Una grande famiglia 2: raddoppiano emozioni e misteri

Una grande famiglia 2 riporta su Rai Uno dal 21 ottobre le vicende dei Rengoni: tre generazioni a confronto tra le mura domestiche (e non solo) devono fare i conti con un ritorno dal passato e una dose enorme di bugie e misteri...

Una corsa contro il tempo ha riportato prepotentemente nella nuova stagione di Rai Uno la fiction che ha dominato la primavera del 2012: il 21 ottobre su Rai Uno arriva Una grande famiglia 2.
La formula resta la stessa: la serie, firmata Rai Fiction e Cross Productions, è diretta da Riccardo Milani e sceneggiata da Ivan Cotroneo (attualmente alle prese con Una mamma imperfetta 2, in onda su Rai Due e contemporaneamente sul web, dopo l'anteprima al RomaFictionFest), Stefano Bises e Monica Rametta.
Le vicende, ambientate a Inverigo, nella zona di Como, ruotano attorno alla famiglia Rengoni. Il nucleo centrale comprende il capofamiglia Ernesto (Gianni Cavina), la moglie Eleonora (Stefania Sandrelli) con i cinque figli Edoardo (Alessandro Gassman), Laura (Sonia Bergamasco), Raoul (Giorgio Marchesi), Nicoletta (Sarah Felberbaum) e Stefano (Primo Reggiani). A loro si aggiungono Chiara (Stefania Rocca), la moglie di Edo, con prole (Valentina, interpretata da Rosabell Laurenti, e Tino, il piccolo Filippo De Paulis), il promesso sposo di Nicoletta, Ruggero (Lino Guanciale), il bambino che Raoul ha in affidamento (Salvatore, aka Simone Abdel Gayed), e il figlio di Laura, Nicolò (Luca Peracino).

La seconda stagione, composta da 8 episodi, inizia esattamente dove si era interrotta la prima, ovvero quando a cena compare all'improvviso Edoardo, da mesi creduto morto in un incidente aereo. La vicenda è avvolta dal mistero soprattutto perché il primogenito di casa Rengoni racconta solo pochi dettagli sulla messinscena del decesso. Si giustifica brevemente con i parenti dicendo di essere stato costretto a scomparire per proteggere la famiglia e salvarla dal disastro finanziario. Promette, inoltre, una soluzione in poche ore per un rapido ritorno alla normalità. Ovviamente questa premessa non convince tutti e iniziano a circolare per i corridoi della villa imbarazzi, malumori e bugie.
D'altronde, per sua stessa ammissione "la famiglia è il luogo dove si custodiscono i segreti (...) sa perdonare e capire senza chiedere niente in cambio (...), è il posto dove si ritorna sempre, anche quando ci sono tante cose da spiegare". Peccato che nella realtà la situazione sia ben più complessa, tra sguardi complici e rimorsi in agguato: Edo prova a tenere tutto sotto controllo ma non può cancellare il lungo periodo d'assenza, quindi deve solo affrontarne le conseguenze.
La più grave riguarda la moglie Chiara, che nel frattempo ha avuto un ritorno di fiamma con Raoul: i due stavano persino fantasticando di andare a vivere insieme, quando il fratello di lui è ricomparso sull'uscio di casa. Intanto Laura cerca di lottare per non fargli perdere l'affidamento di Salvatore, dopo l'uscita di scena di Martina (Valentina Cervi), e al tempo stesso di non crollare in mille pezzi affrontando l'omosessualità del figlio.
Il ritorno di Edo apre vecchie ferite in Stefano, che non capisce come abbia potuto coprirlo quando, alla guida della sua auto, ha causato la morte del migliore amico dopo aver ingerito sostanze stupefacenti. Ancora una volta l'uomo non ha esitazioni né prova sensi di colpa: "Sei mio fratello - gli dice - farei qualunque cosa per te. E l'ho fatto".
Inizialmente sembra che solo Nicoletta sia troppo distratta dai propri pseudo-drammi esistenziali e romantici per accorgersi dell'uragano che ha appena investito la famiglia e che coinvolge i tre nuovi personaggi, a partire dal commissario de Lucia (Massimo Popolizio) che indaga su Edoardo. Intanto Stefano s'imbatte in un'ingegnere capace di spiazzarlo e (chissà) conquistarlo, Giovanna (Valeria Solarino) e Laura conosce Leonardo (Cesare Bocci), che vive l'omosessualità della figlia in maniera antitetica rispetto a lei.
Nuove sfide e tanti colpi di scena sono i piatti forti di una sceneggiatura capace di alternare i drammi e i misteri con la leggerezza e la comicità. A parte il contesto patinato, la fiction offre storie domestiche e quotidiane con cui lo spettatore può facilmente identificarsi, dai litigi tra fratelli alle manie iperprotettive dei genitori. Il pathos, amplificato da una colonna sonora di forte impatto, cresce di scena in scena moltiplicando gli interrogativi della prima stagione e facendone sorgere di nuovi.
Una buona sceneggiatura, mescolata ad una sapiente regia, regala ai personaggi ritmo e complessità e permette loro di prendere le distanze dagli stereotipi dell'attuale fiction made in Italy. Il livello interpretativo è mediamente alto e Alessandro Gassman setta il tono dell'intero prodotto, che trasforma ambiguità e mistero in un marchio di fabbrica.
Gli spettatori che si sono appassionati alle precedenti puntate dei Rengoni non rimarranno, quindi, delusi dalle nuove avventure. L'ultimo episodio del primo ciclo è stato visto da oltre 7 milioni e mezzo di spettatori per uno share del 26,39% (con una media del 25,20%). In cantiere, nel frattempo, c'è la terza stagione: Rai Fiction ha già vinto la sua scommessa.