Un'altra gemma nella corona del Re

Si è tenuta stanotte la cena per la consegna dei premi del Producers Guild of America, che ha sancito un altro trionfo per l'episodio finale della trilogia tolkieniana di Peter Jackson.

Questa notte al Century Plaza Hotel di Century City, California, si è svolto il dinner-party per la consegna dei premi annuali del Producers Guild of America, ovvero il sindacato dei produttori statunitensi.
Da quattordici anni a questa parte, il PGA onora dei suoi riconoscimenti le migliori produzioni cinematografiche e televisive: per le serie TV, il premio generico è andato a Six Feet Under, quello per la commedia a Sex and the City. Riconoscimenti alla carriera sono stati consegnati a Warren Beatty e a Dino De Laurentiis, mentre il premio per la miglior produzione cinematografica è andato a Barrie M. Osborne (nella foto), Peter Jackson e Frances Walsh per Il signore degli anelli - Il ritorno del re, cui si opponevano Mystic River di Clint Eastwood, Seabiscuit - Un mito senza tempo di Gary Ross, Ritorno a Cold Mountain di Anthony Minghella, L'ultimo samurai di Edward Zwick e Master and Commander: Sfida ai confini del mare di Peter Weir.

Su quattordici premiazioni in altrettanti anni, dieci hanno visto alla ribalta la pellicola che poi ha fatto propria anche l'ambita statuetta della Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Sembrerebbe quindi che con questo trionfo il film di Jackson abbia messo un'ipoteca di una certa entità sull'Oscar; ma la strada è ancora lunga, e se il regista neozelandese è favoritissimo per il DGA (Directors Guild Award), per il Golden Globe in pole position ci sono Ritorno a Cold Mountain (8 nomination) e Mystic River (5).