Niente Hitman 2 per Timothy Olyphant?

L'attore hawaiano non è stato ancora contattato dalla produzione del sequel del cupo Hitman - L'assassino perciò, con molta probabilità, non tornerà a interpretare l'Agente 47.

L'affascinante Timothy Olyphant, attualmente impegnato nella promozione del thriller di David Twohy A Perfect Getaway, potrebbe tornare a vestire i panni dell'Agente 47 in Hitman 2, sequel del cupo Hitman - L'assassino in fase di sviluppo presso la 20th Century Fox. Interpellato al riguardo, l'attore ha però diplomaticamente risposto che "al momento non figura tra i miei progetti. Se i produttori mi avessero voluto nel sequel del film, penso che mi avrebbero già chiamato. In questo momento ho all'attivo diversi progetti, tra cui uno show televisivo che mi impegna molto. Tutto quello che posso dire riguardo a Hitman - L'assassino è che è stata una bella opportunità lavorativa e sono stato molto felice che abbia riscosso tanto successo".

Lo show televisivo al quale si riferisce Olyphant è la nuova serie per FX Channel Lawman basata sul personaggio dello sceriffo Raylan Givens, creato dallo scrittore Elmore Leonard e apparso nei romanzi Pronto e A caro prezzo. Il pilot della serie è basato sul racconto breve Fuoco in buca, incluso nella raccolta Quando le donne aprono le danze. Lo show andrà in onda nella prossima primavera. "Abbiamo girato il pilot ed è stato immediatamente acquistato. Inizierò le riprese della serie a ottobre o novembre. Non ho ancora avuto l'occasione di conoscere Elmore Leonard, ma lo scrittore è anche uno dei produttori esecutivi della serie ed è molto ansioso di vedere come le sue opere verranno trasposte sul piccolo schermo" ha proseguito Olyphant.

Oltre a A Perfect Getaway, Tim Olyphant ha in uscita un'altra pellicola, l'horror The Crazies, remake del classico del 1973 diretto da George Romero La città verrà distrutta all'alba. "La pellicola di Romero era intrisa di una forte valenza politica" ha commentato l'attore. "Il remake è prodotto dalla Participant, uno studio che non realizza mai opere che non contengano un messaggio. Effettivamente questo è un prodotto un po' inusuale, visto che la Participant produce pellicole come Syriana e Una scomoda verità. E' un esperiemnto interessante, un ottimo modo per tentare una nuova via. Il film originale è un'intelligente metafora antimilitarista che trapela attraverso il genere horror, ma che in realtà è legata alla Guerra del Vietnam. Purtroppo questa metafora è ancora attuale oggi nella società contemporanea".