Manhattan: Commento all'episodio 1x08, The Second Coming

Mentre Los Alamos è in subbuglio per l'arrivo di una squadra di scienziati dalla Gran Bretagna, Charlie Isaacs fa un'inquietante scoperta sulla bomba Thin Man, ritrovandosi di fronte a una decisione fatidica per le sorti del Manhattan Project.

Il plot

A Los Alamos giunge una squadra di rinomati fisici dalla Gran Bretagna, inviati sul posto per aiutare i loro colleghi americani nel Manhattan Project. Frank Winter e Paul Crosley scoprono che fra i nuovi arrivati c'è anche William Hogarth, uno dei massimi esperti a proposito dell'implosione nucleare: Frank vorrebbe ad ogni costo convincerlo ad entrare nel proprio team, ma Paul, che era stato allievo di Hogarth in Inghilterra, mostra un profondo disagio. Quella sera, Hogarth si ubriaca e assume un comportamento fuori controllo, fino a rivelare che Paul appartiene ad una famiglia dell'altissima nobiltà e che il giovane aveva messo incinta sua figlia, per poi abbandonarla e trasferirsi negli Stati Uniti; lo scienziato dichiara infine che il progetto di Frank e della sua squadra è senza speranza.

Nel frattempo Charlie Isaacs, preoccupato dai potenziali rischi delle reazioni del plutonio nella costruzione della bomba Thin Man, decide di rivolgersi al fisico conosciuto a Oak Ridge, Theodore Sinclair. Con l'aiuto di sua moglie Abby, Charlie telefona a Sinclair esponendogli i suoi dubbi, ricevendo conferma del fatto che il progetto Thin Man è destinato a fallire; tuttavia decide di non rivelare quanto ha appena scoperto al dottor Reed Akley. Intanto Abby decide di fare una sorpresa ai propri genitori, che sono in viaggio sul treno da Santa Fe ad Albuquerque, e sale a bordo del loro vagone; ma dopo aver abbracciato i propri familiari, la ragazza apprende che alcuni suoi cugini a Minsk sono stati vittime di un rastrellamento dei nazisti. Riportata al campo di Los Alamos, Abby riceve la conferma del genocidio che si sta consumando in Europa contro gli ebrei.

Commento all'episodio

Manhattan: una scena dell'episodio The Second Coming
Manhattan: una scena dell'episodio The Second Coming

È l'"invasione britannica" in soccorso degli scienziati di Los Alamos ad aprire The Second Coming, ottavo capitolo della saga di Manhattan. Il fil rouge che lega le varie sottotrame di questo episodio, forse ancor più evidente che nei precedenti, è rappresentato dal senso di responsabilità e dal peso, spesso terribilmente gravoso, avvertito dai vari protagonisti nei confronti di una situazione tragica e disperata, alla quale è necessario porre fine il prima possibile. Gli echi di tale tragedia, solcando un intero oceano, arrivano infine anche negli Stati Uniti: verso l'epilogo, Abby Isaacs apprende con angoscia l'atroce sorte alla quale sono andati incontro i suoi parenti nell'Est dell'Europa, mentre suo marito Charlie si interroga su quale possa e quale debba essere il proprio ruolo nella lotta comune contro la follia nazifascista.

Manhattan: Ashley Zuckerman una scena dell'episodio The Second Coming
Manhattan: Ashley Zuckerman una scena dell'episodio The Second Coming

Il reale valore aggiunto della serie creata da Sam Shaw, del resto, consiste proprio nella capacità di Manhattan di andare oltre la mera cronaca storica, più o meno rivisitata mediante gli strumenti della fiction, per esplorare in profondità i dilemmi morali di personaggi impegnati in un faticoso confronto con loro stessi. In una sorta di "confessione" al cospetto del suo superiore, Paul Crosley dichiara di voler contribuire ad un'impresa in grado di rendere orgoglioso il figlio che ha abbandonato; mentre Charlie, pur con tutti i dubbi da cui è afflitto, sa di avere un compito fondamentale, che prescinde dalle rivalità interne a Los Alamos, così come dalle ambizioni di carriera. L'orrore, in Manhattan, è solo un'eco lontana e dai contorni indistinti, eppure riesce a permeare con insidiosa ferocia questo microcosmo narrativo che si configura come lo specchio di un'intera civiltà posta sull'orlo del baratro.

What's next?

La sequenza conclusiva di The Second Coming sintetizza in maniera emblematica il senso di emergenza avvertito in contemporanea dai due antagonisti della serie, Frank Winter e Charlie Isaacs. Il progetto di Thin Man, secondo l'amara constatazione di Charlie, è condannato al naufragio ("dead in the water"), così come rischia di naufragare anche la bomba ad implosione nucleare di Frank. L'unica opzione, e forse la sola speranza per superare gli avversari tedeschi in questa sfida tecnologica dalla quale dipendono le sorti del pianeta, è coalizzare i propri sforzi una volta per tutte...

Conclusioni

Manhattan: un momento dell'episodio The Second Coming
Manhattan: un momento dell'episodio The Second Coming

The Second Coming si focalizza sul peso morale e sul senso di responsabilità che tutti i personaggi, a vari livelli, sperimentano nel corso della loro lotta contro il tempo, mentre dal mondo esterno trapelano gli echi dell'orrore che si sta consumando in Europa. Ne risulta un episodio gravido di tensione drammatica, nonché l'ennesimo, eccellente capitolo di uno dei migliori racconti seriali della televisione contemporanea.

Movieplayer.it

4.0/5