Paolo Virzì a Il gioco serio dell'arte

La rassegna, ospitata a Palazzo Barberini, ha come tema centrale le biografie.

Il Gioco Serio Dell'Arte è una rassegna culturale incentrata sull'incontro/dialogo con personalità e intelligenze di fama nazionale e di statura internazionale, attorno al tema prescelto per ciascuna edizione della manifestazione. La parola intesa come momento artistico del vivere. La conversazione come scintilla della percezione e provocazione intellettuale. Il tema della IX edizione del Gioco Serio dell'Arte è: "Biografie", biografie di personalità eccezionali e di uomini normali, storie di popoli. Dopo l'evento d'apertura della manifestazione, che si è tenuto il 10 dicembre 2014, nel quale Finazzer Flory ha incontrato il grande regista afroamericano Spike Lee, lunedì 19 gennaio è la volta di uno dei nuovi, acclamati maestri della nostra cinematografia: Paolo Virzì.

Livornese, 50 anni, Virzì debutta alla regia nel '94 con La bella vita, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e premiato col Ciak d'Oro, il Nastro d'Argento e il David di Donatello. Tra le opere successive si ricordano Ferie d'agosto (1995), Ovosodo (1997, Leone d'Argento), Caterina va in città (2003), Tutta la vita davanti (2008), La prima cosa bella (2009), Tutti i santi giorni (2012) e Il capitale umano (2013). Nel 2013 e nel 2014 Virzì ha diretto il Torino Film Festival.

Il tema dell'incontro tra Paolo Virzì e Finazzer Flory sarà il rapporto tra capitale e cinema. Servono soldi infatti per fare un film, ma senza idee forti e senza storie, non si fanno soldi. Il rapporto tra capitale e cinema è anche una via per guardare al mercato internazionale. Per decidere se scegliere la via del cinema di qualità, minoritario e indipendente, o allearsi con la grande industria cinematografica, per offrire intrattenimento popolare.