Nato a Tokyo nel 1960, Shinya Tsukamoto, da sempre considerato il David Cronenberg nipponico, diventa regista di culto a livello internazionale nel 1988 grazie a Tetsuo, il suo primo lungometraggio. Alle spalle di questo primo importante lavoro, manifesto indiscusso del cinema cyberpunk, si sommano molteplici esperienze. Lo scenario mutevole della città di Tokyo, i manga, i kaijû eiga (film di mostri giapponesi) e mitiche figure come Godzilla, rappresentate mentre radono al suolo intere città, saranno un patrimonio culturale e visivo indispensabile nella formazione di Tsukamoto. A soli quattordici anni inizia i primi esperimenti cinematografici con una 8mm mentre, parallelamente, nel regista si sviluppano l'amore e l'interesse verso altre forme artistiche. Al momento della laurea in arti figurative, con specializzazione in pittura a olio, ha già girato sette cortometraggi e fondato una propria compagnia teatrale (la compagnia Yumemaru - il circolo del sogno).
Lavorerà per uno studio pubblicitario fino al 1986, quando costituirà una nuova compagnia e fonderà un proprio teatro, il Kaijû Shiatâ (il Teatro dei Mostri Marini), per il quale scriverà, realizzerà e interpreterà alcuni lavori sperimentali. Di fatto, l'attività teatrale all'interno del panorama underground e la libertà creativa delle produzioni indipendenti insegneranno al futuro autore di Tetsuo a controllare tutte le fasi della lavorazione sul set, dalla scrittura alla regia, fino ai trucchi e allo sviluppo. Nel 1986 realizza, con alcuni componenti della compagnia, The phantom of regular size, cortometraggio a colori che si può facilmente considerare la genesi di Tetsuo, e l'anno successivo il grottesco mediometraggio L'avventura del ragazzo del palo elettrico, anche questo girato con pochissimi mezzi e con lo stesso cast del lavoro precedente.
Sulla scia del successo di Tetsuo realizza nel 1990, per la prima volta con una major, il secondo lungometraggio, il divertente horror Hiruko the Goblin, parecchio debitore nei confronti dell'immaginario di anime e manga, mentre con Tetsuo II: The Body Hammer del 1992, Tsukamoto torna al cinema indipendente. In questo film viene a delinearsi in modo definitivo la poetica del regista: nella descrizione del legame ossessivo tra la metropoli, sempre più imponente e disumanizzante, e il corpo umano, costretto a una metamorfosi che gli permetta di adattarsi all'ambiente e combattere ciò che lo circonda. Tokyo Fist del 1995 e Bullet Ballet del 1998 sono due perfetti esempi di questa ricerca, che evidenziano come l'attenzione di Tsukamoto cominci a spostarsi verso una trasformazione più naturale del corpo umano (di cui il sangue e i lividi che deformano i personaggi di Tokyo Fist sono ideale esempio) e dei meccanismi psicologici che guidano le scelte dei personaggi. Nel 1999 torna a lavorare con una major per la realizzazione dell'inquietante Gemini, tratto da un breve racconto del maestro dell'horror nipponico Edogawa Rampo e ambientato in epoca Meiji, in cui Tsukamoto traduce con un'ormai estremamente affinata tecnica registica e una curatissima fotografia, lo scontro tra due gemelli separati alla nascita.
Più noto al pubblico italiano è invece il film successivo, A Snake of June, l'unico uscito nelle sale nostrane, che presentato (come i due titoli precedenti) al Festival del Cinema di Venezia vale a Tsukamoto il Premio Speciale della Giuria. Tuskamoto continua a essere un fedelissimo partecipante al Festival veneziano dell'era Marco Müller, e presenta nel 2004 il suo ottavo lavoro, Vital, raffinato esempio del processo evolutivo compiuto dal regista nella sua quasi ventennale carriera, con il quale si aggiudica il Corvo d'argento al Festival del Cinema Fantastico di Bruxelles. Segue lo sperimentale e claustrofobico mediometraggio Haze, che doveva inizialmente essere parte di un serial televisivo, presentato al Festival di Locarno nel 2005, dove lo stesso regista si riserva la parte di unico interprete: un uomo rinchiuso in un labirintico edificio, dal quale non riesce a trovare una via di fuga.
Tsukamoto torna a un cinema (relativamente) più mainstream con il thriller onirico Nightmare Detective, presentato alla Festa del Cinema di Roma del 2006, nel quale il regista riprende le atmosfere del filone horror nipponico per realizzare in realtà l'ennesima opera dalla dimensione allucinatoria e cruda. Dato il successo del film, Tsukamoto dirigerà anche un seguito due anni più tardi, Nightmare Detective 2, nel quale ripropone il personaggio dell'investigatore in grado di entrare nei sogni altrui. Dopo questa parentesi horror/thriller, tuttavia, il regista torna all'immaginario che ha ossessionato da sempre la sua filmografia, realizzando il terzo capitolo della sua celebre saga cyberpunk, Tetsuo 3, The Bullet Man, proiettato ancora una volta al Festival di Venezia nel 2009: ennesimo aggiornamento delle avventure dell'alienante creatura futuristica e bionica, questa volta però con un protagonista americano (Eric Bossick).
Parallela all'attività di regista c'è quella di attore; protagonista della maggior parte dei suoi lavori (indimenticabile il personaggio del fotografo-voyeur di A Snake of June) Tsukamoto collabora anche con molti nomi noti del panorama cinematografico contemporaneo tra cui Takashi Miike (in Dead or Alive 2 e Ichi The Killer), Takashi Shimitzu nell'horror Marebito, lo storico Ishii Teruo in Blind Beast Vs the Dwarf e Suzuki Matsuo nel dramma psichiatrico Welcome to the Quiet Room. Inoltre ha partecipato anche a diverse serie tv giapponesi, e ha prestato persino la sua voce per alcuni videogiochi, come Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots.
2002 Fotografia, Regia, Scenografia, Montaggio, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione
2004 Fotografia, Regia, Scenografia, Montaggio, Produzione, Sceneggiatura, Soggetto
2011 Premio Mouse d'argento per Kotoko
2011 Premio Premio Future Film Festival Digital Award - Menzione speciale per Kotoko
2011 Premio Premio Orizzonti per Kotoko
2016 Recitazione
2002 Fotografia, Regia, Scenografia, Montaggio, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione
2009 Regia, Sceneggiatura, Fotografia, Montaggio, Scenografia, Recitazione, Produzione
2006 Fotografia, Regia, Scenografia, Montaggio, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione
Parte la campagna di crowdfunding START UP di CG Entertainment per pubblicare per la prima volta in Blu-ray i capolavori del maestro Tsukamoto Shinya, Tetsuo - The Iron Man e Tetsuo - Body Hammer.
Tsukamoto, in concorso a Venezia, dirige un film di una radicalità sconvolgente, in cui il tema della guerra è restituito nella sua più pura brutalità: sangue, mutilazioni, carne in decomposizione, per quello che è un vero e proprio viaggio all'inferno, del tutto coerente con la poetica del regista.
Il cielo grigio, le nubi tossiche al deodorante e chissà cos'altro ci aspetta oggi alla Mostra del Cinema di Venezia. Scopritelo insieme a noi seguendo questa settima pagina del nostro diario veneziano.
L'intenso autore giapponese sarà oggetto della retrospettiva della rassegna dedicata al cinema asiatico che si terrà a Reggio Emilia dal 16 al 24 marzo 2012.
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