Parlano gli 'Orsi' di Berlino 2010: la conferenza dei vincitori

I vincitori della 60esima Berlinale incontrano la stampa subito dopo aver ricevuto i prestigiosi riconoscimenti. Ecco le loro dichiarazioni rilasciate a caldo.

L'incantato realismo poetico del film turco Honey, ma anche la ricercatezza formale dell'opera russa How I Ended This Summer e la lucidità verista della storia romena If I Want To Whistle, I Whistle. I guizzi ironici della regia di Roman Polanski, ma anche la difficoltosa eppure naturalissima interpretazione dell'attrice giapponese Shinobu Terajima, e la capacità della sceneggiatura del cinese Apart together nell'intrecciare insieme una piccola storia con la grande Storia. Sono questi gli elementi che devono aver più catturato, coinvolto ed emozionato la giuria della sessantesima Berlinale, presieduta da Werner Herzog. Poco dopo la premiazione ufficiale, i vincitori hanno incontrato la stampa, rilasciando dichiarazioni ed esprimendo i loro ringraziamenti.

Semih Kaplanoglu, quali sono le sue sensazioni adesso che il suo film Honey ha ricevuto un così importante riconoscimento come l'Orso d'oro? Semih Kaplanoglu: Sono felice di essere qui e voglio ringraziarvi tutti. Penso che un premio così sia un incentivo importante per realizzare opere migliori. Spero che un riconoscimento di questo tipo serva a incentivare la produzione cinematografica nel mio paese e in generale ad aumentare il pubblico dei film indipendenti in tutto il mondo.

Ha avuto modo di parlare con il piccolo protagonista del suo film, Bora ? Semih Kaplanoglu: Voglio ancora ringraziare Bora per la sua straordinaria performance, il suo contributo è stato fondamentale per il mio film. Una parte significativa del messaggio trasmesso dalla mia opera penso derivi dalla sua interpretazione. Credo che Bora in questo momento stia già dormendo nel suo letto . In ogni caso vorrei fargli i miei migliori auguri per il suo futuro e spero con tutto il cuore che questo evento abbia un impatto positivo sulla sua vita.

Ha una dichiarazione in particolare da fare?

Semih Kaplanoglu: Il film è il risultato della combinazione di molti elementi: fotografia, sceneggiatura, interpretazione degli attori, eccetera. Deve esserci una perfetta armonia tra queste componenti per trasmettere delle sensazioni allo spettatore, e ho cercato molto di riflettere sulla costruzione da dare a Honey. Questo premio mi incoraggia a continuare il mio lavoro. Non so esattamente cosa realizzerò in futuro: spero soltanto di riuscire ancora a trasmettere attraverso lo schermo emozioni e un senso di speranza. Vorrei ringraziare l'organizzazione del Festival, che mi ha fatto sempre sentire a casa. Un ringraziamento particolare a tutto il team turco, che ha lavorato con me in condizioni di grande disagio: voglio dedicare il premio a tutti loro. Per realizzare Honey abbiamo dovuto affrontare diverse difficoltà finanziarie. A livello locale non siamo riusciti a ottenere molti fondi, ma questo film è stato possibile grazie alla coproduzione tedesca e al sostegno del programma Eurimage: grazie a loro e a chiunque abbia sostenuto il mio progetto.

Alain Sarde e Robert Benmussa, cosa vi ha detto Roman Polanski dopo aver saputo di aver vinto il L'Orso d'argento per la miglior regia? Alain Sarde: Roman è molto contento e orgoglioso per aver vinto questo premio, soprattutto in un momento difficile come quello che sta vivendo adesso. Penso che si tratti di un modo per onorare il lavoro e la carriera di quello che considero uno dei migliori registi al mondo, che ha già ricevuto un premio Oscar e due orsi di Berlino. Ho avuto la fortuna di lavorare con lui da più di vent'anni in qualità di produttore e siamo diventati amici. Roman è una persona straordinaria anche dal punto di vista personale e umano e spero che questo premio lo aiuti ad affrontare il brutto momento che sta passando.

Babak Najafi, come si sente per aver ricevuto il riconoscimento come miglior opera prima? Babak Najafi: Wow, per me è come aver vissuto la mia prima notte d'amore. All'inizio non ero del tutto sicuro del fatto che sarei riuscito a realizzare questo film. Si tratta di un sogno diventato realtà. Voglio godermi ogni singolo momento di gioia di questa serata, perché questo riconoscimento può capitare una sola volta nella vita. Il premio in denaro che ho ricevuto è come un dono piovuto dal cielo: potrò investire questi soldi per la realizzazione il mio prossimo progetto, e ne avevo davvero bisogno!

