Before the Flood: Leonardo DiCaprio ha rischiato di morire durante le riprese

Leonardo DiCaprio è quasi morto più di una volta durante le riprese del suo documentario del 2016 intitolato Punto di non ritorno - Before the Flood.

Leonardo DiCaprio ha rischiato di morire più di una volta durante le riprese di Punto di non ritorno - Before the Flood, l'attore americano è stato attivamente coinvolto nel problema rappresentato dal cambiamento climatico per molto tempo: gli attivisti dicono che era già molto attivo nei primi anni '90.

Punto di non ritorno: Leonardo DiCaprio in un'immagine del documentario
Punto di non ritorno: Leonardo DiCaprio in un'immagine del documentario

DiCaprio ha deciso di filmare e produrre il documentario in cui non si limita a fare il narratore: l'attore ha viaggiato per tutto il mondo registrando le sue conversazioni con scienziati, esperti, leader mondiali, fisici della NASA oltre che il presidente Obama e il Papa.

A proposito dei rischi affrontati da Leonardo durante le riprese del documentario il regista Fisher Stevens ha dichiarato: "Durante una spedizione subacquea presso le Galapagos ad un certo punto ho visto che Edward Norton stava stava cercando di aiutare Leo perché la sua bombola perdeva ossigeno! È stato piuttosto folle ma durante quel viaggio ci siamo davvero legati".

Punto di non ritorno: Leonardo DiCaprio in un'immagine tratta dal documentario
Punto di non ritorno: Leonardo DiCaprio in un'immagine tratta dal documentario

"Un'altra volta invece eravamo in un elicottero, sorvolavamo Sumatra per filmare gli incendi causati dall'olio di palma. All'improvviso ci siamo trovati nel mezzo al fumo e io stavo andando fuori di testa. Per dieci minuti interi ho pensato: 'Basta, siamo morti. Questa è l'idea peggiore che abbiamo mai avuto durante le riprese di questa cosa.' Mentre Leo molto tranquillamente mi diceva: 'Fisher, cosa stiamo facendo? Dove siamo? Come è successo?' Abbiamo avuto dei momenti molto strazianti ma questo è stato il peggiore." Ha raccontato Stevens.

Il regista ha concluso l'intervista con un ultimo aneddoto piuttosto spaventoso: "Abbiamo anche fatto un volo davvero difficile dall'Artico alla Groenlandia su questo vecchissimo aereo che sembrava fosse stato costruito durante la grande guerra, era un rottame. Giocavamo a carte e cantavamo per tentare di distrarci... è stato veramente spaventoso".