Graves: prima ancora di Trump, è Nick Nolte il peggior presidente USA

In anteprima esclusiva per l'Italia, e a meno di 24 ore dalla messa in onda negli Stati Uniti, arriva su TIMvision questa dramedy di Joshua Michael Stern che racconta la storia di un ex Presidente degli Stati Uniti.

Graves: una scena con Nick Nolte
Graves: una scena con Nick Nolte

Negli USA - ve ne sarete accorti se non vivete da eremiti (in quel caso caso grazie di cuore per aver fatto un'eccezione solo per noi, siamo onorati!) - è tempo di elezioni presidenziali e mai come questa volta l'opinione pubblica sembra parlare di una gara non tanto a chi è migliore, ma a chi è "meno peggio". Che sia Hillary Clinton o Donald Trump a spuntarla, il popolo americano non sembra particolarmente felice e di questo ce ne possiamo accorgere anche noi dall'altra parte dell'oceano, attraverso le serie TV degli ultimi anni.

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Se una volta c'era West Wing, in cui Sorkin idealizzava il Presidente fittizio interpretato da Martin Sheen e ne faceva un esempio da seguire per tutti (e molti politici, tra cui Obama, c'hanno provato, magari più in teoria che pratica), ormai anche il panorama presidenziale televisivo è allarmante quanto (o quasi) quello reale. Giusto per fare tre esempi: il mefistofelico Frank Underwood di Kevin Spacey per House of Cards, l'imbranata Selina Meyer della divina Julia Louis-Dreyfus di Veep o il presidente "per caso" Tom Kirkman di Kiefer Sutherland per la recentissima Designated Survivor. Un bel quadretto vero? Ma non tanto peggio di quello reale...

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Simpathy for the Devil

Graves: un momento della serie con Nick Nolte
Graves: un momento della serie con Nick Nolte

Siccome avevamo bisogno di un po' di ottimismo, il regista e sceneggiatore Joshua Michael Stern (jOBS e Swing Vote) ha pensato bene di mostrarci che al peggio non c'è mai fine e ha realizzato questa nuova serie TV intitolata Graves che segue le vicende di un ex Presidente USA che scopre di essere considerato il peggiore della storia dell'intero Paese nonché causa di tantissimi danni forse irrecuperabili.

L'arrivo di un nuovo assistente nella casa dell'ex Presidente e la presenza di un'affascinante cameriera un po' alternativa danno involontariamente inizio ad una reazione a catena che porterà all'epifania di cui sopra, alla realizzazione di aver sbagliato tutto e di aver contribuito, per i propri interessi, a quanto di marcio c'è nell'intero paese. Ma ci sarà ancora tempo per rimediare?

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Graves: un'immagine promozionale del cast
Graves: un'immagine promozionale del cast

C'era una volta un principe (delle maree)

Graves: Nick Nolte e Sela Ward in una scena
Graves: Nick Nolte e Sela Ward in una scena

Questo il succo del primo episodio di questo Graves che abbiamo potuto vedere in anteprima e questo lo spunto di partenza per una serie che si propone come un modo diverso di guardare alla politica, un modo magari più ottimista e speranzoso, pur puntando tutto su un personaggio scomodo e scorretto come quello interpretato da un Nick Nolte burbero e stanco ma ancora in grado di emozionare e convincere (soprattutto grazie alla sua caratteristica voce) nonostante gli anni e i tanti problemi.

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Graves: un'immagine con Nick Nolte
Graves: un'immagine con Nick Nolte
Graves: una scena della prima stagione
Graves: una scena della prima stagione

Basta questo per farne una buona serie? Assolutamente no, perché come comedy ha il grave difetto di non far (sor)ridere mai e come drama per il momento è fin troppo leggero nei temi, pur serissimi, che pare voler affrontare, ma ovviamente un episodio di 30 minuti non può né deve fare una serie. Di certo da questa prima visione non c'è nulla che rimanga impresso se non la presenza ingombrante e totalizzante di Nolte e la sua espressione di sincera sorpresa e sentito dolore quando si rende conto di quanto sia disastrosa la sua eredità politica. Chissà se anche Trump farebbe altrettanto tra 4-8 anni, ma soprattutto speriamo di non doverlo scoprire mai.

Movieplayer.it

2.5/5