Stephen King: "La pandemia di coronavirus è come il film La notte dei morti viventi"

In un'intervista radiofonica, il re del brivido Stephen King ha paragonato la pandemia di coronavirus al classico di Romero La notte dei morti viventi.

Il re del brivido Stephen King ha paragonato la pandemia di coronavirus al classico horror del 1968 La notte dei morti viventi. La discussione è avvenuta nel corso di un'intervista radiofonica con Terry Gross a Fresh Air, talk show della National Public Radio.

Lo scrittore Stephen King
Lo scrittore Stephen King

Terry Gross ha fatto notare come la situazione che stiamo vivendo a causa della pandemia somigli molto da vicino ad alcune delle storie di Stephen King, in particolare a L'ombra dello scorpione, pubblicato nel 1978, in cui si racconta la storia di una pandemia che decima l'umanità, mentre in La zona morta c'è un personaggio che a molti ricorda Donald Trump. Ma per King il paragone è valido solo in parte:

"Diciamo che è così e non è così. Quando si parla di virus, mi vengono in mente gli zombie movie... stiamo vivendo in La notte dei morti viventi, perché il virus è quello che è, per noi è incomprensibile come lo è anche per gli scienziati. Il virus ci fa così pausa perché è invisibile, eppure sappiamo che è là".

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Parlando del principale consiglio fornito dai media americani, "se dovete uscire per qualche motivo al ritorno non toccatevi la faccia", lo scrittore prosegue:

"Pensate che il virus potrebbe essere sulle vostre mani proprio adesso. Germi, virus, sono sulle vostre mani e aspettano di entrare nel vostro corpo caldo dove possono proliferare e diffondersi. Una volta he cominciate a pensare a questo, è davvero difficile toglierselo dalla testa".