Denis Villeneuve ha sconvolto Roger Deakins: "Avevo La sottile linea rossa sull'iPhone"

Denis Villeneuve ha ammesso di aver sconvolto Roger Deakins a causa della presenza sul cellulare del film La sottile linea rossa di Terrence Malick.

Denis Villeneuve ha raccontato di aver sconvolto il direttore della fotografia Roger Deakins a causa della presenza sul suo cellulare del film La sottile linea rossa di Terrence Malick.
La rivelazione è stata compiuta durante il podcast Talking Deadkins che ha permesso di commentare la possibilità di vedere opere cinematografiche anche sui dispositivi mobile.

Denis Villeneuve ha infatti raccontato: "Roger Deakins fa molte battute sul mio iPhone. Per chi non lo sa, Roger è rimasto traumatizzato dal fatto che avessi La sottile linea rossa diretto da Terrence Malick sul mio iPhone e ha pensato fosse orribile".
Il regista di Dune ha però sottolineato: "Io, invece, ho pensato fosse cool perché potevo portare il film con me. Non è la stessa cosa, ma... Voglio lottare per il grande schermo, tuttavia molte delle mie esperienze cinematografiche sono in realtà legate alla televisione".

Villeneuve ha aggiunto: "Ho scoperto 2001: Odissea nello spazio in televisione e mi sono reso conto di aver scoperto anche Blade Runner sul piccolo schermo. Ho scoperto molti film che mi hanno influenzato enormemente in televisione o, come la maggior parte dei film di Ingmar Bergman, grazie alle videocassette. E tuttavia hanno avuto un grande impatto su di me. Tutto quel dibattito sulla grandezza dello schermo... Sono un filmmaker e semplicemente amo i film ".
Roger Deakins ha quindi ammesso: "Amo l'esperienza di essere in una sala con il pubblico, ma penso sia più importante che le persone vedano i film. Se nel futuro le persone guarderanno più film in televisione, va bene. I film che ricordo della mia infanzia li ho visti in tv e non sono stati un'esperienza cinematografica". Il direttore della fotografia ha però ammesso di essere rimasto traumatizzato dall'idea di vedere un film di Malick sull'iPhone.

Villeneuve e Deakins hanno però concluso che tutti dovrebbero cercare di vedere le opere in una situazione che renda possibile immergersi nel film.