J.K. Rowling restituisce il premio per i diritti umani dopo nuove accuse di transfobia

Kerry Kennedy ha mosso nuove accuse di transfobia contro J.K. Rowling e l'autrice di Harry Potter ha quindi scelto di restituire il premio per i diritti umani ricevuto di recente.

A seguito di nuove accuse di transfobia, mosse da Kerry Kennedy contro J.K. Rowling, l'autrice di Harry Potter ha scelto di rinunciare e quindi restituire il premio per i diritti umani conferitole a dicembre 2019.

Non è trascorso molto tempo da quando J.K. Rowling, celeberrima autrice dei romanzi di Harry Potter, è stata travolta da una valanga di critiche per alcuni suoi tweet giudicati transfobici. Dopo gli attori Daniel Radcliffe ed Emma Watson, a schierarsi contro di lei è stata Kerry Kennedy, scrittrice e attivista statunitense, figlia di Bob Kennedy, la quale ha recentemente scritto sul web un messaggio rivolto proprio a J.K. Rowling.

J.K. Rowling presenta Harry Potter e La maledizione dell'erede
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"Nel corso di giugno 2020, il mese dell'orgoglio LGBTQ, e con mio grande sgomento, JK Rowling ha pubblicato tweet e dichiarazioni transfobiche profondamente preoccupanti", ha scritto Kennedy in un messaggio apparso sul sito dell'organizzazione per i diritti umani Robert F. Kennedy. "Rowling ha scelto di usare i suoi straordinari doni di scrittura per creare una narrativa che sminuisce l'identità delle persone trans e non binarie, minando la validità e l'integrità dell'intera comunità transgender, che già soffre in modo sproporzionato per violenza, discriminazione, molestie ed esclusione e, di conseguenza, provoca alti tassi di suicidio, tentativi di suicidio, senzatetto e danni fisici e mentali. Le donne trans nere e i giovani trans, in particolare, sono presi di mira" si legge nel post di Kennedy.

La dichiarazione continua: "Dalle sue stesse parole, ritengo che la posizione della Rowling sia che il sesso assegnato alla nascita è il fattore principale e determinante del proprio genere, indipendentemente dalla propria identità di genere, una posizione che rifiuto categoricamente. La scienza è chiara e conclusiva: il sesso non è binario".

Non si è fatta attendere la risposta di J.K. Rowling, la quale ha scritto che Kennedy ha erroneamente insinuato che lei sia transfobica e responsabile del danno alle persone trans.

Rowling ha affermato: "In qualità di donatore di lunga data di enti di beneficenza LGBT e sostenitore del diritto delle persone trans a vivere senza persecuzioni, confuto assolutamente l'accusa che odio le persone trans o auguro loro malessere, o che difendere i diritti delle donne sia sbagliato, discriminatorio o inciti al danno o alla violenza verso la comunità trans".

L'autrice 54enne ha poi scritto che, alla luce di tutto ciò, ha ritenuto giusto rinunciare al suo premio: "In solidarietà con coloro che mi hanno contattato e che stanno lottando per far sentire la loro voce e a causa del gravissimo conflitto di opinioni tra me e Kerry Kennedy, sento di non avere altra scelta che restituire il Premio Ripple of Hope che mi è stato conferito l'anno scorso. Sono profondamente rattristata ma nessun premio o onorificenza, indipendentemente dalla mia ammirazione per la persona a cui è stato nominato, significa così tanto per me da perdere il diritto di seguire i dettami della mia coscienza", ha quindi concluso Rowling.