltre a lavorare come script doctor per i canali Usa Comedy Central e HBO.
Non era più tornato in televisione, nonostante le numerose offerte (tra cui un programma su Sky e la conduzione del Festival di Sanremo 2007 con Pippo Baudo), fino a quando non ha scelto di realizzare un nuovo show per la La7, Decameron, perché il direttore Antonio Campo Dall'Orto gli aveva promesso carta bianca. Il programma che - come recita il sottotitolo - tratta di "politica, sesso, religione e morte", viene però sospeso prima della messa in onda della sesta delle dieci puntate inizialmente stabilite, a causa di una battuta (peraltro "presa in prestito" dal comico americano Bill Hicks) contro Giuliano Ferrara (a quei tempi conduttore de La7), ritenuta lesiva della dignità del giornalista. Il monologo della puntata sospesa, dedicato a un'enciclica di Papa Benedetto XVI, è stato poi recitato da Luttazzi nello spettacolo teatrale Decameron.

Nel 2010 Luttazzi recita un monologo a Raiperunanotte, evento condotto da Michele Santoro per protestare contro la censura dei programmi politici sancita dal Cda Rai durante le elezioni regionali.
Negli ultimi anni il comico è stato accusato, prima da alcuni giornalisti, e in seguito anche da alcuni fan sul suo blog (che in seguito è stato chiuso e trasformato in un Twitter), di plagiare le battute di numerosi comici americani, come Bill Hicks, George Carlin, Eddie Izzard, Emo Philips e molti altri. Luttazzi ha sempre negato le accuse di plagio, anche se nel corso degli anni si è difeso in maniera poco chiara, adducendo diverse scuse (l'utilizzo di citazioni nascoste come faceva Lenny Bruce, l'invenzione di una caccia al tesoro per i fan). È stato realizzato anche un video amatoriale, diffuso su Internet, dal titolo "Il Meglio [NON È] di Daniele Luttazzi", che alterna le battute originali dei commedianti statunitensi con quelle riprese dal comico italiano, da lui ritenuto diffamatorio. Tuttavia, numerose altre personalità, come i Wu Ming, Roberto Faenza o Roberto Benigni, hanno continuato a difendere Luttazzi.

(Fonte: Ufficio Stampa GOIGEST)

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Citazioni di Daniele Luttazzi

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L'uso che Biagi - come si chiama quell'altro? - Santoro - ma l'altro? - Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte …

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