Arturo Muselli: “Da Gomorra a Dragonheart, Shakespeare è sempre con me”

Intervista video ad Arturo Muselli, Sangue Blu in Gomorra - La serie: dal teatro a Dragonheart, l'amore per Shakespeare e la recitazione di uno dei giovani talenti del cinema italiano.

Gomorra 3: Arturo Muselli una scena del terzo episodio
Gomorra 3: Arturo Muselli una scena del terzo episodio

Quando lo abbiamo incontrato alle interviste della quarta stagione di Gomorra - La serie ci ha detto che "Sangue Blu non ha molta voglia di parlare": al contrario del personaggio che lo ha reso noto al grande pubblico, Arturo Muselli ha invece tanta voglia di condividere il suo amore per il cinema, le storie e soprattutto per Shakespeare.

Arrivato al Giffoni Film Festival 2019 per ritirare l'Explosive Talent Award, Arturo Muselli (con baffo anni '40 a causa delle riprese della seconda stagione di La vita promessa, fiction di RaiUno) ci ha parlato di quando ha organizzato, con soli 120 euro, uno spettacolo in inglese dell'Amleto, lui che ha studiato in Inghilterra e parla con perfetto accento british.

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Catch 22 Premiere Roma 2
Catch-22: Arturo Muselli in una foto della premiere europea a Roma presso il The Space Cinema Moderno

Un bell'esempio per i giovani che cercano di capire come cominciare a fare i primi passi nel mondo del lavoro ma sono scoraggiati: "La facciamo più nera di quello che è" ci ha detto col suo sorriso contagioso, spiegando meglio: "Il mio spettacolo costava 120 euro e aveva l'ambizione di presentare una versione dell'Amleto in inglese a un pubblico non anglofono: ci siamo chiesti come fare a riuscirci e la risposta è stata rimanere sulla storia, su quei valori universali che Shakespeare mette nelle sue opere. Sono valori comprensibili a tutti, non è una questione di cultura, ma di umanità: credo che la sfida sia stata vinta. L'abbiamo fatto per tre o quattro anni, e continuerò a farlo appena mi sarà possibile, perché abbiamo sempre avuto un pubblico molto vario, di persone che ci dicevano: non ho capito niente perché non parlo inglese, però ho capito tutto. Per me è stata un'esperienza necessaria: quando il teatro non incontra più il pubblico credo che ci sia qualcosa che non va. Il teatro e il cinema hanno una missione: dialogare con il pubblico. Nel momento in cui non si dialoga più perché ci si nasconde dietro a degli intellettualismi credo che teatro e cinema non esistano più".

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La video intervista ad Arturo Muselli

Dal teatro a Gomorra, fino ai draghi di Dragonheart 5

La parrucchiera: Arturo Muselli in una scena del film
La parrucchiera: Arturo Muselli in una scena del film

Sempre quando abbiamo incontrato Arturo Muselli per le interviste di Gomorra - La Serie 4, abbiamo scherzato con lui e con il resto del cast paragonando i loro personaggi della serie di Sky con quelli di Il trono di spade, scoprendo che Salvatore Esposito e l'interprete di Sangue Blu sono grandi fan della saga HBO: come ha reagito il collega alla notizia che Muselli è il protagonista di Dragonheart 5, diretto da Ivan Silvestrini, film fantasy con tanto di draghi? "Sta rosicando esattamente come io rosico del fatto che lui sarà in Fargo!" ci ha detto ridendo.

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Tranne il nome, ancora segretissimo, del doppiatore originale del drago, Arturo Muselli ci ha dato qualche anticipazione sul film: "Abbiamo girato tra novembre e dicembre del 2018, mentre il film dovrebbe uscire tra dicembre e gennaio. È il quinto capitolo della saga ed è stato molto divertente e interessante recitare con un drago che non c'era: era una mazza con tre palle da ping pong attaccate! Ho il ruolo di un re che si vede a venti anni e poi a sessanta anni: un re molto shakespeariano, quando me lo hanno detto sono stato felice come un bambino in una sala giochi. Poi sono andato a cavallo, con un grande freddo, ed è stato molto interessante recitare sul cavallo, non l'avevo mai fatto. Abbiamo girato in Transilvania, quindi c'erano delle atmosfere pazzesche, dei colori impressionanti. È stato tutto molto bello. Con Ivan Silvestrini, il regista, si è instaurato un rapporto molto profondo e anche con il resto del cast, composto da attori inglesi tutti provenienti dalla Royal Shakespeare Company e dal National Theatre. Per me è stato un grande arricchimento: sono molto onorato di far parte di questo progetto".