Adèle Haenel accusa il regista Christophe Ruggia di molestie sessuali "Avevo 12 anni"

Adèle Haenel, attrice di Ritratto di una donna in fiamme, accusa il regista Christophe Ruggia di averla molestata sessualmente da quando aveva 12 anni, lui però ha smentito tutto.

Adèle Haenel ha accusato il regista Christophe Ruggia di molestie sessuali ai tempi in cui l'attrice francese aveva 12 anni e collaborarono insieme sul set di Devils. Ruggia però, ha smentito seccamente le accuse con un comunicato ufficiale.

L'attrice francese Adele Haenel, protagonista di Ritratto di una donna in fiamme di Céline Sciamma, che oggi ha 30 anni e numerosi riconoscimenti alle spalle ricevuti nell'arco della sua carriera, ha accusato il connazionale Christophe Ruggia di averla molestata sessualmente a partire da quando aveva 12 anni, fino a quando ne ha compiuti 15.

Ritratto Della Giovane In Fiamme Dx7Wskt
Ritratto della Giovane in fiamme: una scena del film

In un lungo articolo pubblicato dal magazine d'inchiesta Mediapart, Adèle Haenel spiega che le molestie iniziarono a verificarsi dopo che lei fu scritturata per il dramma Devils e proseguirono in numerose occasioni fino a quando lei non compì 15 anni. L'attrice ha aggiunto che non prenderà provvedimenti legali, perché ritiene che le vittime nella sua situazione siano puntualmente "ignorate" dalla giustizia.

Adèle Haenel ha raccontato che le molestie avvennero tra il 2001 e il 2004, con il regista che sia durante le riprese che la promozione di Devils, sottoponeva l'attrice a molestie continue, toccandole spesso il petto e le cosce e "costringendola a baciargli il collo" . Le molestie sarebbero avvenute nell'abitazione di Christophe Ruggia e mentre i due erano in viaggio per prestare i film ai festival cinematografici.

L'attrice francese ha deciso di parlare dopo aver visto il controverso documentario su Michael Jackson, Leaving Neverland e con l'intenzione di "denunciare il sistema di silenzio e omertà" che protegge i molestatori e favorisce il verificarsi di queste situazioni.

Christophe Ruggia ha replicato alle accuse con un comunicato inviato dai suoi avvocati in cui smentisce "categoricamente" tutto. Nello stesso comunicato, Ruggia spiega che tra lui e l'attice ai tempi c'era "un rapporto di natura professionale e affettuosa" e ha definito le dichiarazioni "diffamatorie"

Mediapart sostiene di essere in possesso di documenti che convaliderebbero le dichiarazioni dell'attrice, tra cui una serie di lettere d'amore che il regista le inviò all'epoca. L'inchiesta del magazine francese prosegue da sei mesi e nel'arco d questo tempo sono stati intervistati anche Celine Sciamma e altri personaggi connessi alla coppia. Sciamma, che aveva prodotto In Turmoil di Christophe Ruggia, ha dichiarato che non ha più intenzione di collaborare con il regista.