Il Blu-ray di Departures

Edizione sufficiente per il Blu-ray di Departures, film che sfrutta poco le potenzialità dell'alta definizione

Il cammino di popolarità inarrestabile di Departures non si è arrestato neanche in terra americana dove ha conquistato l'Oscar come miglior film straniero. Da noi il film di Yojiro Takita è passato anche al cinema, ma la scarsa visibilità di un'opera comunque di nicchia, esprimerà sicuramente maggiori potenzialità nell'home video, dove a fianco della classica edizione DVD è stata affiancata questa edizione in alta definizione un pò sottotono, ma sostanzialmente in linea con un titolo dal moderato appeal commerciale.

Storia dall'impianto narrativo tipico del cinema classico giapponese, ma con una sensibilità evidentemente internazionale, Departures racconta la memoria e la natura contraddittoria della società nipponica rifiutandosi di non incontrare i gusti del pubblico, perdendone in impeto e potenza e finendo spesso per scivolare in un passatismo facile, celebrato in molteplici sequenze che cercano la poesia (che nel cinema è concetto sempre pericoloso) ma trovano la retorica.

Il Blu-ray ne valorizza adeguatamente la confezione elegante, ma è generalmente un pò sotto gli standard dell'alta definizione. Il quadro è comunque molto compatto e le migliori cose arrivano dai primi piani. Stesso discorso per l'audio in cui la presenza di un'infinità di tracce italiane e giapponese appare quasi eccessiva in un film in cui la multicanalità ha scarsa ragione d'essere. Ad ogni modo la pulizia dei dialoghi e gli inserti della colonna sonora sono assolutamente in linea con le aspettative.

Sufficienti anche gli extra composti da un classico making of, ma contrappuntato dalla continua presenza di una narrazione in voce off, che guida lo spettatore nelle fasi realizzative del film. Presente anche il trailer e una sequenza in cui viene ricostruito il rito del Nokanshi più volte illustrato nel film.