Constantine: Commento all’episodio 1x07, Blessed Are the Damned

Il mago inglese deve affrontare angeli e zombie nel settimo episodio della serie.

Il plot

Durante la messa, un predicatore muore in seguito al morso di un serpente velenoso usato per le cerimonie religiose. Nel giro di pochi minuti, però, l'uomo ritorna in vita dotato di misteriosi poteri taumaturgici, capaci di curare qualunque persona.

Chiamati ad indagare sull'accaduto, Constantine e Zed scoprono che il tutto è dovuto alla presenza di un angelo, Imogen: mentre lei cercava di condurre il predicatore verso la salvezza eterna, questi le strappò una piuma, costringendola a rimanere nel nostro mondo. Constantine deve recuperare la piuma prima che gli effetti collaterali si rivelino troppo dannosi...

Cosa ci è piaciuto

Manny

Constantine: l'attore Harold Perrineau in una scena dell'episodio Blessed Are The Damned
Constantine: l'attore Harold Perrineau in una scena dell'episodio Blessed Are The Damned

Ed ecco spiegato il motivo per cui Rage of Caliban è stato rimandato di un mese: era necessario, almeno secondo una logica che vuole che lo spettatore medio non presti troppa attenzione alla trama orizzontale (soprattutto quando, nel caso di Constantine, la storyline che attraversa la stagione è intermittente al punto da essere quasi invisibile), che il pubblico si familiarizzasse con la vera natura dell'angelo Manny subito prima che questa venisse messa alla prova. Arrivati a metà stagione (sappiamo già che la stagione non andrà oltre i tredici episodi iniziali, ma non è ancora escluso un rinnovo per l'anno prossimo), questo è l'evento più epocale della serie, la conferma che Manny avrà un ruolo fondamentale da giocare negli eventi del finale di stagione. Harold Perrineau sfodera tutta la sua bravura nel dare vita ad un'entità piena di rabbia e passione, lontana anni luce dal consigliere criptico visto fino a questo punto.

La sequenza d'apertura

La morte del predicatore, la sua resurrezione e i miracoli che ne derivano: un incipit che dimostra quanto la serie sia capace di giocare con un'iconografia bislacca quando ne ha l'opportunità.

Cosa non ci ha convinto

Imogen

La rivelazione principale - Imogen è un angelo caduto, e lo smarrimento della piuma era uno stratagemma per scatenare una piccola apocalisse - è piuttosto prevedibile, e ricorda un po' troppo da vicino la storyline angelica vista nella quarta e quinta stagione di Supernatural. Non che ciò sia necessariamente un male, ma viste le ambizioni di Constantine, paragonarlo in negativo ad un prodotto di fattura inferiore - sulla carta, visto che la CW è un canale più modesto rispetto a NBC - non è proprio il massimo.

Constantine: l'attrice Megan West nella puntata intitolata Blessed Are The Damned
Constantine: l'attrice Megan West nella puntata intitolata Blessed Are The Damned

Zed

La spalla di Constantine ha diritto ad una propria sottotrama, alquanto insipida: la ragazza, studentessa d'arte, incontra un modello - il quale ovviamente posa nudo davanti a lei - e i due vanno subito d'accordo. Eppure l'ultima sequenza suggerisce qualcosa di più sinistro, dato che lui sembra conoscere una persona legata al passato di Zed. In teoria una svolta interessante, ma dato che per ora Zed, escluso il suo debutto, è appena una spanna al di sopra di Liv nella classifica dei personaggi in ordine ascendente di carisma, non ci sono le basi per dare la forza necessaria a quella che, probabilmente, sarà l'altra trama orizzontale di questa stagione.

What's Next

The Saint of Last Resorts (1), ambientato in Messico, chiude la prima parte della stagione, che tornerà sugli schermi americani dopo la tradizionale pausa natalizia.

Movieplayer.it

3.5/5