Wang Quanan, cosa significa per lei aver ricevuto il premio per la miglior sceneggiatura per il suo Apart together?

Wang Quanan: Come ho già detto alla cerimonia di premiazione, devo confessare che non mi aspettavo assolutamente di ricevere un premio quest'anno, dato che il mio film è stato scelto per aprire il Festival. Ovviamente sono meravigliosamente sorpreso di tutto ciò. Vorrei ringraziare soprattutto Na Jin che ha contribuito alla stesura della sceneggiatura, aiutandomi molto a rendere il dialetto di Shanghai. Considero questo premio come un apprezzamento nei confronti del mio film in generale. Nelle mie intenzioni non si trattava semplicemente di realizzare una love story, ma di un'opera che raccontasse le cicatrici della Seconda guerra mondiale che ci trasciniamo dietro ancora oggi, e credo che il pubblico di Berlino possa comprendere in maniera particolare questo aspetto. Mi auguro che il film abbia presto una distribuzione in Cina e sia accolto bene anche dal pubblico locale.

Aleksei Popogrebsky come si sente nel ricevere l'Orso d'argento per il contributo artistico in How I Ended This Summer a nome del regista Pavel Kostomarov? Alexei Popogrebsky:si tratta di un grande onore, soprattutto perché Pavel, oltre a essere un regista, è un direttore della fotografia come me. Proprio per questo motivo trovo che lavorare con lui sia sempre straordinario: mi sostiene moltissimo, e al tempo stesso mi concede una grande libertà espressiva. Lavorare a How I Ended This Summer è stata un'esperienza molto dura, e ci siamo trovati a sopportare condizioni davvero rischiose. Abbiamo realizzato ben 18 ore di footage: decisamente troppe per essere contenute nel film, ma forse potrebbero apparire in un'opera separata. Grazie a questo premio adesso ci sarà un orso in più a fare da guardia alla stazione del film!

E invece qual è la sensazione che provano i protagonisti di How I Ended This Summer, vincitori del ex aequo dell'Orso d'argento come miglior interpretazione maschile?

Grigory Dobrygin: Anche noi abbiamo sperimentato un'enorme libertà nel lavorare insieme a Pavel Kostomarov. Sia il regista che il direttore della fotografia erano sempre pronti ad accettare suggerimenti e a cogliere le suggestioni che provenivano dagli altri. Sono flessibili e cercano sempre di catturare le vibrazioni sul set. Vorrei ringraziare Sergei Puskepalis, il mio migliore amico, per avere lavorato con me.
Sergei Puskepalis: Lasciatemelo dire ancora una volta, sono orgoglioso del risultato ottenuto, lavorando per tre mesi in condizioni proibitive e decisamente rischiose. Ringrazio tutti i supporters che ci hanno sostenuto in questa dura impresa.

Koji Wakamatsu, cosa vuol dire per lei ricevere questo premio a nome della sua attrice Shinobu Terajima? Koji Wakamatsu: Terajima è un'attrice meravigliosa e penso che tramite il premio che le è stato giustamente conferito si riconosca anche l'importanza della storia e della sceneggiatura del film, che lei ha contribuito così bene a esaltare. Le mie opere sono in genere molto controverse, e Terajima non ha mai avuto paura di cimentarsi in certe sequenze particolarmente difficili. Lei proviene da una famiglia di attori del teatro kabuki molto famosi, da cui ha ereditato la sua eccezionale bravura. Sono molto orgoglioso di avere lavorato con lei.

Florin Serban, il suo If I Want To Whistle, I Whistle ha ottenuto ben due riconoscimenti: il Gran premio della giuria e il Premio Alfred Bauer. Se lo aspettava?

Florin Serban:Assolutamente no. Pensavamo di realizzare un buon film, ma non di ottenere un risultato così eccezionale. Ritengo che entrambi i premi siano da intendersi come un riconoscimento in generale al cinema romeno, che in questo momento sta vivendo un grande momento di rinascita. Abbiamo concepito questo film soprattutto per il pubblico locale, quindi spero che anche in Romania il film possa ottenere molti consensi. Appena venti minuti fa mi ha chiamato il presidente romeno, dicendomi che inaugurerà la premiere nazionale, e questo direi che è già un ottimo punto di partenza.