Roma 2019: Bill Murray premio alla Carriera, tra gli ospiti Ron Howard e Olivier Assayas

La Festa del Cinema di Roma 2019 avrà tra i suoi protagonisti Bill Murray, che riceverà il premio alla carriera, Ron Howard e Olivier Assayas.

Bill Murray riceverà il Premio alla Carriera in occasione della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma e a consegnarlo sarà il regista Wes Anderson. Entrambi, inoltre, saranno protagonisti di uno degli Incontri ravvicinati che proporranno inoltre delle conversazioni con Ron Howard, che presenterà nella Selezione Ufficiale il documentario Pavarotti, Olivier Assayas e Bertrand Travier, e lo scrittore statunitense Bret Easton Ellis.

Il direttore artistico della Festa del cinema di Roma, Antonio Monda, ha annunciato le prime anticipazioni, in attesa della conferenza stampa in programma venerdì 4 ottobre, dell'edizione 2019 che si svolgerà dal 17 al 27 ottobre all'Auditorium Parco della Musica e in altri luoghi e realtà culturali della Capitale.
Ampio spazio sarà dedicato, come negli scorsi anni, agli Incontri Ravvicinati con registi, attori e personalità del mondo dell'arte e della cultura. Fra i primi nomi annunciati c'è quello di Bill Murray che riceverà il Premio alla Carriera, consegnato da Wes Anderson che lo ha diretto in alcuni dei suoi ruoli più iconici. Per l'occasione, Murray sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico durante il quale ripercorrerà le tappe principali del suo percorso artistico. Dopo il folgorante inizio nel mondo della televisione, come protagonista del Saturday Night Live, e il successo planetario di Ghostbusters, l'attore statunitense si è distinto nel corso degli anni come raffinato volto di memorabili cult movie, da Ricomincio da capo di Harold Ramis a Ed Wood di Tim Burton, da Broken Flowers di Jim Jarmusch a Lost in Translation - L'amore tradotto di Sofia Coppola che gli è valso il Golden Globe, il Bafta e una nomination all'Oscar®. Straordinario il sodalizio con Wes Anderson che li ha visti collaborare in Rushmore, I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Il treno per il Darjeeling, Fantastic Mr. Fox, Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore, Grand Budapest Hotel e L'isola dei cani.

Un altro degli Incontri in programma sarà quello con Olivier Assayas parlerà della Nouvelle Vague e dell'esperienza come critico nei Cahiers du Cinéma, spazio poi allo scrittore Bret Easton Ellis che ha firmato una serie di bestseller che hanno segnato gli ultimi due decenni dello scorso secolo come Meno di zero e American Psycho e che, alla Festa del Cinema, ripercorrerà la sua straordinaria carriera e racconterà il suo personale punto di vista sulla società americana contemporanea.

Ron Howard arriverà poi nella capitale per presentare il documentario Pavarotti, nuovo personale tributo al mondo della grande musica dopo The Beatles - Eight Days a Week.

Hirokazu Koreeda sarà il protagonista di una delle retrospettive della prossima edizione della Festa e degli Incontri Ravvicinati. La sua trentennale carriera - nel segno di un'opera intimista e raccolta, tesa all'esplorazione dei sentimenti e delle fragilità dei protagonisti - è costellata di riconoscimenti in ogni parte del mondo: da After Life che gli ha dato fama internazionale a Like Father, Like Son (Premio della Giuria a Cannes) fino a Un affare di famiglia, candidato all'Oscar come Miglior film straniero, vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes e del César 2019 come Miglior film straniero.

Il regista francese Bertrand Tavernier - critico raffinato e profondo conoscitore del cinema statunitense - ha elaborato negli anni una poetica legata alla forza della sceneggiatura e della recitazione - e sul palco dell'Auditorium approfondirà il cosiddetto "cinéma de papa", quella forma tradizionale di racconto cinematografico cara al regista e provocatoriamente derisa dai critici dei Cahiers negli anni della Nouvelle Vague.

Il tedesco Max Ophüls - considerato uno dei più sofisticati e brillanti autori della storia della settima arte, imprescindibile punto di riferimento per molti cineasti, fra cui Stanley Kubrick che prediligeva il maestro tedesco per la straordinaria tecnica e per gli inusuali e complessi movimenti di macchina - sarà il protagonista della seconda retrospettiva in programma.

La Festa del Cinema renderà inoltre omaggio a Gillo Pontecorvo, a cent'anni dalla nascita, con il restauro di uno dei capolavori del regista toscano, Kapò, uscito nelle sale sessant'anni fa (1959) e candidato all'Oscar come Miglior film straniero nel 1961. Il restauro è realizzato da Cineteca di Bologna.
Nel programma della quattordicesima edizione anche la versione restaurata di Fellini Satyricon, visionaria reinvenzione del classico di Petronio ad opera di Federico Fellini, arrivato sul grande schermo cinquant'anni fa (1969).

Come ogni anno, il Direttore Artistico e i membri del Comitato di Selezione condivideranno con il pubblico una breve rassegna di film che hanno segnato la loro passione per il cinema e nel 2019 sarà la volta della screwball comedy, la commedia sofisticata statunitense degli anni trenta e quaranta. Ciascun film sarà accompagnato da un incontro con autori, attori e ospiti. Inoltre, prima di ogni proiezione della prossima Festa di Roma, gli spettatori potranno assistere a brevi pillole delle commedie americane più celebri e amate.

La Festa coinvolgerà numerosi altri luoghi e realtà culturali della Capitale: fra questi, il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo e la Casa del Cinema. Come nuova location ci sarà il MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma che ospiterà due nuovi format della Festa del Cinema, "Duel" e "Parola/Immagine". Nel primo, due note personalità del mondo artistico, della cultura e dello spettacolo si sfideranno davanti al pubblico, confrontando opinioni divergenti su temi legati al cinema, ai suoi protagonisti, alle sue storie. Mentre per "Parola/Immagine" alcuni amati scrittori italiani e internazionali commenteranno la trasposizione cinematografica di celebri opere letterarie.