Johnny Depp: "Il festival di Cannes è un circo, ma a Deauville mi sento a casa"

Ospite al festival di Deauville, Johnny Depp ha lodato le piccole kermesse cinematografiche che si occupano del cinema come arti, definendo Cannes e altri grandi festival dei circhi.

Ospite del Festival di Deauville per presentare il film City of Lies, che lo vede protagonista, Johnny Depp ha riflettuto sulla natura caotica dei grandi festival del cinema, a partire da Cannes, definendoli "circhi", ma lodando quelli che hanno come missione riportare l'attenzione sull'arte e gli artisti.

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In City of Lies - L'ora della verità, la cui distribuzione è stata resa problematica per via di alcuni problemi legali, Johnny Depp un agente di polizia impegnato a indagare sull'omicidio del rapper Notorious B.I.G. Parlando della sua incursione a Deauville, il divo ha spiegato a France Inter:

"Sono sempre contento di tornare in Francia. Ammiro l'organizzazione del festival di Deauville: onora il cinema, gli autori, i cineasti e non solo i registi di successo a Hollywood. Riuscire a fare un film è già un successo. Questo è un festival che si concentra sui giovani cineasti, abbraccia film di ogni genere, film indipendenti. Sono sempre stato impressionato dalla diversità del cinema che viene rappresentato qui. Il festival di Cannes somiglia più a un circo. Certi festival sono dei grandi circhi. Quello di Deauville per me rimane una dimora, un rifugio per i cineasti, per i cinefili e per coloro che rispettano il cinema. Non solo per le persone che vengono a ridere davanti a film stupidiUna notte da leoni non è stato proiettato qui!"

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Di fronte alla possibilità di interpretare film con una dimensione politica, come City of Lies, Depp aggiunge:

"Scegliendo quale film interpretare, abbiamo la possibilità di trasmettere informazioni importanti al pubblico, rivelando fatti che non sono ancora noti, fatti che non sono mai stati scoperti per vari motivi... Mi piace questa funzione informativa del cinema. Questo film non è utile solo per il pubblico che così viene a conoscenza della verità, ma serve anche a sostenere Voletta Wallace, la madre di Biggie, dopo tutte le sofferenze che ha dovuto sopportare. Non ha ancora avuto risposte. Il detective che interpreto, Russell Poole [morto nel 2015 per un aneurisma] è colui che si è avvicinato di più alla verità."