Oscar 2021, Gabriele Muccino: "Candidare il documentario di Rosi è autolesionista"

Gabriele Muccino non le manda a dire commenta su Twitter la scelta dell'Italia di candidare il documentario di Rosi, Notturno, nella corsa alla nomination per il miglior film straniero.

Gabriele Muccino torna sulla questione del candidato italiano agli Oscar 2021 in alcuni tweet in cui definisce la scelta del documentario di Gianfranco Rosi, Notturno, autolesionista.

Gabriele Muccino scrive su Twitter: "L'Academy certamente prevede l'Oscar nella categoria di Miglior Documentario. Ma presentare il documentario del bravissimo Rosi, nella categoria del Miglior Film Straniero è, temo, autolesionista".

In un altro tweet, il regista aggiunge: "La competizione è schiacciante e la scelta viene letta in un solo modo: in Italia sono costretti a candidare un documentario in mancanza di un film 'valido'. Giocheremo sempre nel nostro cortile se non apriremo lo sguardo al cinema internazionale e alla reale platea del mondo".

Muccino aveva espresso il suo parere sulla questione Oscar sui social in precedenza, esternando il suo malcontento per la mancata partecipazione alla rosa dei possibili candidati a rappresentare l'Italia agli Oscar col suo Gli anni più belli per un errore dei produttori.

Oscar 2021: Netflix potrebbe battere il record del maggior numero di nomination?

Il regista aveva, infatti, previsto la scelta anticommerciale dell'Italia scrivendo: "Ci sono rimasto male, certo. Ma so, anzi realizzo di sapere che la Commissione per la selezione dei film italiani da inviare all'Academy, non ha e nemmeno può avere davvero idea del gusto e dello sguardo che gli americani hanno dell'Italia. Si sa già chi verrà selezionato: Il meno commerciale, quello con meno chances, (perché in Italia il film che "incassa" è ancora visto con sospetto, eredità ideologica e infima degli anni '70). È il più grande limite delle giurie, dei premi italiani e anche delle commissioni che decidono cosa premiare e in questo caso cosa piacerà agli americani, (vi garantisco che giochiamo su due campionati davvero antitetici), che premiano, esaltano, dimenticano, ignorano quale sia il vero proscenio internazionale. Non lo conoscono".