E' morto Salvatore Samperi

Il regista di numerose pellicole di culto, tra cui 'Grazie, zia', 'Malizia' ed 'Ernesto' si è spento ieri sera a Roma.

Con la scomparsa di Salvatore Samperi, il regista che aveva firmato pellicole di culto del nostro cinema erotico come Grazie, zia e Malizia, si spengono definitivamente le luci "rosa" che avevano movimentato il cinema italiano tra gli anni '70 e '80 con storielle licenziose di servette disponibili e zie fin troppo premurose, e le curve di attrici come Laura Antonelli, poi entrate prepotentemente nell'immaginario erotico nostrano.

Nato a Padova nel '44, Samperi debuttò nel cinema in un anno particolarmente caldo, quel 1968 che avrebbe segnato le sue prime produzioni, in cui la satira verso la società borghese era particolarmente feroce. In seguito, dopo aver diretto pellicole come Grazie zia, Cuore di mamma, Uccidete il vitello grasso e arrostitelo, e Beati i ricchi - che non ebbero particolare successo - Samperi conquistò l'attenzione del grande pubblico con Malizia, che diede il via alla carriera di una splendida e sensuale Laura Antonelli, consacrandola come uno dei sex-symbol più amati dell'epoca. Considerato il successo della pellicola, che era interpretata da Turi Ferro e da un giovanissimo Alessandro Momo, che morì in circostanze tragiche alcuni anni dopo, Samperi tornò a solleticare le fantasie degli italiani con Peccato Veniale e Scandalo, che tuttavia non ebbero lo stesso successo del film precedente, ma furono seguiti dal grande consenso ricevuto per Sturmtruppen, la prima trasposizione delle strisce di Bonvi su grande schermo che Samperi arricchì con un'ulteriore dose di satira. Prima di dedicarsi quasi completamente al genere erotico, negli anni '80, Samperi firmò una pellicola decisamente coraggiosa (per l'epoca) che raccontava la storia dell'iniziazione omosessuale di Ernesto, il protagonista di un romanzo di Umberto Saba e poi realizzò film come La bonne, con la seducente attrice francese Florence Guerin e Fotografando Patrizia, con Monica Guerritore. Tra i lavori da lui diretti negli anni '90, infine, figurano un sequel televisivo di Malizia - che purtroppo segnò anche la fine della carriera di Laura Antonelli e la sua scomparsa definitiva dalle scene - e altre produzioni per il piccolo schermo tra cui Madame, con Nancy Brilli, e la fiction L'onore e il rispetto, che invece ottenne molto successo.