Baby, Brando Pacitto e Eleonora Trucchi: "i 16 anni, belli e terribili"

A proposito di Baby, la serie italiana prodotta da Netflix, abbiamo incontrato l'attore Brando Pacitto e Eleonora Trucchi, una delle sceneggiatrici.

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Baby: una scena della serie Netflix

A fare notizia, quando parliamo di Baby, non è solo il fatto che sia la seconda serie tv italiana prodotta da Netflix. O che prenda spunto, per diventare poi qualcos'altro, da un fatto di cronaca, lo scandalo delle baby squillo dei Parioli. La serie, di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Baby, fa notizia anche perché la scrittura della serie (sotto la supervisione degli head writer Isabella Aguilar e Giacomo Durzi) è stata commissionata a un collettivo di giovani sceneggiatori. Si chiamano Grams e sono Antonio Le Fosse, Giacomo Mazzariol, Marco Raspanti, Re Salvador ed Eleonora Trucchi. E vanno dai 20 ai 29 anni di età: una bella novità per la produzione italiana. Il fatto che dei sedicenni siano raccontati da dei ventenni è una cosa interessante.

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Baby: Benedetta Porcaroli e Alice Pagani in una scena della serie

Eleonora Trucchi e Brando Pacitto ci raccontano i loro 16 anni

In occasione della presentazione di Baby, abbiamo intervistato l'unica ragazza dei Grams, Eleonora Trucchi, insieme a Brando Pacitto, membro del cast di Baby: è Fabio, il figlio del preside, un ragazzo che non è molto benvoluto dagli altri. Per entrambi, domanda di rito: cosa ricordano dei loro 16 anni? "I 16 anni, più ancora che i 18, sono stati per me l'età del vero scatto tra l'adolescenza pura e la quasi età adulta" ci racconta Brando Pacitto. "Ho iniziato a lavorare, ad avere le prime relazioni, a interessarmi ad alcune cose, ad avere un certo tipo di visione di me stesso. Lo ricordo come un anno di stacco netto tra quello che ero prima e quello che sto cercando di diventare adesso".

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Baby: una scena della serie italiana firmata Netflix

"I miei sedici anni sono stati belli e terribili", ricorda Eleonora Trucchi. "Anche per me, più che i diciotto, sono gli anni in cui ti ribelli un po' a tutto, ribalti il tavolo, perché devi assolutamente capire chi sei e cosa vuoi, che cosa desideri e cosa invece non vuoi. E da lì inizi a costruire quello che ci sarà dopo. Mi ricordo proprio questo, la ricerca, e l'inquietudine profonda, la pura di non trovarlo".

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La nostra video intervista a Brando Pacitto e Eleonora Trucchi