Better Call Saul, stagione 3: Jimmy sulla strada per diventare Saul

Torna l'avvocato reso celebre da Breaking Bad con una premiere di stagione in cui tiriamo le fila dei personaggi principali e in cui le conseguenze delle azioni di Jimmy McGill continuano a prendere forma.

Better Call Saul 3: Bob Odenkirk nella premiere della nuova stagione
Better Call Saul 3: Bob Odenkirk nella premiere della nuova stagione

Breaking Bad è stato un fenomeno troppo grande per essere ignorato una volta arrivato alla sua naturale conclusione, giunta dopo un crescendo di tensione, emozioni e qualità di scrittura che ha reso la serie di Vince Gilligan un caso più unico che raro. Ma tale attenzione ha ovviamente portato ad uno strascico, una serie a metà tra spin-off e prequel (alla quale nessuno vieta di diventare sequel nel caso durasse abbastanza da averne la possibilità) concentrata non più sugli eroi dello show andato in onda su AMC per cinque stagioni, ma su uno dei loro comprimari: l'avvocato Saul Goodman interpretato da Bob Odenkirk.

Se state leggendo queste righe, è presumibile che abbiate seguito Better Call Saul, questo il titolo dello spin-off, sin dalle primissime battute, o che abbiate recuperato la serie in seguito, sfruttando la sua disponibilità nel catalogo di Netflix, insomma che siate al corrente di quanto accaduto nelle prime due stagioni, ma giova ricordare che stiamo seguendo un periodo pre-Walter White in cui Saul si chiamava ancora Jimmy McGill ed aveva orgogliosamente superato gli studi necessari a diventare un avvocato, scontrandosi con i mille ostacoli che la vita gli ha messo davanti, che per predisposizione personale tende a superare aggirandoli in modi non sempre ortodossi.

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L'ultimo inganno

Better Call Saul 3: Bob Odenkirk in una scena della premiere della nuova stagione
Better Call Saul 3: Bob Odenkirk in una scena della premiere della nuova stagione

È proprio su una delle scorciatoie trovate da Jimmy per raggiungere il proprio scopo che si concentrava la parte finale della stagione 2, nel caso specifico la manomissione di un documento redatto dal fratello Chuck per aiutare Kim Wrexler a strappar loro un importante cliente. Un trucchetto che nel finale della scorsa stagione Jimmy aveva confessato direttamente al fratello, distrutto per l'errore apparentemente commesso, ma non abbastanza da restarsene inerme senza reagire: l'ultima sequenza della stagione, un notevole cliffhanger che ci ha accompagnati fin qui, mostrava come Chuck avesse registrato Jimmy a sua insaputa mentre confessava il reato. Un momento dal quale la nuova stagione riparte, in modo diretto e senza perdere tempo.

Better Call Saul 3: Bob Odenkirk con Rhea Seehorn nella premiere della nuova stagione
Better Call Saul 3: Bob Odenkirk con Rhea Seehorn nella premiere della nuova stagione

Chuck però sa bene che quella prova così ottenuta non avrebbe molto valore in una disputa legale, ma confessa al socio Howard Hamlin di avere in mente un uso indicato per la registrazione in suo possesso. Un piano, quello di Chuck, del quale vediamo l'applicazione già in questa premiere dal titolo Mabel e che comporta il coinvolgimento del tuttofare Ernesto al quale la fa ascoltare, fingendo che si sia trattato di un errore. La vera natura del piano di Chuck non è l'unica strada tracciata dal primo episodio di Better Call Saul 3, perché ci si concentra allo stesso modo sul tormento di Kim, che non riesce ad accettare quel che Jimmy ha fatto, e continua a fare, prendendosi delle libertà nei confronti della legge, così come su Mike e le sue peripezie per mettersi sulle tracce dello sconosciuto che gli ha lasciato il misterioso messaggio che l'ammoniva di non assassinare Hector Salamanca.

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Verso Breaking Bad

Better Call Saul 3: Bob Odenkirk in un momento della premiere della nuova stagione
Better Call Saul 3: Bob Odenkirk in un momento della premiere della nuova stagione

Quest'ultima storyline, pur nella sua intrigante atmosfera, non approda a nessuno sviluppo di rilievo nel corso della premiere della terza stagione di Better Call Saul, ma potrebbe nascondere un'evoluzione molto interessante considerando le dichiarazioni degli autori dei mesi scorsi: questa è la stagione della serie in cui ci avvicineremo maggiormente alle atmosfere ed i temi di Breaking Bad, incontrando nuovamente (o meglio, per la prima volta) un personaggio chiave come Gus Fring. E la storyline del Mike di Jonathan Banks potrebbe essere la strada che porta a questo punto di contatto fondamentale tra le due serie. La scrittura di questa porzione di storia è comunque indicativa della costruzione dell'intera premiere, che suggerisce, imposta e muove pedine catturando l'attenzione senza che nulla di concreto accada, con una scrittura precisa e meticolosa che dà la sensazione fin dai primissimi istanti di sapere in che direzione si stia muovendo il mondo di Jimmy McGill/Saul Goodman.

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Da grande farò l'avvocato

Better Call Saul 3: Bob Odenkirk nell'incipit della terza stagione
Better Call Saul 3: Bob Odenkirk nell'incipit della terza stagione

L'episodio apre anche questa volta, infatti, con un foreshadow del futuro del personaggio di Bob Odenkirk, un futuro non sappiamo quanto lontano in cui l'ex avvocato lavora in un fast food e si fa chiamare Gene. Quella di queste porzioni di storia, fotografate in un elegante e malinconico bianco e nero, è presumibilmente la meta finale del percorso di Jimmy/Saul, una destinazione post-Breaking Bad che andrà a completare un cammino di cui conosciamo lo sviluppo immediatamente precedente (quello ai tempi di Walter White) e del quale stiamo imparando a conoscere quei primi passi compiuti all'insegna di una buona volontà accecante e pericolosa: lungi dall'essere un cattivo, la propensione di Jimmy ad infrangere le regole, o quantomeno ad aggirarle, per raggiungere i propri scopi in una sua deformata idea del bene, è quella caratteristica che lo renderà definitivamente Saul. E sentiamo che questa trasformazione nel Saul Goodman di Breaking Bad si fa sempre più vicina.

Movieplayer.it

4.0/5