9-1-1, Oliver Stark: "Ho sempre considerato i pompieri degli eroi ma ora lo sono più che mai"

La nostra intervista a Oliver Stark, interprete di Evan "Buck" Buckley, il più giovane membro della squadra di 9-1-1, la serie di Ryan Murphy arrivata su Star di Disney+ con le prime stagioni e dal 16 febbraio con la stagione 4 su Fox.

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9-1-1, stagione 4: Oliver Stark e Ryan Guzman in una scena della serie

Buck è il più giovane della squadra, proprio come il suo interprete Oliver Stark. Questo forse all'inizio lo ha intimidito, ma è stato anche come entrare in una grande famiglia, anzi due ora che è arrivato anche lo spin-off. Una serie adrenalinica da girare come 9-1-1 è diventata ancora più difficile con la pandemia per i creatori Ryan Murphy, Brad Falchuck e Tim Minear, la produzione e gli attori. Abbiamo incontrato Oliver Stark per un intervista in occasione dell'arrivo delle prime due stagioni su Star di Disney+ e dei nuovi episodi della quarta stagione su Fox (ogni martedì insieme allo spin-off 911: Lone Star).

IL RYAN MURPHY UNIVERSE

Prima di tutto, com'è far parte dell'universo televisivo di Ryan Murphy?

Mi dò ancora pizzicotti ogni giorno per riuscire a crederci (ride). È stato un po' intimidatorio all'inizio perché sapevo di entrare in un cast composto da attori di grande spessore e fama, ma poi mi sono sentito così onorato di poter imparare da queste persone che ripongono la loro fiducia in me. È sicuramente una tappa molto importante per la mia carriera.

Il tuo personaggio, Buck, ha avuto una bella evoluzione dalla prima stagione. Da quando Abby (Connie Britton, che ha lasciato la serie alla fine del ciclo inaugurale, ndr) se n'è andata, ha dovuto trovare una propria identità, anche grazie all'aiuto della sorella Maddie e del nuovo collega Eddie. Com'è il tuo rapporto sul set con Jennifer Love-Hewitt e Ryan Guzman?

Posso dire innanzitutto che è tutto il cast ad essere veramente affiatato, e questo ha aiutato a costruire quel rapporto che poi si vede sullo schermo, si percepisce come reale perché lo è. La prima volta che ho incontrato Jennifer è stato a New York quando era stato annunciato da poco che sarebbe entrata a far parte del cast dello show. Io non ero sicuro sapesse chi fossi io e stavo andando verso di lei con fare nervoso: nel giro di cinque minuti mi aveva già insultato come avrebbe fatto una sorella maggiore farebbe (ride). Quindi il nostro rapporto fraterno è partito da lì, il rapporto sul set è anche quello sullo schermo e quindi questo aiuta a rendere più facile il nostro lavoro.

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GIRARE CON LA PANDEMIA

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9-1-1, stagione 4: una scena della serie

Com'è stato girare con la pandemia una serie già complessa come 9-1-1? La pandemia sarà inserita nella storyline della nuova stagione, giusto?

Penso che la scelta intelligente da parte degli autori di 9-1-1 sia stata quella di renderlo lo sfondo su cui si muovono i personaggi, ma non il focus dei nuovi episodi. Viviamo in un mondo in cui c'è la pandemia in corso, ma non tutte le storie saranno legate al virus. Penso sia importante raccontare il mondo contemporaneo ma allo stesso tempo offrire un po' d'intrattenimento che faccia "evadere" gli spettatori, e penso siano riusciti a trovare un equilibrio fra le due parti. Per quanto riguarda il girare con la pandemia, rispettiamo tutti i protocolli di sicurezza, facciamo il test più volte a settimana, teniamo sotto controllo i nostri valori, manteniamo il distanziamento sociale. Faccio lo stesso nella mia vita privata e penso che più persone prenderanno sul serio ciò che sta accadendo, prima torneremo alla normalità. Diciamo che ci sono state nuove difficoltà, ma per fortuna abbiamo un team produttivo che sa organizzare bene il lavoro e ci fa sentire al sicuro.

