Neon Genesis Evangelion: il nuovo doppiaggio sotto accusa anche negli USA e la responsabile attacca i fan

Neon Genesis Evangelion, mentre in Italia si è deciso di rimuovere il nuovo doppiaggio, è al centro delle polemiche anche negli USA e la responsabile del lavoro ha reagito attaccando i fan.

Neon Genesis Evangelion è al centro delle polemiche online causate dalla nuova versione arrivata su Netflix anche negli Stati Uniti, causando la reazione di chi ha firmato i nuovi testi.
I fan dell'anime, che in Italia si sono scagliati contro il lavoro compiuto da Gualtiero Cannarsi, all'estero non sono stati più gentili nei confronti di Amanda Winn Lee.

La responsabile del doppiaggio e dei sottotitoli non sembra aver accolto con grande diplomazia le critiche e su Twitter ha scritto: "Per venti fottuti anni ho ascoltato i fan lamentarsi del fatto che mi sia presa troppe libertà con la traduzione di Neon Genesis Evangelion. Ora c'è una svolta perché è troppo letterale. Imparate il giapponese e traducetevi da soli la serie o andate a farvi fottere. In ogni caso tappatevi la bocca".
Il messaggio, come prevedibile, è stato accolto in modi quasi opposti da parte dei fan di Neon Genesis Evangelion: da una parte c'è chi difende il lavoro compiuto e dall'altra chi sostiene non fosse necessario, oltre a spiegare che alcune scelte grammaticali e lessicali risultano antiquate e poco appropriate al contesto.

Amanda Winn Lee aveva collaborato con AD Vision per realizzare la versione originale dello script di Neon Genesis Evangelion, lavoro che è stato duramente attaccato. La donna non sembra però più disposta ad accettare i commenti dei fan dopo aver realizzato la nuova versione. Non è chiaro se negli Stati Uniti potrebbe verificarsi un altro caso come quello accaduto in Italia che ha portato Netflix a rimuovere il doppiaggio e i sottotitoli creati da Cannarsi dopo l'ondata di critiche e attacchi. Prima della decisione presa dai responsabili della piattaforma, anche il direttore del doppiaggio aveva preso le distanze dal nuovo adattamento, reso necessario per questione di diritti, contribuendo ad alimentare le richieste di chi richiedeva il ritorno della traccia audio realizzata negli anni Novanta.

Cannarsi, come nel caso della sua collega americana, si era occupato già in precedenza della serie, anche se in quel caso era un dialoghista senza particolare potere decisionale. Entrambi sono stati richiamati al lavoro in occasione dell'arrivo su Netflix dell'anime, ritrovandosi però di fronte agli attacchi dei fan.

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