The Last Panthers, una cascata di diamanti e la musica di David Bowie

Arriva in anteprima al Roma Fiction Fest The Last Panthers, coproduzione anglo-francese in sei episodi, che vede protagonista una banda di ladri soprannominata Pink Panthers. Su Sky Atlantic HD dal 13 novembre.

Il colpo della vita, 15 milioni in diamanti rubati da una banca di Marsiglia, una fuga spericolata, la morte di una bambina che cambia tutto: i Pink Panthers, banda di ladri esperti di origine serba, mettono in moto una serie di eventi che porta dritta nel cuore della criminalità organizzata dell'est Europa. Da un'idea del criminologo francese Jerome Pierrat, scritta da Jack Thorne e diretta dall'ex musicista e regista di videoclip musicali Johan Renck, The Last Panthers è una miniserie in sei episodi prodotta da Sky Uk e Canal+, presentata in anteprima al Roma Ficiton Fest e presto in onda su Sky Atlantic HD, canale 110 di Sky, tutti i venerdì alle 21:10 dal prossimo 13 ottobre.

The Last Panthers: l'attore John Hurt in una foto della prima stagione
The Last Panthers: l'attore John Hurt in una foto della prima stagione

Una fitta rete criminale che collega l'Europa

A presentare la miniserie è arrivato a Roma il produttore Peter Carlton, che ha rivelato di aver frequentato veri criminali per le ricerche sui personaggi: "I criminali sono quelli che sono stati più felici di collaborare al processo di ricerca: si sentono come rockstar, quindi erano contenti di collaborare. Noi cerchiamo di non celebrare i criminali, né di condannarli: la situazione nei Balcani è particolare, c'è un filo che unisce armi, criminalità e diamanti. Non volevamo renderli dei personaggi da film, ma umanizzarli il più possibile, in questo modo sono anche più interessanti".

The Last Panthers: l'attore Goran Bogdan in azione in un episodio della serie
The Last Panthers: l'attore Goran Bogdan in azione in un episodio della serie

La storia segue il personaggio di Milan, l'ultimo della banda dei Panthers, interpretato da Goran Bogdan, la mente dietro al colpo alla banca di Marsiglia, sulle cui tracce ci sono il poliziotto francese Khalil (Tahar Rahim) e l'investigatrice dell'assicurazione della banca, Naomi (Samantha Morton): "Vogliamo che la nostra storia tocchi il pubblico" ha detto sempre Carlton, continuando: "Vogliamo che i personaggi siano complessi: ognuno di loro cerca di fare del suo meglio, ma le conseguenze delle loro azioni a volte sono tragiche. La domanda è: come puoi essere sicuro che le tue decisioni portino a qualcosa di migliore e buono? Non si può".

Un cast internazionale

The Last Panthers: Tahar Rahim interpreta Khalil
The Last Panthers: Tahar Rahim interpreta Khalil

A interpretare i protagonisti è un gruppo di attori di diverse nazionalità, compreso John Hurt, che è Tom, il capo di Naomi, una Samantha Morton che non si cura della sua immagine e decide di sporcarsi di sangue e polvere, e Tahar Rahim, che dà volto a un poliziotto che cerca di fare la cosa giusta, nonostante le difficoltà che burocrazia e criminali gli pongono di fronte. A spiccare su tutti è però il Milan di Goran Bogdan, cui i suoi compagni danno il nome di "Animale": l'attore conferisce al personaggio movenze e sguardi ferini, che esplodono improvvisamente in violenza pura. Carlton ha raccontato come è stato ingaggiato l'attore: "Goran si presentò al provino per un altro ruolo, con un aspetto terribile: aveva guidato per sei ore in macchina per arrivare. Il regista lo ha bloccato subito dopo due battute, dicendogli che non andava bene per quella parte ma che voleva rivederlo il giorno dopo per il ruolo di Milan. Goran è diventato di pietra: avrebbe dovuto guidare altre 12 ore per tornare a casa e ritornare il giorno dopo. Allora Renck gli ha detto: riesci a imparare le nuove battute in 20 minuti? L'ha fatto, e noi abbiamo trovato il nostro Milan perfetto".

David Bowie firma la sigla

The Last Panthers: Samantha Morton in una foto promozionale della serie
The Last Panthers: Samantha Morton in una foto promozionale della serie

Altro punto a favore per The Last Panthers è la sigla, la cui musica è firmata da David Bowie, salito a bordo in modo quasi miracoloso: "Siamo stati molto fortunati" ha ammesso Carlton, continuando: "Per la sigla volevamo qualcosa che fosse molto europeo, sexy e rock: abbiamo pensato subito a David Bowie, Berlino e Iggy Pop. Il regista ha un amico che conosce bene il suo management e, tramite loro, gli ha fatto la proposta. Due giorni dopo ci è arrivata la notizia che Bowie voleva saperne di più, dato che è un grande appassionato di film e televisione. Gli abbiamo mandato delle riprese e un'idea del progetto, gli è piaciuto e ha detto semplicemente "posso fare qualcosa". Quindi ci ha mandato il pezzo ed è incredibile: semplice e perfetto. Ha fatto di tutto ma è ancora un artista che vuole sperimentare e fare cose sempre nuove, un artista vero".

Movieplayer.it

3.5/5