Cannes 2010: si apre con Russell Crowe e il suo Robin Hood atipico

La 63esima edizione del Festival si apre con un tiepido sole e il debutto del nuovo kolossal di Ridley Scott. Nel dare ufficialmente il via alla kermesse, il presidente della giuria Tim Burton ha lanciato un appello per la liberazione del regista Jafar Panahi.

Scongiurato, almeno per il momento, l'incubo del maltempo, la 63° edizione di Cannes si apre puntuale e sotto un sole tiepido con l'arrivo al Palais de Festival dei divi Russell Crowe e Cate Blanchett, entrambi interpreti del kolossal Robin Hood diretto da Ridley Scott. Proprio il regista però, all'ultimo momento, ha dovuto dare forfait a causa dei postumi di un fastidioso intervento al ginocchio, ed è così che i flash dei fotografi sono tutti per i due attori che incarnano sullo schermo rispettivamente Robin Longstride (prima ancora che diventasse noto come il fuorilegge che dà il titolo alla pellicola) e la bella vedova Lady Marian che, come tradizione vuole, sono anche innamorati ed amanti.

Gli aspetti più tradizionali della leggenda di Robin Hood si limitano però proprio a questo e agli immancabili arco e frecce, perché quelle che vediamo sullo schermo per oltre due ore sono le vicende di un Robin ritratto non come un fuorilegge, ma un vero e proprio eroe di guerra, un uomo che è fondamentale nell'unire le varie baronie inglesi contro l'invasione francese e a ridare speranza ad un popolo distrutto dalla morte (!) di un Re Riccardo che non farà mai ritorno dalle crociate.

Libertà storiche a parte, il film spiazza per la scelta di allontanarsi dalla figura di Robin Hood che tutti conosciamo e raccontare piuttosto una versione inedita della sua vita prima della leggenda. Sebbene Russell Crowe abbia dichiarato che questa nuova prospettiva fosse stata un requisito fondamentale per realizzare questo film senza cadere nel già visto o nel più banale dei remake, l'impressione che si ha è che si sia tentato in tutti i modi di creare un plot che permettesse al regista di offrire il suo meglio nelle spettacolari scene di battaglia e di massa. Il risultato per molti è purtroppo più vicino a Le crociate di quanto si potesse immaginare, ma come sempre quando si tratta del regista di Alien i giudizi sono molto contrastanti e non mancano anche i pareri più entusiastici come potete leggere nella nostra recensione a cura di Luciana Morelli. Dopo aver presentato alla stampa internazionale il suo ultimo film, Crowe arriverà in Italia dove sarà ospite di una puntata di Che tempo fa, il programma di Fabio Fazio che andrà in onda sabato su RaiTre, in prima serata.

Nel dare il via a questa 63esima edizione del Festival di Cannes, il presidente della giuria, Tim Burton ha lanciato un appello per la liberazione del regista iraniano Jafar Panahi, che era stato invitato a far parte della giuria, ma è stato costretto a rinunciare perchè detenuto a Teheran insieme ad un altro collega, Mohammad Ali Shirzadi. "Siamo tutti a favore della libertà d'espressione, per la quale ci battiamo tutti i giorni" - ha affermato l'autore di Big Fish rispondendo ad una domanda sull'assenza di Panahi - "I film devono essere universali e così anche la libertà d'espressione. Chiunque ha il diritto di essere libero di esprimersi". Alle dichiarazioni
di Burton si è aggiunto un comunicato ufficiale rilasciato dal ministro degli esteri Bernard Kouchner e dal ministro della cultura Frederic Mitterrand: "Panahi è uno dei rappresentanti più illustri del cinema iraniano e il suo posto è tra i membri della giuria del Festival, dove è stato invitato".