Guillermo del Toro: "L'attuale situazione del cinema è insostenibile"

Guillermo del Toro ha parlato della situazione del cinema spiegando che i cambiamenti avvengono in fretta.

Guillermo del Toro ha dichiarato che la situazione del cinema contemporaneo è insostenibile dopo i problemi aumentati dalla pandemia e il dominio dello streaming.
Il regista ha inoltre espresso il suo dispiacere per la scomparsa delle copie fisiche dei film e di come i consigli vengano dati da algoritmi, limitando la scoperta autonoma.

Durante una conferenza che si è svolta al Festival di Cannes 2022, Guillermo del Toro ha dichiarato: "Ci sono così tante risposte riguardanti quello che sarà il futuro. Quello che so è che non sarà ciò che abbiamo ora. Non è sostenibile. In così tanti modi ciò che abbiamo appartiene a una struttura più vecchia. Quello è come profondo il cambiamento. Stiamo scoprendo che si tratta più che altro del sistema di distribuzione che sta cambiando. Si tratta di un cambiamento legato al rapporto con gli spettatori".

Il regista ha ribadito: "Siamo nel presente perdendo più film del passato a una velocità più rapida rispetto a quanto accadeva in precedenza. La semplice scomparsa del mezzo fisico sta già permettendo alle società di curare quello che guardiamo, più velocemente, per noi. Il futuro non ci appartiene, quindi il nostro dovere non è nei nostri confronti, ma in quello del futuro, per le persone che vengono dopo di noi".
Pur apprezzando le piattaforme di streaming, il filmmaker ha espresso delle perplessità: "Si stanno realizzando progetti, ma questi vengono poi visti?".
L'autore di film molto apprezzati come La forma dell'acqua ha ricordato: "Tutti stanno lavorando. Tutti stanno facendo una serie tv, uno spot, un video, un film. Produciamo più di prima e possiamo vedere meno. Tutte le persone presenti in questa sala devono ancora vedere 20 film, 10 serie tv, 50 spot, siamo tutti indietro. In un certo senso abbiamo un treno che sta muovendosi più veloce e stiamo tutti correndo per prenderlo e saltare a bordo a un certo punto".

Del Toro ha inoltre discusso dell'idea di ciò che è realmente un film: "Dobbiamo chiederci se stiamo discutendo della grandezza dello schermo o di quella delle idee. Stiamo discutendo del fatto che il cinema può esistere solo come un certo contenuto o è qualcosa che ci lega agli aspetti visivi, alla musica, ai suoni e ci trasporta in luoghi dove nessuna altra arte può condurci?".
Guillermo ha sottolineato: "La situazione in cui ci troviamo come cinema e lo stato in cui siamo è legato alla responsabilità dei distributori, degli esercenti, dei filmmaker e dei creatori. Dobbiamo chiederci dove si è spezzata la comunicazione, come possiamo aggiustarla".

Il regista ha concluso il suo intervento in modo positivo ricordando come la pandemia abbia ribadito l'importanza delle storie: "Siamo sopravvissuti perché avevamo tre cose: cibo, medicine e storie. Questi tre elementi ci hanno sostenuto per molti mesi e anni. Capiamo che siamo impegnati nel realizzare una cosa di primaria importanza. Al tempo stesso non si tratta solo della pandemia, la situazione in cui ci troviamo come registi e come cultura non ci è capitata e basta. Stavamo partecipando in modo davvero attivo per arrivare a questo punto. I film come un fenomeno culturale è qualcosa la cui importanza è cambiata. Il futuro arriverà, a prescindere che lo vogliamo oppure noi. Si presenta e basta. Ci prende a schiaffi o ci dà una pacca sulle spalle, ciò che vuole, ma arriverà".