Un amore, recensione: l'idea di Stefano accorsi sull'amore

La recensione di Un amore, serie nata da un'idea di Stefano Accorsi che lo vede protagonista, insieme a Micaela Ramazzotti, di una storia d'amore tormentata che dura tutta la vita. Su Sky e NOW.

Un amore, recensione: l'idea di Stefano accorsi sull'amore

Stefano Accorsi l'ha fatto di nuovo. Dopo 1992, da una sua idea nasce infatti questa nuova serie Sky Original, disponibile dal 16 febbraio, in cui interpreta Alessandro, uomo che ha puntato tutto sulla carriera senza mai farsi una famiglia perché ha sempre pensato alla stessa donna, Anna (Micaela Ramazzotti), con cui si sono conosciuti da ragazzi, per caso, durante un viaggio, e hanno continuato a scriversi per anni. La recensione di Un amore parte con una certezza: questa non è una storia nuova, ma trova la sua forza nell'intensità dei suoi due protagonisti.

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Un amore: una scena

Creata, come dicevamo, da Accorsi insieme a Enrico Audenino, Un amore, diretta da Francesco Lagi, si prende il suo tempo per approfondire la psicologia dei protagonisti, che, nel corso dei sei episodi, vediamo interpretati da quattro attori diversi, grazie ai continui salti temporali. Alessandro e Anna da ragazzi sono interpretati da Beatrice Fiorentini e Luca Santoro, perfettamente in parte e credibili.

Alla trama di Un amore si aggiunge poi anche la storia della madre di Alessandro, Teresa, interpretata da Ottavia Piccolo, e quella di Guido (Alessandro Tedeschi), marito di Anna. Proprio a causa della cattiva salute della mamma, il protagonista torna a Bologna, sua città natale, dove, dopo anni di sola corrispondenza, finalmente rivede Anna, ormai adulta. E proprio Bologna è la terza protagonista della miniserie, in cui è nato e che ha voluto sicuramente omaggiare (trovando anche il sostegno della Regione Emilia-Romagna, grazie alla Emilia-Romagna Film Commission, che produce insieme a Sky Studios e Cattleya).

Un amore: una serie che ha il sapore del cinema francese

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Un amore: una scena

Sarà perché ha lavorato in diversi film francesi e ha respirato quella cultura da vicino, ma Stefano Accorsi ha dato un'impronta di quel tipo a Un amore. Proprio come in un film di Renoir, questa storia è raccontata attraverso sguardi prima ancora che con le parole. Riusciamo a percepire i sentimenti e lo stato d'animo dei protagonisti dal modo in cui si toccano, da come sono impacciati l'una di fronte all'altro, bloccati tra la vita quotidiana a cui sono abituati e il desiderio di abbandonare tutto per vivere finalmente un amore sognato e mai concretizzato.

Che poi forse il fatto di non aver mai legato il proprio rapporto agli impegni e alle incombenze quotidiane, e alle difficoltà che comportano, è la ragione principale di questo sentimento che si è mantenuto puro. È come se Alessandro e Anna fossero sempre rimasti quei ragazzi che si sono incontrati per caso su un treno, pieni di entusiasmo e potenzialità. Tutto ciò che viviamo da adolescenti si imprime indelebilmente nel nostro cervello e ci sembra sempre più bello, più colorato, più vivo.

Se la fanno questa domanda i protagonisti e, fino alla fine, forse non vogliono conoscere la risposa. Perché sapere che c'è sempre qualcuno pronto ad aspettarti, avere la certezza di un piano B, di una via di fuga, è rassicurante. Fa sentire che non è ancora tutto perduto e definitivo. E noi, insieme a loro, forse vogliamo rimanere con lo stesso dubbio. Perché è capitato a tutti di pensare: se solo avessi fatto una scelta diversa, se solo avessi il coraggio di cambiare tutto.

Un amore: Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti e l'imperfezione dei sentimenti

Il cast di Un amore è perfetto

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Un amore: una scena

Tra gli interpreti del cinema italiano che più sono maturati in consapevolezza e intensità, Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti, anche fresca di esordio alla regia con Felicità (recensione qui), come dicevamo, sono il punto di forza di Un amore. Insieme hanno una chimica fortissima e lavorano di cesellatura su sguardi e movimenti del corpo. Il loro coinvolgimento è così totale, che non si può non fare il tifo per la coppia a cui danno corpo e voce. Forse sei episodi sono eccessivi per raccontare questa storia, ma comunque, grazie a loro, il racconto rimane sempre interessante, facendo desiderare di sapere cosa succederà a queste persone che sicuramente, in un modo o nell'altro, abbiamo conosciuto nella nostra vita. O siamo stati proprio noi.

Conclusioni

Come scritto nella recensione di Un amore, la serie ideata da Stefano Accorsi ha il sapore del cinema francese e trova il suo punto di forza nelle interpretazioni dei protagonisti, ovvero lo stesso accorsi e Micaela Ramazzotti. Veri, sinceri, dalla grande chimica.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.3/5

Perché ci piace

  • Le interpretazioni di Stefano Accorsi e Michaela Ramazzotti.
  • Il sapore di cinema francese.
  • La cura con cui sono costruiti e scritti i personaggi.

Cosa non va

  • La storia non è originale.
  • Sei puntate forse sono troppe.