Il Blu-ray di Billy Elliot

Scatta l'ora dell'alta definizione anche per la commovente storia del ragazzino deciso a sfondare nel ballo. Edizione discreta, peccato per la mancanza dei sottotitoli italiani negli extra.

Dalla boxe al ballo: è questo il curioso percorso dell'undicenne Billy Elliot, da cui il titolo del film, che allenandosi con i guantoni viene rapito da una lezione di danza classica che si svolge praticamente nello stesso circolo. Lo sfondo è l'Inghilterra del nord del 1984, con gli scioperi dei minatori e la dura repressione di polizia e esercito voluta da Margareth Thatcher. In un ambiente simile, sarà dura per il ragazzino far accettare a padre e fratello la sua passione. Alla fine Billy riuscirà comunque a prepararsi per un'importante audizione a Londra.
Emoziona e colpisce il film di Stephen Daldry, che nel 2001 raccolse tre nomination agli Oscar e vide protagonisti Jamie Bell, Julie Walters, Jamie Draven e Gary Lewis.

Adesso Billy Elliot viene proposto anche in alta definizione con una discreta edizione in blu-ray targata Universal.
Il video non spicca per dettaglio e tridimensionalità, e solo in parte questo è dovuto ai limiti del girato. Se il croma, anche se un pizzico un po' troppo carico, sembra infatti abbastanza fedele alla fotografia originale e anche la pulizia risulta soddisfacente, quello che invece appare evidente è l'utilizzo del DNR per limitare la grana, che appare ridotta in modo artificiale. Questo si ripercuote ovviamente sulla qualità del dettaglio e rende a volte gli incarnati troppo lisci. Non aiuta l'uso, seppur leggero, di edge enhancement per evidenziare i bordi. In ogni caso alcune istantanee sono notevoli e la resa complessiva resta piacevole, per cui la sufficienza è assicurata.

Soddisfacente l'audio, con una traccia italiana in DTS 5.1 che risulta godibile, anche se inferiore all'originale DTS-HD. Fra dialoghi e colonna sonora, a essere privilegiato è sicuramente l'asse anteriore, che appare ben distrbuito e dotato di una discreta spazialità. Più timido invece l'asse posteriore, che interviene più raramente, ma anche i bassi non sono impiegati in modo massiccio nella scena, anche a causa delle tematiche del film. In ogni caso i dialoghi sono ben riprodotti e la resa resta pulita e piacevole.

Gli extra sarebbero ottimi per interesse e quantità, ma non hanno i sottotitoli in italiano, rendendo scarsa per molti la loro utilità. In ogni caso troviamo i diari del vero Billy Elliot (24'), un making of di oltre 20 minuti, uno speciale Dallo schermo al palco di quasi 20 minuti, una featurette sulla colonna sonora (altri 24') e una mezz'ora scarsa di scene tagliate ed estese con commento opzionale del regista.