Robin Williams: un nuovo libro lo accusa di aver "rubato" delle battute ad altri comici

Tra le pagine dell'autobiografia scritta da Budd Friedman si accenna ancora una volta a un difetto che la star del cinema aveva negli anni delle sue memorabili improvvisazioni.

Robin Williams in 90 minuti a New York
Robin Williams in 90 minuti a New York

Robin Williams, l'amato interprete di film come L'attimo fuggente e Will Hunting - Genio ribelle, avrebbe rubato in passato alcune divertenti battute per utilizzarle nei suoi monologhi. Il comico Budd Friedman, uno dei volti più famosi del mondo dello spettacolo a New York e fondatore del famoso Improvisation Comedy Club, dà infatti spazio nella sua autobiografia intitolata The Improv: An Oral History of The Comedy Club That Revolutionized Stand-Ups, al racconto dei comici Richard Lewis e Robert Wuhl in cui si rivela che Williams si ricordava tutto quello che sentiva, utilizzando successivamente alcuni passaggi ideati dai suoi colleghi. Lewis ha sottolineato: "Alcuni comici lo odiavano per questo. Io non ero però uno di loro".

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Nel libro Comedy at the Edge, si era già parlato di questa particolarità della star, rivelando che David Brenner si era infuriato dopo aver scoperto che aveva utilizzato passaggi di alcune sue creazioni e anche Bob Shaw aveva criticato il modo in cui Robin utilizzava del materiale che non gli apparteneva.

Robin stesso aveva ammesso nel 2010: "Se si frequentavano i comedy club, quando mi esibivo circa 24 ore al giorno, era normale sentire delle cose e poi, durante la tua improvvisazione, ti ritrovavi a ripetere alcuni elementi, pensando 'Oh merda'. Il mio cervello funzionava così. E poi ho attraversato un periodo in cui ho dovuto decidere 'Non frequenterò più questi locali. Non posso perché non voglio farmi coinvolgere da tutto questo'. Ho pagato moltissimi soldi per i miei errori e chiedevo scusa. Ci sono delle cose che rappresentano quasi del materiale comune e altre per le quali invece ero costretto a scusarmi".