Sembra che in un episodio avverrà il primo crossover con lo spin-off, 911: Lone Star. Com'è stata quell'esperienza?

Sarà il terzo episodio di Lone Star. È stato bello fare capolino sul loro set, anche perché a questo punto conosciamo molti della troupe, e quindi è stato come se due famiglie si fossero riunite. Tutti erano molto eccitati all'idea e penso che tutti sapessero già che sarebbe stato un grande episodio da girare... e poi da vedere per i fan delle due serie. È stata un'esperienza molto gratificante devo dire.

Hai un episodio o una scena che ti sono rimaste impresse o che hai nel cuore delle passate stagioni?

La prima che mi viene in mente è nel finale della seconda stagione, quando Buck è incastrato sotto il camion dei pompieri. E tutti i civili arrivano in suo soccorso. È un'immagine che mi dà sempre una certa emozione a ripensarci, poiché riguarda l'eroe che diventa la vittima ed è anche un bel messaggio: tutti possono essere eroi e andare ad aiutare.

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DA GRANDE VOGLIO FARE IL POMPIERE

A proposito di eroi, pensi che i vigili del fuoco lo siano nella situazione che stiamo vivendo?

Li ho sempre considerati eroi ma ora lo sono davvero più che mai. Soprattutto all'inizio un anno fa quando è scoppiata la pandemia e nessuno capiva bene cosa stesse accadendo, e la gente era ancora più impaurita proprio perché mancavano le informazioni. Ma i vigili del fuoco erano là fuori a lavorare come sempre, non posso nemmeno immaginare cosa debba essere stato per loro.

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9-1-1: Jennifer Love Hewitt e Oliver Stark in una scena della serie

Sognavi di fare il pompiere quando eri piccolo?

Stranamente no. Quando sono diventato più adulto, ci ho pensato, mentre cercavo lavoro come attore a Los Angeles, mi sono detto "forse ci dovrei provare", anche perché vivevo di fronte a una stazione dei vigili del fuoco. Ma al momento sono felice interpretando un vigile del fuoco, mettiamola così (ride).

Buck ha una relazione molto speciale anche con il figlio di Eddie.

Penso che parte della maturazione che Buck ha raggiunto negli anni sia dovuta proprio al ruolo quasi paterno nei confronti di Christopher (Gavin McHugh). Mi viene in mente l'episodio dello tsunami, quando è Buck a chiedere un consiglio a Christopher, diventando quasi il bambino e Chris il mentore, mi piace molto questo ribaltamento dei ruoli. È stato bello veder crescere Gavin negli anni e, data la pausa più lunga prima di iniziare le riprese della nuova stagione, me lo sono ritrovato molto più alto (ride). Il suo ruolo nel serial è sempre più importante e non può che essere meritato.

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9-1-1: Oliver Stark in una immagine tratta dalla serie

BUCK VERSO NUOVI ORIZZONTI

In un certo senso Buck ha una visione pura del mondo, quasi ingenua se vogliamo...

Verissimo, e qualche volta questo lo mette nei guai (ride). Lui è impulsivo a volte, si butta a capofitto nelle cose, ma ha buone intenzioni e una passione innata nell'aiutare le persone. Che i guai siano con Bobby o nell'avventurarsi in situazioni pericolose, è sempre stato per le giuste motivazioni e quindi sappiamo che il suo cuore è nel posto giusto. Oserei dire che negli anni è stata questa sua ingenuità a guidarlo, piuttosto che tentare di perderla, ha imparato a prendere le giuste decisioni ma sempre con la stessa purezza nel cuore.

Dopo il finale della terza stagione, abbiamo detto addio ad Abby per sempre?
Ci è voluto molto tempo per Buck per riuscire ad andare avanti dopo l'abbandono di Abby, quindi il riavvicinamento nel finale della terza gli ha permesso di chiudere davvero quel capitolo della sua vita per sempre. Ora con la pandemia ha molto più tempo per lavorare su se stesso e capire chi è come persona, da solo, senza aggrapparsi o dipendere da qualcun altro per la propria felicità.