Serie A, Sky fa ricorso all’Antitrust contro l'accordo esclusivo tra DAZN e Tim

Sky ha presentato un ricorso all'Antitrust per i diritti televisivi del prossimo campionato di calcio di serie A: secondo l'emittente l'accordo esclusivo tra Dazn-Tim è lesivo per la concorrenza.

I diritti televisivi della Serie A continuano a far discutere: Sky ha fatto ricorso all'Antitrust contro l'accordo tra DAZN e Tim perchè lesivo per la concorrenza, chiedendo dunque che sia revocato.

Lo scorso 26 marzo DAZN si è aggiudicata per la prima volta i diritti esclusivi di ben 7 partite delle dieci che compongono una giornata del campionato di Serie A, le altre tre sono in condivisione con Sky che fino all'anno prima aveva l'esclusiva del massimo campionato di calcio italiano.

Dopo circa tre mesi, l'emittente satellitare ha deciso di passare al contrattacco e sta provando a far annullare la decisione presa dai presidenti della Serie A presentando ricorso all'Antitrust. Sky ha confermato la notizia con una nota in cui si legge "Sky si è rivolta all'Antitrust per essere sicura che milioni di consumatori e appassionati di calcio possano continuare a sottoscrivere la Serie A attraverso una pluralità di fornitori di broadband e guardarla sulla piattaforma che preferiscono - satellite, Dtt o Ott - esattamente come oggi".

Il comunicato Sky spiega anche i motivi tecnici di questo ricorso: "Tim, retailer dominante nella banda larga, ha stipulato un accordo illegittimo di esclusiva con Dazn. Questo accordo preclude all'Ott la possibilità di distribuire il campionato di Serie A attraverso altri operatori favorendo così Tim e rafforzando la sua posizione dominante nel mercato della banda larga. In un momento cruciale di passaggio per l'Italia dalla banda standard alla banda ultra larga, questo accordo di esclusiva non deve ledere la concorrenza. Per questo Sky invita l'Antitrust ad agire con urgenza per garantire che il campionato di Serie A possa essere fruito da tutti i consumatori in condizioni che favoriscono la concorrenza e la libera scelta".

Nel dibattito in corso è intervenuta anche Windtre, che a proposto dei diritti del calcio in Tv ha dichiarato "tutti gli appassionati di questo sport abbiano il diritto di scegliere la modalità di fruizione delle partite a loro più gradita. Le autorità nazionali dovrebbero garantire al pubblico l'esercizio di questo diritto attraverso l'affermazione della pluralità tecnologica dell'offerta, che si tratti di banda ultralarga in fibra, satellite o digitale terrestre".

Con una nota ha detto la sua anche l'operatore Open Fiber che ha scritto "Con riguardo a quanto comunicato oggi da SKY e da Windtre, Open Fiber auspica che venga garantita a chiunque la possibilità di poter vedere il campionato di calcio italiano utilizzando la piattaforma del proprio operatore di riferimento e che non vi sia al riguardo nessuna limitazione" aggiungendo "Non vi è infatti solo un tema di rispetto delle regole in materia di concorrenza, ma anche un problema di tutela dei diritti dei consumatori".
"L'infrastruttura Gigabit in fibra ottica di Open Fiber è nella disponibilità di oltre 100 operatori e broadcaster, proprio per supportare la migliore esperienza di fruizione contenuti digitali
".