Scozzese di Dundee, classe 1946, Brian Cox si impone in breve come uno dei più brillanti interpreti shakespeariani della sua epoca, tanto da prendere parte alle prestigiose compagnie del Royal Shakespeare Company e del National Theatre, dove ha ricevuto addirittura gli apprezzamenti di sir Laurence Olivier. Negli anni Sessanta e Settanta ottiene l'attenzione di un pubblico più vasto partecipando a numerosi sceneggiati televisivi e serie tv inglesi, come The Wednesday Play, Redcap, When We Dead Awaken, Manhunt e She Stoops to Conquer.
Nonostante esordisca al cinema nel 1971 con Nicola e Alessandra, cui seguono l'apprezzato Anniversario di Lindsay Anderson e altre produzioni tv negli anni Ottanta come Re Lear con Olivier e la serie Hammer House of Horror, devono passare molti anni però prima che il cinema si accorga di lui. Quando accade il ruolo è di quelli che lasciano il segno: nel 1986 interpreta infatti lo psichiatra cannibale Hannibal Lecter di Manhunter - Frammenti di un omicidio.
Malgrado la tiepida accoglienza ai botteghini, Cox inizia ad assaporare un notevole successo personale e negli anni Novanta compare in numerose produzioni televisive e cinematografiche, tra cui l'impegnato L'agenda nascosta di Ken Loach, il disneyano Iron Will - Volontà di vincere, il kolossal Braveheart - Cuore impavido di Mel Gibson e l'affresco storico Rob Roy, con protagonista Liam Neeson. Ma è il thriller a rimanere il suo genere d'elezione, come dimostrano svariati titoli, dal fantascientifico Reazione a catena con Keanu Reeves all'action Delitti inquietanti con Steven Seagal; da Spy al fianco di Samuel L. Jackson al morboso Il collezionista insieme a Morgan Freeman, passando per l'insolito Soluzione estrema con protagonista Andy Garcia, fino alla contaminazione con l'action di Hong Kong in The Corruptor - Indagine a Chinatown.
C'è spazio tuttavia anche per generi differenti, come il dramma sullo sfondo dell'indipendenza irlandese The Boxer di Jim Sheridan, la love story sportiva Gioco d'amore di Sam Raimi, la commedia giovanile Mad About Mambo e lo stralunato Rushmore di Wes Anderson. È però ancora una volta il mondo televisivo a dargli le maggiori soddisfazioni: l'attore, infatti, dopo il film tv Marlowe - Omicidio a Poodle Springs, si aggiudica un Emmy per la sua interpretazione nello storico Il processo di Norimberga nel ruolo di Hermann Göring, e si guadagna la nomination a Golden Globe e Emmy per una partecipazione nel serial cult Frasier.
La carriera cinematografica di Cox prosegue, tuttavia, con numerose altre produzioni, dagli sportivi Sfida per la vittoria con Robert Duvall e Un sogno, una vittoria con Dennis Quaid, alla gangster story Strictly Sinatra, fino al dramma in costume L'intrigo della collana. Nel cast del remake horror The Ring e del fumettistico X-Men 2, dove impersona il reverendo William Stryker, l'attore affianca Matt Damon negli adrenalinici The Bourne Identity e The Bourne Supremacy, Nicolas Cage nell'intricato Il ladro di orchidee di Spike Jones, Edward Norton in La 25a ora e il cast ad alto tasso di testosterone di Troy, dove indossa i panni di Agamennone.
Arruolato da Woody Allen per il suo lucido dramma inglese Match Point, Cox si è poi cimentato nel thriller a sfondo terroristico Red Eye di [PEOPLE]Wes Craven, nella commedia The Ringer - L'imbucato dove è lo zio di Johnny Knoxville, nel cupo dramma Correndo con le forbici in mano, in cui interpreta un folle psichiatra, nel carcerario Prison Escape, nel tesissimo thriller Zodiac di David Fincher, dove è un avvocato di successo, e prestando persino la voce nel surreale film d'animazione di Wes Anderson Fantastic Mr. Fox.
Più di recente Cox è stato reclutato nel cast dell'action comedy Red, dove è l'agente russo Ivan Simanov che ha una cotta per la spia Helen Mirren, nei film storici Coriolanus e Ironclad, nell'action bellico The Veteran di Matthew Hope e in The Key Man di Peter Himmelstein.
L'attore, che ha continuato ha lavorare in un numerose produzioni televisive - dalle trasposizioni di The Colour of Magic e Il giorno dei Trifidi, alle serie The Take (nel quale impersona il criminale Ozzy), Doctor Who (cui ha prestato la voce) e The Big C (dove interpreta il padre della protagonista impersonata da Laura Linney), torna sul grande schermo con il fantascientifico L'alba del pianeta delle scimmie, prequel della nota saga de Il pianeta delle scimmie, insieme a James Franco e al trasformista Andy Serkis.
2001 Candidatura Miglior attore (Miniserie o film per la tv) per Il processo di Norimberga
2007 Candidatura Miglior performance dell'intero cast in una serie tv (drammatica) per Deadwood
2003 Candidatura Miglior performance dell'intero cast per Il ladro di orchidee - Adaptation
2001 Premio Miglior attore non protagonista in una miniserie o film tv per Il processo di Norimberga
2002 Candidatura Miglior attore guest in una serie comica per Moons Over Seattle
2002 Candidatura Miglior attore non protagonista dell'anno - Film per L.I.E.
2007 Candidatura Miglior attore non protagonista per Zodiac
2003 Candidatura Miglior 'cattivo' per X-Men 2
2019 Recitazione
2018 Produzione
2018 Recitazione
2016 Recitazione
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