Psych - 5x12 Dual Spires: Vette gemelle e doppie guglie

Attesa tra fremiti e perplessità la godibilissima puntata speciale di Psych che omaggia la lynchiana Twin Peaks è un'eccezionale reunion del cast originale, fittissima di citazioni, che convince anche i più scettici a lasciarsi rivedere più volte. In Italia andrà in onda domenica 13 febbraio in prima serata su Steel.

È giunta alla quinta stagione Psych, tuttavia fino a oggi ci era sempre sfuggita l'occasione per approfondire l'analisi di questa serie investigativa dai toni leggeri che intrattiene gli spettatori del sabato pomeriggio di Rete 4 e delle domeniche sera di Steel (la quinta stagione dal 9 gennaio). Il finto sensitivo che mette le sue esagerate doti di osservazione al servizio della polizia di Santa Barbara è il capostipite di numerosi consulenti investigativi che affollano di recente il piccolo schermo. Certo, Patrick Jane di The Mentalist è più accattivante - e irritante - del buffo Shawn, che si porta sempre dietro l'amico perbenino Gus e che non può vantare un passato drammatico e violento come il falso medium che ha fatto scannare la famiglia dal serial killer John il Rosso. E non è neanche marpione e affascinante come lo scrittore di gialli Castle, anche se pure Shawn intrattiene un tira e molla sentimentale con la detective di turno, la bionda Jules, che nella quinta stagione declina in una vera relazione sentimentale. Il "sensitivo" ha capacità di osservazione e una memoria eidetica da far impallidire Sherlock Holmes; collabora, come accennato, con la polizia anche se non è propriamente ben visto - soprattutto dal detective Lassiter -, ricorre spesso a qualche dritta del padre, ex poliziotto, ed è costantemente accompagnato dall'amico d'infanzia Gus, che ammorba con continue citazioni da film e a cui spesso rifila alias non richiesti.

