The Night Manager: Hiddleston contro Laurie nella spy story firmata Le Carré

In Italia dal 20 Aprile, su Sky Atlantic, la serie in otto episodi tratta dal romanzo datato 1993 di John Le Carrè con Tom Hiddleston, Hugh Laurie e Olivia Colman nel cast.

Alcuni autori sono un'istituzione, si conoscono anche se non si è mai riusciti a leggere niente che porta la loro firma. Ken Follett, Tom Clancy, John Grisham, Wilbur Smith, Stephen King, nomi che siamo abituati a leggere spulciando gli scaffali di ogni libreria. Il loro nome ci arriva per osmosi, perché aleggia nel mondo dell'intrattenimento, come quello di John Le Carré, con la sua sterminata bibliografia e gli adattamenti più o meno recenti dei suoi romanzi, non per ultimo La talpa, che negli ultimi anni ha attirato su di sé l'attenzione anche grazia ad un cast di richiamo. Il suo è un nome spesso associato allo spionaggio, ad un certo tipo di storia che continua ad avere il suo fascino e appeal per il grande pubblico, anche in tempi in cui il genere sta andando in direzioni più moderne ed action.

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The Night Manager: Elizabeth Debicki, Hugh Laurie e Tom Hiddleston in una scena della serie
The Night Manager: Elizabeth Debicki, Hugh Laurie e Tom Hiddleston in una scena della serie

Lo sanno bene alla BBC, perché l'emittente britannica, in collaborazione con il canale americano AMC e con Sky, ha realizzato una nuova produzione ispirata ad un'opera dell'autore, The Night Manager (in italiano Il direttore di notte), un romanzo del 1993 che ha avuto più di un tentativo di adattamento nel passato e che ora diventa ambiziosa miniserie in otto puntate dal cast importante, da Hugh Laurie a Tom Hiddleston e Olivia Colman, che è stata presentata nella recente sezione dedicata alle serie in Berlinale Special al Festival di Berlino (dove Sky è presente per il secondo anno consecutivo, dopo aver presentato qui lo scorso anno la novità del 2015, 1992) in attesa della prossima messa in onda anche nel nostro paese, su Sky Atlantic dal 20 Aprile, il giorno dopo la premiere in USA su AMC.

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Il direttore di notte

The Night Manager: Tom Hiddleston seduto alla scrivania dell'hotel che dirige
The Night Manager: Tom Hiddleston seduto alla scrivania dell'hotel che dirige

Inevitabili i cambiamenti in un'opera del 1993 che tratta temi legati allo spionaggio e quindi strettamente legati al mondo in cui si muove, ma con l'idea di base di restare fedele allo spirito del romanzo di Le Carrè, che prende le mosse dal manager notturno di un hotel, Jonathan Pine, ex soldato britannico, reclutato da un'agente dei servizi segreti dal nome di Angela Burr allo scopo di infiltrarsi nella cerchia ristretta che circonda Richard Onslow Roper, un uomo d'affari che sia il libro che la miniserie ci descrivono come l'uomo peggiore al mondo. Dopo aver incrociato in modo drammatico la sua strada indirettamente mentre al lavoro in un albergo egiziano, Pine ha il suo primo incontro vero e proprio con l'uomo quattro anni dopo in Svizzera e da quel momento i suoi contatti con lui e il suo entourage si fanno più intensi e pericolosi. Per portare a termine il suo incarico, Pine deve affrontare i sospetti del braccio destro di Roper, Corkoran, e il fascino della giovane accompagnatrice del miliardario, Jed, dovendo inoltre scendere a patti con la propria rispettabilità ed entrare attivamente a far parte dell'attività criminale del suo avversario.

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Dinamiche complesse

The Night Manager: Elizabeth Debicki e Hugh Laurie in una foto della serie
The Night Manager: Elizabeth Debicki e Hugh Laurie in una foto della serie

Non c'è bianco e nero in The Night Manager, non c'è bene e male in senso assoluto, perché l'uomo peggiore del mondo è anche estremamente affascinante, brillante ed ammaliante. Fa un ottimo lavoro Hugh Laurie nel tratteggiare questo ritratto di uomo d'affari miliardario, imprenditore, filantropo e, a suo modo, gentiluomo (un po' un Tony Stark malvagio, ci verrebbe da dire), un uomo della cui cerchia di collaboratori e accompagnatori tutti vorrebbero far parte. Il Pine di Tom Hiddleston ne è il perfetto contraltare, tanto è tormentato e solitario, in fuga da un passato col quale deve fare i conti e incapace di un coinvolgimento emotivo. La dinamica tra i due è il cuore della serie, una sorta di storia d'amore sui generis tra due personaggi forti, intensi, potenti, alla quale la vicinanza del fascino misterioso di Jed (una Elizabeth Debicki da poco entrata a far parte del Marvel Cinematic Universe nel seguito di Guardiani della Galassia) aggiunge una ulteriore sfumatura di complessità. Ma è buona la prova di tutto il cast, che si completa col bravo Tom Hollander nel ruolo del maggior Corkoran e la fantastica Olivia Colman in quello di Angela Burr, un personaggio che in origine, nel romanzo di Le Carrè, era un uomo. Un cambiamento che aggiunge una sfumatura ancora più interessante e moderna alla serie.

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Respiro cinematografico e internazionale

The Night Manager: due dei protagonisti della serie, Elizabeth Debicki e Hugh Laurie
The Night Manager: due dei protagonisti della serie, Elizabeth Debicki e Hugh Laurie

Il faccia a faccia complesso, articolato, sottile e affascinante tra i due personaggi si muove sullo sfondo di una produzione di altissimo livello, con un investimento economico tangibile su schermo. Susanne Bier, la regista scelta per portare sullo schermo quest'opera di Le Carrè, riesce a portare avanti in parallelo sia le dinamiche tra i personaggi, che le stanno chiaramente più a cuore, che l'aspetto spionistico e di tensione della storia, dando vivacità alla struttura narrativa inserendo dei brevi flash che anticipano gli eventi per poi tornare indietro e svilupparli a dovere. Girata tra Marocco, Majorca, la Svizzera e Londra, The Night Manager è visivamente curata a partire sin dai titoli di testa, molto grafici e in linea con quelli delle principali produzioni via cavo statunitensi, per una messa in scena a tratti imponente che riesce a non risultare mai fredda o asettica, che assicura anche una varietà di location e ricchezza narrativa non usuale in una produzione televisiva.

Una storia come quella di The Night Manager, unica, compatta e appassionante, rappresenta la risposta giusta al momento televisivo che stiamo vivendo, ad un pubblico seriale in costante evoluzione e sempre più abituato a produzioni meno episodiche e di più ampio respiro nella forma, da gustare come un unico film in più parti.

Movieplayer.it

4.0/5