Spartacus: la terza stagione sarà l'ultima

La Starz si prepara a porre la parola fine alla show con una terza stagione intitolata "War of the Damned".

Attenzione! Invitiamo i gentili lettori a non proseguire nella lettura dell'articolo per non conoscere dettagli inediti sulla serie.
Nonostante sia una serie di successo sia dal punto di vista critico che di pubblico, la fine di Spartacus: Sangue e Sabbia era alle porte. Già lo show è stato incredibilmente sfortunato, con la tragedia occorsa al suo primo protagonista, Andy Whitfield, ammalatosi di cancro e deceduto proprio lo scorso anno. Ma la produzione non si è fermata, ha prima creato una serie prequel (Spartacus: Gli dei dell'arena) per dare tempo a Andy di combattere la malattia e quando l'attore purtroppo non ha potuto continuare a recitare la Starz ha ingaggiato Liam McIntyre per affidargli il testimone dell'eroe di Tracia con la seconda stagione dello show. Adesso giunge la notizia, confermata dallo showrunner Steven S. DeKnight, che la serie riprenderà a Gennaio con dieci episodi e con il titolo di War of the Damned; la produzione è attualmente in corso in Nuova Zelanda e DeKnight ha già firmato il finale della serie. DeKnight ha confermato che nonostante la serie stia andando magnificamente la produzione si è riunita e ha deciso di salutare i fans mentre si trovano ancora sull'onda del successo, piuttosto che cercare di spremere fino all'ultima goccia di popolarità.

Lo showrunner ha poi parlato del finale vero e proprio facendo accenno allo Spartacus di Kirk Douglas e a come la storia sia in realtà già nota a tutti; un finale che non promette certo un lieto fine, ma DeKnight spera di riuscire a inserire un raggio di speranza in conclusione di quattro anni di avventure, patimenti e cuori spezzati. Inoltre lo showrunner ha ringraziato la Starz che gli ha praticamente dato carta bianca per quanto riguarda le sceneggiature, arrivando a toccare apici di violento realismo come mai visti in televisione. Interrogato sul titolo della stagione finale DeKnight ha risposto che è un concetto a cui hanno lavorato fin dall'inizio e che vuole esplorare il realismo di una vittoria fatta di sangue, di un trionfo che avviene alla luce di una sconfitta generale "Cosa succede se vinci di fronte a una sconfitta certa? E come ti comporti quando questo accade? Quando vinci ma perdi ugualmente?". In merito a un possibile spin-off per il personaggio di Giulio Cesare la risposta è incerta, "nei corridoi della Starz si bisbglia sempre di possibili spin-off, abbiamo creato un mondo nel quale è possibile raccontare una moltitudine di storie. Siamo aperti a tutto, potremmo ritornare a Cesare magari in un altro contesto storico, chi può dirlo. Di certo non voglio fare nulla senza il produttore Rob Tapert, è in pratica l'altrà metà dello show e non sarebbe stato il successo che è stato senza di lui".