Attenzione! Consigliamo ai gentili lettori che non vogliono conoscere dettagli inediti sulla terza stagione di Homeland, di non proseguire nella lettura di questa news.
Al termine della trasmissione di Game On, quarto episodio della terza stagione di Homeland andato in onda, il pubblico ha tirato un bel respiro di sollievo. Diciamocelo, vedere Carrie rinchiusa in ospedale in balia delle sue turbe mentali e Saul usarla come capro espiatorio era qualcosa che proprio non quadrava, un tunnel senza uscita che non poteva reggere il peso di un'intera stagione. Come dimostratoci dalle ultime rivelazioni, la sensazione che ci fosse qualcosa di strano era giustificata: tutto quello che abbiamo visto - o quasi - è stato il frutto di un piano congegnato da Saul e Carrie all'alba dell'esplosione che ha devastato la CIA. Lo showrunner Alex Gansa ha rilasciato una serie di interviste a The Hollywood Reporter e TVGuide.com dove ha spiegato il come e perchè di quest'operazione (ad esser franchi ci sono un paio di dettagli che stonano, come ad esempio la reazione di Carrie alla dichiarazione di Saul sul suo coinvolgimento con Brody, l'evidente disprezzo dimostratogli durante la sua visita in ospedale, non ultimo la frustrazione di Saul alla notizia che Carrie era stata rilasciata). Gansa ha spiegato che questa stagione è strutturata in tre archi, il primo dei quali si è appena concluso "quando ero ragazzo mi piacevano i giochi di magia e il mio trucco preferito era quando il mago riusciva a convincere il pubblico che aveva commesso un errore. Il pubblico è lì che pensa 'Oh no, ha combinato un disastro' e invece si scopre che faceva parte del piano. E' lo stesso concetto che abbiamo usato, volevamo che il pubblico pensasse 'come faranno a uscire da questo vicolo cieco? Come farà Carrie a far di nuovo parte della CIA? Stanno uccidendo la serie!' ma la verità è che siamo sempre stati un passo avanti, proprio come dei maghi".
In pratica mentore e allieva sono in combutta ma il loro rapporto è tutt'altro che solido "ci sono dei limiti in queste operazioni e Saul li ha oltrepassati. Sono dalla stessa parte ma c'è distacco tra di loro, tutto quello che è successo ha eroso il loro rapporto di amicizia". Saul non è l'unico ad avere segreti, poichè Carrie non ha svelato il suo coinvolgimento nella fuga di Brody. Per quanto riguarda quest'ultimo, al momento sembra essere completamente distaccato da quanto sta avvenendo - rinchiuso in una cella in Venezuela con l'eroina come unica compagnia - ma Gansa assicura che Brody è un fattore chiave per lo svolgimento di questa stagione "non vi posso dire nulla, tranne che Brody gioca un ruolo molto importante nell'architettura di questa stagione. Non voglio dirvi di più perchè non voglio rovinarvi la sorpresa. Uno dei piaceri più gradi quest'anno è riuscire a cogliere il pubblico di sorpresa e fin'ora ci siamo riusciti, da quanto ho letto, nessuno aveva intuito il piano di Saul e Carrie".
Un altro punto di discussione che Gansa ha dovuto affrontare è la storyline di Dana, che non sta piacendo praticamente a nessuno "bisogna continuare a guardare lo show per vedere come si metteranno le cose. La verità è che la relazione tra Dana e Brody è molto importante per la serie. Non ho intenzione di difendere la storyline di Dana, ovviamente c'è a chi piace e a chi no. Ma il turbamento emotivo che lei sta attraversando diventerà importante nel secondo e terzo arco della stagione. Questo non vuol dire che la sua storia occuperà più spazio, ma era importante per noi stabilire il suo stato d'animo". In ultimo l'autore ha svelato un altro dettaglio inquietante su Saul, dicendo che il suo piano per catturare Javadi non è il fine ultimo che ha in mente "Javadi non è l'asso nella manica di Saul per sconfiggere il comitato senatoriale. Diciamo che ha qualcosa in mente di più elaborato e vasto come obiettivo finale".