Robin Williams, sua figlia Zelda: "Mi sento come un memoriale vivente di mio padre"

Per il sesto anniversario della morte di Robin Williams, sua figlia, Zelda Williams, ha spiegato su Twitter come si sente in questa giornata difficile.

Oggi è il sesto anniversario dalla morte di Robin Williams e in questa occasione, sua figlia, Zelda, ha condiviso sui social un messaggio importante ai fan di suo padre, spiegando che ci sono giorni, come questo, in cui si sente "un memoriale vivente" di suo padre.

Ieri Zelda Williams ha spiegato i motivi per cui oggi non starà sui social, motivando quale significato assume questa giornata per lei. Non è soltanto una figlia che ha perso un padre, ma si sente anche come l'ultimo legame vivente a una leggenda.

"Domani è l'anniversario della morte di papà" - inizia a scrivere Zelda nel suo post "Come al solito, non sarò qui. È difficile per me rimanere la persona che ci si aspetta che sia, che accetti serenamente la necessità, da parte di tutti, di condividere con me i loro ricordi su mio padre ed esprimere le loro condoglianze per la sua perdita" - ha spiegato - "Come ho detto in passato, mentre sono costantemente toccata da tutto il vostro infinito e continuo amore per lui, alcuni giorni mi sembra di essere soltanto un memoriale sul ciglio della strada, un luogo, non una persona, dove le persone guidano fino a me per portarmi i loro sentimenti, poi ripartono per andare in giro confortati. Mi lascia emotivamente sepolta sotto un mucchio di ricordi di altri invece che dei miei. Dopotutto, anche le rose quando vengono trasportate sui camion, pesano una tonnellata".

Il suo sfogo ha poi ripiegato verso un messaggio sulla prevenzione dei suicidi: "Domani, è semplicemente troppo per me. Tuttavia, se ti trovi in ​​crisi e cerchi questa pagina sperando di essere vicino a mio padre in qualche modo, per favore, usa uno dei seguenti link, se dovessi pensare di averne bisogno. Cerca aiuto. Continua a combattere."

Zelda ha condiviso le informazioni di contatto di diverse linee telefoniche globali per la prevenzione del suicidio, per combattere l'ansia e la depressione. Come i fan ricorderanno, l'attore premio Oscar aveva 63 anni quando è stato trovato morto nella sua casa nel 2014, dopo essersi suicidato. La sua vedova, Susan Schneider, ha poi detto nel 2015 che a Robin Williams era stata diagnosticata una malattia neurodegenerativa, la demenza da Corpi di Lewy, una patologia che secondo lei, l'ha portato al suicidio.