Il giovane attore emergente Shia Saide LaBeouf è nato a Los Angeles l'11 giugno 1986. Il suo ingresso nel mondo dello spettacolo è stato favorito dal fatto che per diverse generazioni la sua famiglia ha avuto a che fare con la recitazione, ma tutt'altro che facile è stata la sua infanzia. Il padre Jeffrey LaBeouf, dopo aver combattuto in Vietnam, ha lavorato come clown e mimo, spacciando però allo stesso tempo della marijuana che coltivava lui stesso. La madre, Shayna Saide, era una ballerina russa di origini ebraiche che a seguito di un infortunio ha iniziato una carriera come designer di gioielli. Shia ha sempre vissuto nella più totale povertà, specialmente quando la madre si è separata dal padre, divenuto eroinomane. Si capisce subito come la sua infanzia sia stata difficile, se vi aggiungiamo il fatto che a scuola apparteneva ad una piccola minoranza di bianchi ed era spesso soggetto ad episodi di bullismo; col tempo è diventato anche un fumatore incallito, vizio acquisito dall'età di 10 anni.
A 12 anni, con l'aiuto della madre che si era messa in contatto con un agente cinematografico in cerca di nuovi talenti, ha cominciato a prender parte a diversi film e serie televisive a basso budget. È stato questo a dare l'avvio ad una fulminante carriera. Il primo ruolo di rilievo giunge nel 2000, grazie alla Disney, che lo fa diventare protagonista della serie televisiva per ragazzi Even Stevens, che sfocia poi nel film Una famiglia allo sbaraglio. Shia, a seguito del diploma, frequenta la prestigiosa Hamilton Academy of Music di Los Angeles e prende parte in diverse pellicole come Charlie's Angeles - più che mai, Io, robot e Constantine.
Il suo talento viene notato dal grande regista Steven Spielberg, che gli fa ottenere la parte di protagonista nel thriller Disturbia (2007), diretto da D.J. Caruso, e nello stesso anno nel film di fantascienza Transformers. Sempre Spielberg lo sceglie per interpretare il figlio di Harrison Ford nel nuovo film di Indiana Jones, intitolato Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, uscito nel maggio del 2008.
Numerosi sono i progetti futuri e gli impegni di questa giovane stella, tra cui il sequel Transformers: Revenge of the Fallen, diretto sempre da Michael Bay.
Seppur agli inizi, Shia ha già macchiato la sua immagine pubblica quando nel novembre 2007 è stato arrestato a Chicago perché, ubriaco, non voleva lasciare un locale. Durante un'intervista tuttavia il ragazzo ha riconosciuto il suo errore ed ha ammesso le sue colpe.
2008 Premio Orange Rising Star Award per la migliore stella emergente
2009 Candidatura Miglior interpretazione maschile per Eagle Eye
2008 Candidatura Miglior interpretazione maschile per Transformers
2008 Candidatura Miglior bacio per Disturbia
2004 Candidatura Migliore rivelazione maschile per Holes - Buchi nel deserto
2007 Candidatura Miglior performance dell'intero cast per Bobby
2012 Candidatura Peggiore coppia sullo schermo per Transformers 3
2010 Candidatura Peggiore coppia sullo schermo per Transformers - La vendetta del caduto
2009 Candidatura Miglior attore non protagonista per Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo
2012 Candidatura Migliore star in un film d'azione
2022 Recitazione
2017 Recitazione
2014 Recitazione
2013 Recitazione
Il regista David Mamet ha svelato in una nuova intervista che ha un grande rispetto per Shia LaBeouf, che considera il più grande attore con cui ha lavorato nella sua carriera.
Shia LaBeouf non smette di stupire i propri fan e negli ultimi tempi ha preso una decisione molto importante.
La recensione di The Tax Collector - Sangue chiama sangue, film dove una coppia di strozzini alle dipendenze di un potente boss si trova ad affrontare la banda di un gangster rivale, pronto a tutto pur di prendere il controllo di Los Angeles.
Ecco tutto ciò che sappiamo su Megalopolis, la pellicola a cui Francis Ford Coppola ha lavorato per più di 40 anni, la cui trama è così complessa che riassumerla è un compito semplicemente impossibile.
Il regista Abel Ferrara ha svelato che, dopo Padre Pio, potrebbe collaborare di nuovo con Shia LaBeouf in occasione di un film su Auschwitz.