Debutto teatrale con tante risate, per Michelle Hunziker - dopotutto il titolo del suo spettacolo si intitola Mi scappa da ridere - e un sospiro di sollievo, perchè finalmente per la showgirl si è chiusa una parentesi spiacevole, con l'arresto di Pietro Pingitore, un uomo che lei, mesi fa, aveva denunciato per stalking. L'uomo, un 48enne di origini liguri, corpulento e pelato, è stato arrestato perchè il timore che potesse fare del male alla showgirl, e soprattutto a sua figlia Aurora, era decisamente fondato. Nei mesi scorsi Pingitore non ha esitato a spostarsi in tutta Italia per pedinare la Hunziker, e ai messaggi d'amore, alternava minacce inquietanti e insulti. In passato Pingitore - fondatore del sito Soulness.it, in cui si propone come leader spirituale - era stato già condannato a due anni di carcere per aver sequestrato una ragazza che lo respingeva.
Archiviata questa vicenda sgradevole, la Huinziker può finalmente dedicarsi al suo nuovo spettacolo, del quale tra l'altro è autrice: è il suo primo testo - portato in scena con la collaborazione del regista Giampiero Solari - che racconta le tante anime della showgirl, da quella più ironica a quella più sexy e scatenata, il tutto tra storie, canzoni e coreografie.
Mentre lo show decolla, Michelle rivela che nel cassetto c'è un progetto lasciato quasi a metà, quello di una fiction brillante accanto a Francesco Pannofino: "Si tratta della puntata zero di un film tv, il problema è che o se ne fa una serie, o non ne vale la pena. Tutti sono pronti a farlo, e io adesso non ho tempo".
Nonostante gli impegni però, Michelle si lascia scappare che sarebbe felice di lavorare accanto a Fiorello, in uno spettacolo: "Fiorello sa che lavorerei volentieri con lui, e considerato che non ha mai avuto una donna accanto a lui, in uno spettacolo, sarebbe una bella sfida".
Il successo e il lavoro non mancano quindi, e nonostante le recenti vicissitudini, Michelle resta convinta che della popolarità si debbano accettare anche gli aspetti più negativi: "Chi fa questo lavoro deve venire a patti con ciò che comporta, dai fotografi agli autografi, all'essere fermati per strada, alle mamme che ti mettono in braccio i bambini per aver una foto, agli inviti di ogni genere. Io credo che nessuno del mio ambiente possa permettersi di snobbare queste cose o esserne infastidito."