In un clima così devoto ai riferimenti cinematografici, come resistere al cult dei cult... televisivi, la rivoluzionaria e oscura Twin Peaks, che da poco ha festeggiato il ventesimo anniversario? Dual Spires, dodicesima puntata - estesa - della quinta stagione, è una chicca postmoderna altamente referenziale, inestimabile per tutti i fanatici lynchiani ma poco godibile per chi si è perso il capolavoro seriale degli anni 90 (come fruirne appieno se non si è in grado di riconoscere i numerosissimi riferimenti - nb: non ve li diremo tutti, soprattutto se spoiler - disseminati nel corso della puntata) e non conosce non solo l'iconografia del telefilm, ma il foltissimo cast. Dual Spires riunisce un considerevole numero di interpreti de I segreti di Twin Peaks: Sheryl Lee (era la giovane vittima Laura Palmer), Sherilyn Fenn (la ricca e solitaria Audrey con una cotta per l'agente Cooper), Dana Ashbrook (il fidanzato "ufficiale" Bobby), Ray Wise (il padre folle e assassino), Robyn Lively (Lana), Lenny Von Dohlen (il tormentato custode dei segreti di Laura, Harold) e Catherine E. Coulson (l'inintelligibile e un po' rintronata Signora Ceppo).
Shawn e Gus (nel cui ufficio c'è un coniglio di cioccolato) vengono invitati con una mail (da UnderTheNail.com, che rimanda alle lettere infilate sotto le unghie delle vittime di Twin Peaks) all'appetitoso Festival della cannella (mascotte dell'evento, un gufo - simbolo dell'oscurità nella serie - di cannella di nome Leo, come il violento camionista) di un paesello sperduto, Dual Spires, che conta 288 anime. 287, dopo la morte misteriosa dell'adolescente Paula Merral (anagramma di Laura Palmer). Per l'occasione, la sigla di Psych I Know, You Know viene adattata in un tema d'apertura che evoca fortemente le musiche ipnotiche e rarefatte scritte da Angelo Badalamenti per Lynch: viene addirittura chiamata Julee Cruise, voce originale delle canzoni della serie (come dimenticare The Nightingale e tutte le altre sognanti e aeree melodie suonate nelle due stagioni?) a interpretare la sigla mentre il montaggio diventa un perfetto omaggio che culmina con l'inquadratura della località e dell'insegna stradale di Dual Spires analoga a quello dell'originale.
Giunti al ridente paesello, Shawn e Gus non esitano a infilarsi nel diner locale - The Sawmill, la segheria - gestito da Dana Ashbrook nei panni di Robert "Bob" Barker (non solo un riferimento al terrificante Bob ma anche a un conduttore di quiz americano), e dalla moglie Michelle (Robyn Lively): vanto del locale, costruito sulle ceneri della vecchia segheria, sono il cidro e le torte alla cannella (al posto del caffè e della torta di ciliegie adorati dall'agente Cooper). Mentre il juke box suona una melodia alla Badalamenti, lo sceriffo locale e padre del vacuo rampollo Randy si presenta ai forestieri Shawn e Gus (per l'occasione ribattezzato Lodge Blackmunn, riferimento alla Loggia nera): Andrew (come Andy) Jackson, interpretato da un Lenny Von Dohlen dal capello argentato, mette subito l'anima dei due in pace informandoli che cellulare e internet in città non prendono (unica eccezione un microscopico quadretto di terreno nei pressi del lago in cui si riceve un filo di campo). La notizia della scomparsa e poi il ritrovamento del corpo (avvolto nella plastica e onorato da lunghissimi pianti e musica straziante, naturalmente) della giovane Paula sulle sponde del lago persuadono Shawn e Gus a offrire il loro aiuto agli zii della ragazza, Bob e Michelle, in cambio di tutto il cidro e la torta che riusciranno a ingurgitare.
Chi ha ucciso Paula Merral? È il testo di un messaggio sul cellulare di Shawn, chiaramente imbeccato da una spia locale, ma momentaneamente distratto dal vice sceriffo di Dual Spires, capelli lunghi, origini pellirossa, in armonioso contatto con la natura (lo si deduce dall'acuta osservazione "la terra è soffice e umida") che viene a prendere i poveri Barker in risciò. Il suo nome? Frost, come il produttore Mark Frost.
Nel frattempo, nel distretto di polizia di Santa Barbara, gli agenti si lasciano commuovere da una distesa di ciambelle da fare invidia a quella che decorava il tavolo intorno a cui si riunivano l'agente Cooper e lo sceriffo Truman. A Dual Spires, Shawn e Gus si recano allo studio della dottoressa Donna Gooden (Lee), medico (come lo era il padre, per l'appunto, di Donna), veterinaria, patologa e psichiatra locale, che accoglie i suoi pazienti in uno studio decorato da noci di cocco (il dottor Jakoby vi nascose il mezzo cuore d'oro), e lì scoprono che Randy e Paula intrattenevano una relazione segreta. Come Laura e l'introverso motociclista James che custodivano ognuno la metà di un pendente, i due amanti si erano spartiti una coppia di orecchini (omaggio anche a Judd Nelson e Molly Ringwald in Breakfast Club).
Sulla via verso casa di Randy, Shawn e Gus incontrano una signora che... sembra parlare con un ciocco di legno: in realtà si rivolge a un nipotino capriccioso. Per Shawn la coppia Randy-Paula ricorda Molly Ringwald (ancora lei!) e Andrew McCarthy in Bella in rosa, con il primo nella posizione del ragazzo ricco e dalla carriera promettente e la seconda in quella della paria sociale. Naturalmente Randy indossa giubbotto del liceo e camicia da boscaiolo legata in vita. Il passo successivo dei due investigatori è una visita alla biblioteca, amministrata dalla maliziosa Maudette Hornsby (Fenn): li accoglie bevendo una cola alla ciliegia e affermando che... la ciliegia è il massimo (indelebile la prova di maestria di Audrey Horne con il gambo della ciliegia al bordello del padre, il One Eyed Jack's). Negli scaffali della biblioteca i due trovano un manuale di golf scritto da tal Earl Windam (Windom Earle!), poi, tornati al diner, incontrano Jules e Lassiter, che sta entrando in modalità Cooper.
La peregrinazione successiva è a casa di Paula, dove i due intravedono una sua foto del prom di cui fu reginetta, nel soggiorno addobbato con una testa di alce. Il nome della madre di Paula? Lucy! Cercando in camera della ragazza Shawn trova il suo diario, scritto in latino, e per tradurlo contattano il vecchio amico Padre Westley (Ray Wise). Una capatina dal fotografo locale, nonché ex e confidente di Laura, Jack Smith, permette a Shawn di completare il suo quadretto di Bella in rosa: Jack è il Jon Cryer della situazione. Mentre le cose si complicano e la risoluzione dell'omicidio si fa imminente - ovviamente coinvolge una sorta di loggia segreta locale - padre Whestley raggiunge Shawn e Gus a Dual Spires; nel frattempo i suoi capelli sono diventati bianchi: colpa una tinta sbagliata e non della morte della figlia come accadde a Leland dopo la morte di Laura.
Risolto il caso (no, non ve lo riveliamo il colpevole), l'episodio chiude con il ritrovo dei protagonisti al Sawmill; l'epilogo è surreale e in pieno spirito Twin Peaks: Jack si presenta con un occhio bendato come la folle Nadine (ossessionata dal rumore delle tende scorrevoli come Shawn a inizio puntata), in un onirico completo rosso e balla rievocando il sogno delle tende rosse di Cooper; Lassiter, ormai pienamente cooperizzato, alza la mano in segno di stop e assapora il cidro, sentenziando sulla sua squisitezza; un gigante con farfallino rosso ordina la torta, un tizio con il casco da football prende ripetutamente a capocciate il bancone, Bob cammina al contrario, Michelle balla da sola, Randy abbaia.... sembra proprio di stare a Twin Peaks. I titoli di coda non sono da meno, musica languida e la foto di Paula alla festa di fine anno.